il Massacro di Boston
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Massacro di Boston
Il 5 marzo 1770 le truppe coloniali inglesi, contravvenendo agli ordini ricevuti, aprono il fuoco sulla folla in tumulto, radunatasi per protestare contro l’imposizione di nuove tasse sui generi di largo consumo, quali carta, tè, piombo, vetri, vernici.
La battaglia di Zenta
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Battaglia di Zenta
L’11 settembre 1697 è una data storica per l’intera Europa: in quel giorno l’esercito imperiale, guidato dal principe Eugenio di Savoia, e composto di poco più di 50.000 uomini male armati, deve fronteggiare l'esercito turco di Mustafà II forte di 100.000 uomini (fra i quali i temibili giannizzeri), dotato di potenti artiglierie.
Delibera ritirata al comune di Pescara
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GRUPPO CONSILIARE PARTITO DEMOCRATICO CITTA’ DI PESCARA
Riceviamo e pubblichiamo
COMUNICATO STAMPA
La seduta odierna del Consiglio Comunale poteva e doveva essere una seduta importante, non solo per l’assise civica ma per tutta la Città.
Finalmente, infatti, con la variazione di Bilancio proposta all’esame del Consiglio Comunale si sarebbe conclusa definitivamente la “querelle” sull’ annunciato, ma mai dimostrato e documentato, BUCO DI BILANCIO e sulla gestione economica e finanziaria della precedente amministrazione, a detta della nuova classe dirigente in maggioranza, dissennata ed alla base della incapacità di ideare, progettare, fare dei nuovi amministratori insediatisi lo scorso 7 Giugno.La delibera che avremmo dovuto esaminare, infatti, faceva chiarezza su alcuni punti fondamentali:
- non c’è alcun buco nel Bilancio dell’Ente Comune, al di la degli annunci a mezzo stampa dell’ “ottimo” Assessore Seccia, e tutte le minori entrate sono solo determinate dai provvedimenti di abolizione dell’ICI sulla prima casa adottati dal Governo Berlusconi e dal minor trasferimento per quasi un milione di euro delle risorse compensative del minor gettito, prima promesse ai quattro venti dal Ministro Tremonti e poi, puntualmente, non effettuato nei modi e nei tempi promessi;
- i nuovi amministratori possono oggi presentare la variazione di Bilancio in oggetto solo perchè, correttamente nel principio di continuità amministrativa, possono utilizzare l’eredità di un avanzo di amministrazione di oltre tre milioni di euro accumulato nella corretta ed oculata gestione dei sei anni precedenti;
- non sono conosciuti, allo stato della variazione di Bilancio, debiti fuori bilancio, se non per importi assolutamente irrisori, ancora in fase di esatta quantificazione.
Ci sarebbe piaciuto discutere nel merito di questi argomenti, anche per il rispetto che tutti dobbiamo ai Cittadini che rappresentiamo, che avevano ed hanno il diritto di conoscere quali sono esattamente i conti della “Casa Comune”.
Abbiamo, invece, assistito ad un “teatrino” avvilente, fatto di consiglieri che entravano ed uscivano dall’aula per partecipare a conclavi nei quali si tentava di risolvere le difficoltà politiche della maggioranza (evidenziate questa mattina del collega Masci e poi confermate in aula dall’intervento del capogruppo Santilli), fatto di improvvisazione, approssimazione ed in qualche momento anche di dilettantismo politico e amministrativo.
Fatto sta che l’unico atto politico contenuto nella delibera, e annunciato sia a mezzo stampa che in aula, come la prima vera scelta strategica della nuova Amministrazione, e cioè il fantomatico progetto di riqualificazione urbana dei quartieri periferici per 1.233.000,00, alla prova dell’aula e della normativa vigente, si è rivelato un vero e proprio “bluff”.
