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Una sola ASL in Abruzzo
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Riceviamo e pubblichiamo
L’Aquila,21 ottobre 2009
BOCCIATO IL P.L.R. “ISTITUZIONE DELLA ASL UNICA REGIONALE”
“Gli abruzzesi devono capire chi le riforme le vuole fare e chi le predica soltanto”
La maggioranza ha bocciato in I Commissione Bilancio la proposta di Legge Regionale del Partito Democratico “Istituzione della ASL unica regionale” che annovera quale primo firmatario il Capogruppo Camillo D’Alessandro.
Il secco “no” del Pdl non eviterà comunque la discussione in aula dell’articolato che intanto in Commissione ha riscontrato l’approvazione dell’Italia dei Valori e dell’Udc.
“La cosa grave – dice il Capogruppo D’Alessandro – non è la bocciatura in se del provvedimento ma la totale assenza di una visione certa sul futuro assetto delle Asl.
Oggi sono sospese le Aziende Universitarie Ospedaliere.
Cosa vogliono fare in merito – si domanda D’Alessandro – le vorranno restituire? E quando?”.
La confusione resa pubblica dal Partito Democratica scaturisce da posizioni discordanti interne alla stessa maggioranza.
“Mentre l’Assessore al ramo Venturoni – prosegue D’Alessandro - continua a parlare di quattro Asl, i consiglieri regionali di maggioranza dicono tutto il contrario.
Qual è la verità?
Porteremo avanti l’iniziativa legislativa per dimostrare agli abruzzesi chi le riforme le vuole fare e chi al contrario le predica soltanto.
L’unica alternativa alla nostra proposta rimane la previsione del Piano Sanitario Regionale: quattro Asl provinciali e due Aziende Universitarie Ospedaliere.
Riproporranno lo schema presentato dal centrosinistra?”
Il Gruppo Regionale del Partito Democratico sollecita una risposta definitiva sugli intenti della maggioranza in merito alla riorganizzazione del Sistema Sanitario Regionale.
“Ad oggi – conclude Camillo D’Alessandro – hanno fatto solo Commissariamenti di dubbia legittimità che tra qualche tempo rischiano di tradursi in contenziosi che vedranno la Regione Abruzzo soccombere e pagare.
Questo è il centrodestra in Abruzzo”.
il Punteruolo rosso
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Riceviamo e pubblichiamo
Pescara, 21 ottobre 2009
Oggetto: Sbagliato attribuire alla passata amministrazione i ritardi nell’intervento sul punteruolo rosso.
Cerchiamo di fare di più per le palme che rappresentano un tratto tipico di Pescara.
E’ d’obbligo una precisazione in merito a quanto dichiarato dal Presidente della Commissione Ambiente sul problema del Punteruolo rosso, parassita arrivato in Italia dalla Malesia assieme all’importazione delle piante ornamentali.
Il Presidente della Commissione Ambiente dovrebbe previamente studiare la documentazione presente in Comune prima di scaricare tutte le responsabilità attinenti al problema annoso del Punteruolo rosso sul Centro – Sinistra della passata amministrazione.
Comprendo che ormai sia un cliché di questa maggioranza scaricare sul passato, ma questa maggioranza saccente e statica, secondo quanto riferito da illustri esponenti del centro destra, certo non va nella direzione del cambio di marcia se continua ad addossare la responsabilità di ogni cosa che non va alla precedente Amministrazione.
I comunicati stampa scritti ahimè in fotocopia non descrivono la realtà delle cose.
Quello del punteruolo rosso è un dramma per le splendide palme di Pescara, che connotano la riviera e l’intera città, ma è fuori dal mondo dichiarare, come ha fatto Lerri, che il finanziamento per la cura sia stato approntato in ritardo rispetto ai tempi che questo intervento richiedeva.
Preciso a Lerri, che la scorsa Amministrazione di centro sinistra ha fatto del verde cittadino un fiore all’occhiello e mi piacerebbe che anche l’attuale amministrazione continuasse sullo stesso percorso.
Nel 2007 e nel 2008 e 2009 l’Amministrazione D’Alfonso intervenne a più riprese per il problema del punteruolo rosso e anche i fondi stanziati (€. 200.000,00) per gli interventi che sono stati svolti fino a pochi giorni fa sono frutto del programma messo a punto dal centro sinistra.
Ricordo anche che gli agronomi comunali l’anno scorso furono mandati anche ad un forum specifico per affrontare questo problema serio, dove hanno potuto riscontrare come quanto viene fatto a Pescara è tra le più moderne tecniche in materia.
Forse occorrerebbe studiare di più anche quando si dichiara che il Comune dovrebbe intervenire sulle palme private per comprendere che l’unica attività che il Comune può porre in essere è solo la diffida ai proprietari ad eseguire i trattamenti previsti dal provvedimento regionale, e nel caso d’infruttuosità delle cure ad intervenite per il taglio, anziché avanzare idee bizzarre come convenzioni con il Comune per operazioni da svolgere su terreni privati, che non troverebbero pratica attuazione.
Occorre quindi più attenzione e collaborazione tra gli esperti in materia, soprattutto al fine di praticare anche nella nostra città le buone pratiche adottate in altre situazioni e prevedere congrui stanziamenti nel prossimo bilancio di previsione, in cui il centro-sinistra farà la sua parte.
Il Consigliere Comunale
Avv. Antonio BLASIOLI
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