Il Piano Casa abruzzese
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“Per fortuna il testo madre è stato modificato e il Consiglio Regionale sta approvando un Piano Casa parzialmente condiviso”. Il Consigliere regionale del Partito Democratico Giuseppe Di Pangrazio è in parte soddisfatto del DDL in esame nell’assise odierna del Consiglio Regionale poiché sensibile alle esigenze delle famiglie abruzzesi, prevedendo un aumento di cubatura massima di 70 mq e utilizzando materiali della bioedilizia e ricorso a tecniche di fonti energetiche rinnovabili (edifici con classe non inferiore a B) . “Il testo – dice – è stato smussato in alcune parti e mediato in II Commissione con un dibattito aspro e serrato. Nonostante ciò non posso non evidenziarne gli elementi di criticità. Manca a mio parere – prosegue Di Pangrazio - una seria attenzione alla sicurezza strutturale dell’edificio. L’evento sismico ci avrebbe dovuto insegnare che la prevenzione in questi casi è provvidenziale e non ritrovare nel Disegno di legge criteri inamovibili in seno alla sicurezza strutturale mi ha preoccupato. Si doveva mettere nero su bianco l’obbligo di utilizzare materiali con marcatura CE. Un obbligo che doveva essere esteso anche al legno e ai prefabbricati di cemento; il Marchio FPC (Factory Production Control) per il calce e struzzo; il Divieto di importare acciaio da armatura di scarsa qualità; l’Obbligo di adeguamento non solo del singolo fabbricato ma di edifici contigui, semplicemente aderenti o strutturalmente connessi, con relativo collaudo finale dell'insieme. In sintesi era importante un intero articolato sulla sicurezza e non solo un richiamo all’adeguamento sismico dell’edificio”. Il Consigliere Di Pangrazio lancia anche un’idea originale che lui stesso definisce “forse un po’ troppo all’avanguardia”. Si tratta di una scatola nera per gli edifici capace di prevedere il collasso di uno stabile. “Mediante collegamento a rete wireless – spiega - si potrebbero fornire informazioni sullo stato delle costruzioni e la resistenza a eventuali onde sismiche”.
Edilizia residenziale in Abruzzo
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Grande soddisfazione è stata espressa dal Capogruppo del Partito Democratico Camillo D’Alessandro in merito alle sostanziali modifiche apportate nel DDL al vaglio del Consiglio regionale. “Siamo riusciti - dice il Capogruppo del Pd – , dopo una discussione accesa ma positiva, a far convergere tutti intorno ad un Disegno di Legge realmente a favore dell’edilizia residenziale abitativa. A fronte di tale aspetto positivo abbiamo però dovuto registrare una chiusura su alcuni emendamenti sostanziali che ci hanno costretto ad esprimere un voto di astensione. Ora, prima di passare ai prossimi strumenti legislativi, quali la legge sull’Edilizia e sull’Urbanistica, è indispensabile istituire un Osservatorio sui consumi del suolo per monitorare e misurare il livello di saturazione del suolo rispetto alla crescita delle superfici edificate ed edificabili in Abruzzo”. Un Provvedimento questo presentato con una risoluzione urgente dallo stesso Capogruppo e già votato positivamente dal Consiglio regionale. “L’Osservatorio – conclude il Capogruppo del Pd D’Alessandro – sarà uno strumento indispensabile per i Comuni e le Province della nostra regione poiché fornirà dati conoscitivi necessari per assumere decisioni in merito alla pianificazione urbanistica locale e territoriale”
Marinella Sclocco e la Politica sociale
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Grazie ai ripetuti appelli del gruppo del Partito Democratico, una piccola somma è stata oggi inserita nel bilancio sulle politiche sociali.
Questa mattina nella riunione della I Commissione, l’assessore al Bilancio Carlo Masci ha assicurato che la Giunta Regionale stanzierà la somma di 2 milioni di euro per Piani Sociali.
“Un primo risultato – dice il consigliere Marinella Sclocco, capofila per il Pd nella battaglia per i tagli al sociale – che sortirà un parziale beneficio per gli enti e gli operatori del settore.
C’è ancora molto da fare – prosegue la Sclocco - dalla legge quadro regionale sulle politiche sociali, alla normativa per la famiglia, fino alla legge sull’autorizzazione e l’accreditamento dei servizi sociali.
Infine – aggiunge - mancano ancora diversi milioni di euro tagliati dalla Giunta Regionale nel bilancio 2009, questo ci impegna a proseguire la nostra battaglia e vigilare sull’utilizzo dei fondi recuperati ”.
Gli italiani sono dei buongustai
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Ma in molti casi non conoscono il nome dei prodotti tipici della loro terra
Buongustai, ma un po’ somari in materia gastronomica. Gli italiani sono buone forchette, però non si interessano di conoscere il nome dei prodotti tipici della loro terra. Lo rivela un’intervista del giornale Le vie del Gusto, che ha posto a un campione di 1300 uomini e donne tra i 18 e i 55 domande sui cibi della tradizione nostrana.Pagina 4762 di 4800