Seminario all’Ateneo Pontificio Regina Regina Apostolorum di Roma
Il giornalismo Medico-Scientifico di fronte alla Neuroetica
di Carlo Climati
Le neuroscienze stanno vivendo oggi un felice momento di popolarità.
Lo testimonia l'interesse crescente che la stampa italiana gli sta dedicando, con articoli, inserti e approfondimenti. Un interesse che sembra aver rivitalizzato una forma particolare di giornalismo: quella del giornalismo scientifico. A volte, però, articoli seri e corretti si alternano ad altri caratterizzati da un'eccessiva enfasi data dai mezzi di comunicazione alle scoperte e alle applicazioni della nuova scienza.Di chi è la colpa? Dei neuroscienziati o dei giornalisti scientifici? O dei diversi linguaggi ancora troppo lontani?
Comunicare bene la scienza è un dovere professionale, etico e morale per entrambe le categorie. Troppo importanti sono le ricadute che una sedicente scoperta o un articolo ideologico in questo campo hanno sulla formazione dell'opinione pubblica.
Il rapporto tra neuroscienza e stampa sarà al centro del XIII Seminario del Gruppo di Neurobioetica dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum in collaborazione con Biomedi@ (Osservatorio di analisi critica dei media) e con l'ASMI (Associazione Stampa Medica Italiana ) dal titolo: "La neuroetica nella stampa italiana: analisi e commento di articoli legati ad una nuova branca del sapere".
Il seminario si tiene oggi, dalle 16.30 alle 19.30, nell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum in via degli Aldobrandeschi 190.
E' coordinato dal Antonello Cavallotto, giornalista e bioeticista, e vedrà la partecipazione di Mario Bernardini, Presidente ASMI, Stefano Tognoli, Responsabile Comunicazione Campus Biomedico, Carla Basili, Istituto Ceris/Cnr, Silvia Mattoni, ufficio stampa Cnr, Claudio Pensieri, Università Campus Biomedico.
Per informazioni: tel. 06 665431.Sito: www.upra.org