Comune di Vacri - Canoni enfiteutici
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Riceviamo e pubblichiamo
COMUNICATO STAMPA
La Curia arcivescovile moltiplica all'improvviso i canoni enfiteutici dei terreni concessi ai cittadini e il sindaco di Vacri, Antonio D'Aristotile, chiede un incontro urgente per discutere la problematica
Vacri, 19 ottobre 2009
Protesta un centinaio di agricoltori di Vacri che per lunghi anni ha coltivato terreni gravati da un canone enfiteutico a beneficio della curia arcivescovile di Chieti-Vasto (attraverso l'Istituto diocesano per il sostentamento del clero).
L'enfiteusi è un antico contratto in virtù del quale si cede ad altri il “dominio utile” di un fondo in perpetuità, o per un tempo molto lungo, mediante il pagamento di un annuo contributo in denaro detto appunto canone enfiteutico, in ricognizione del “dominio diretto”, ovvero della nuda proprietà.
L'istituto dell'enfiteusi ha lo scopo principale di migliorare i terreni incolti o poco produttivi.
Fino all'anno scorso il canone enfiteutico richiesto dall'Istituto diocesano per il sostentamento del clero era poco più che simbolico (da poche decine a qualche centinaio di euro all'anno), mentre in questi giorni sono arrivati agli utilisti (ovvero i coltivatori dei terreni concessi in enfiteusi) canoni molto più elevati, in qualche caso addirittura decuplicati.
Del problema è stato subito investito il sindaco, Antonio D'Artistotile, che ha promosso una riunione, svoltasi ieri sera, degli utilisti vacresi, insieme al sen. Giovanni Legnini, in veste di consulente legale, per fare fronte comune contro la decisione improvvisa della curia arcivescovile.
«Le leggi in materia di enfiteusi – ha sottolineato il dott. D’Aristotile – sono molto vecchie e in alcuni casi di difficile interpretazione, ma indipendentemente da questo aspetto tecnico-legale, ritengo che sia inopportuno, in questo periodo di crisi economica che ha colpito un po' tutta la popolazione ed in particolare le fasce di reddito più basse, che proprio la curia arcivescovile intimi all'improvviso il pagamento di parcelle incredibilmente più alte di quelle normalmente richieste.
Chiederò immediatamente un incontro con i vertici dell'Istituto diocesano per il sostentamento del clero e con l'economo diocesano per discutere con loro della situazione e cercare un punto d'incontro che possa essere soddisfacente per entrambe le parti in causa. Credo inoltre che questo problema non investa solo i terreni dei vacresi, ma anche di molti altri utilisti, che invito ad unirsi a noi per fare fronte comune».
Ufficio Stampa dell’Unione delle Colline Teatine
L’archivio dei comunicati stampa si può consultare sul sito
www.unionedellecollineteatine.blogspot.com
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