La maggioranza, infatti, ha tentato, peraltro non riuscendoci per l’intervento corretto degli stessi Dirigenti che ha nominato, di svuotare capitoli di Bilancio già disponibili ed utilizzabili per realizzare opere importanti (tra queste la realizzazione di nuovi parchi cittadini, la loro manutenzione, la riqualificazione di Via Milli e di Via Intermesoli, l’allestimento degli edifici pubblici con impianti per la produzione di energia alternativa e rinnovabile) trasferendoli in una generica posta di Bilancio prima destinata alla riqualificazione, poi in aula trasformata in manutenzione, ma ciò che è più grave senza che rispetto a questa idea in teoria apprezzabile, l’Assessorato e gli uffici competenti avessero prodotto un solo documento tra quelli previsti dalla normativa vigente.
Risultato, grazie alla puntuale segnalazione della opposizione consiliare e dopo un lungo e stucchevole arrampicarsi sugli specchi, la delibera è stata ritirata ed è così fallito miseramente l’ulteriore tentativo dell’Assessore Teodoro di avere mano libera nella scelta di come e dove vanno spesi i soldi pubblici per la manutenzione ordinaria della Città.
Speriamo per il bene di Pescara che questo ulteriore ed incredibile passo falso convinca i nuovi amministratori a lavorare di più e meglio nell’interesse dei cittadini.
I Consiglieri comunali del PD
Osservatorio sulla trasparenza
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Gruppo Regionale PD
Riceviamo e pubblichiamo
PD: ISTITUIRE SUBUTO L’OSSERVATORIO SULLA TRASPARENZA
Uno strumento indispensabile di monitoraggio e controllo per la ricostruzione
Istituire subito l’Osservatorio sulla Trasparenza per la ricostruzione. La proposta arriva dal Gruppo Regionale del Partito Democratico che, per evitare i rischi di infiltrazione e degenerazione che potrebbero avvenire nelle fasi della ricostruzione post-sisma, indica l’Osservatorio sulla Trasparenza quale strumento indispensabile di monitoraggio e controllo. L’Osservatorio, già trasformato in proposta di Legge Regionale da presentare lunedì mattina, dovrà monitorare la fase dell’affidamento degli appalti e dei sub-appalti realizzando una vera e propria anagrafe dei soggetti individuati nella ricostruzione. Indicare cifre, prezzi praticati, tempi e provenienza delle aziende su una piattaforma elettronica aggiornata costantemente da pubblicare sul sito della Regione Abruzzo. L’Osservatorio sarà composto dal Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, dal Prefetto Franco Gabrielli, dalla Presidente della Provincia dell’Aquila Stefania Pezzopane, dal Sindaco della città dell’Aquila Massimo Cialente, da un rappresentante della Protezione Civile e tecnici indicati dagli Enti Locali. “Credo che la Regione – dice il Capogruppo del Pd Camillo D’Alessandro – debba essere parte attiva per offrire strumenti utili al fine di evitare degenerazioni e garantire trasparenza. Per questo il presidente Chiodi, invece di assumere nuovi dirigenti, si preoccupi di utilizzare risorse per istituire uno strumento davvero in grado di rendere efficiente ed efficace la ricostruzione. Avevamo già espresso i nostri dubbi sulla possibilità di praticare fino al 50% i sub-appalti ora è necessario capire in particolare quali sono le offerte, quali sono i vincitori delle gare,quali sono i sub-appaltatori, insomma chi lavora a L’Aquila e a quali prezzi”. L’idea del Gruppo del Pd è sostenuta nella sua interezza dal Segretario Regionale Silvio Paolucci che interviete così sull’argomento: “ La superficialità con la quale non è stato organizzato un sistema di controllo, dimostra come ancora una volta la regione non riesce ad intercettare in anticipo problemi che poi gli tocca rincorrere. La nostra proposta è concreta, utile e soprattutto rispende all’interrogativo morale di far conoscere dove vanno a finire i soldi dei cittadini, perché questo ci chiedono e questo vogliamo garantire”. “Da più parti – concludono D’Alessandro e Paolucci - raccogliamo lamentale circa l’esclusione di ditte abruzzesi con riguardo soprattutto ai sub-appalti. L’osservatorio aiuterà anche a capire il livello di coinvolgimento delle imprese e delle maestranze locali ciò al fine di conoscere oggettivamente i numeri e le cifre da un lato e, dall’altro, favorire il più possibile l’accesso dell’economia aquilana ed abruzzese sulla ricostruzione.”
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