"Città del Bio" è un`associazione di Comuni, che unisce quanti condividono la scelta di promuovere l`agricoltura biologica intesa non solo nella sua accezione di "modello colturale", ma soprattutto di "progetto culturale".
"Città del Bio" vuole creare una forte sinergia tra realtà anche molto diverse tra loro (come ad esempio sono diversi i territori di produzione dalle aree urbanizzate), ma dalla cui relazione può emergere un forte impulso all`affermazione di scelte orientate alla conservazione dell`ambiente ed alla qualità della vita.
"Città del Bio" vuole creare un collegamento tra produzione e consumo, perché "mangiare è un atto agricolo" come dice Weldell Berry e la "nuova agricoltura" può nascere solo dall`incontro con i "consumatori", che sono "co-produttori" a tutti gli effetti;
"Città del Bio" intende creare una rete la più ampia possibile tra i comuni che condividono questo programma, con l`intento di sviluppare progetti ed iniziative comuni.
"Città del Bio" ritiene che:
L`Agricoltura Biologica sia un esempio che dimostra concretamente la possibilità, e la convenienza, di produrre cibi buoni e sani, per l`uomo e per l`ambiente;
L`agricoltura biologica favorisce la valorizzazione della produzione tipica e locale e sia un importante strumento di promozione del territorio;
Sia importante incentivare nuovi settori produttivi a seguire l`esempio dell`agricoltura biologica, per porre le basi utili alla nascita di un nuovo "mercato", con regole produttive nuove (già oggi accanto alla Bioristorazione, al tessile Bio, alla Biocosmesi, abbiamo la Bioarchitettura, e la Biomedicina, ma anche la Bioeconomia, ecc.);
Occorra parlare di un biologico legato al territorio, non semplicemente della sostituzione di un metodo colturale con un altro, senza affrontare i nodi del modello di agricoltura, di utilizzo e di gestione del territorio, della conservazione delle risorse disponibili, dei rapporti tra paesi ricchi e paesi in via di sviluppo;
Oggi sia possibile iniziare a delineare una "cultura del biologico", a cui riferirsi per individuare percorsi, iniziative e norme produttive per uno sviluppo attento alla conservazione dell`ambiente e delle sue risorse e, più in generale, alla qualità della vita;
"Città del Bio" ha scelto una struttura organizzativa a rete, che garantisce lo sviluppo dell`associazione sul territorio, articolata su livelli nazionali e regionali.
Città del Bio: primi impegni per i Comuni aderenti
Ogni associato promuove le azioni più confacenti alla propria realtà territoriale, ispirandosi alle indicazioni dell`associazione ed in particolare:
adotta ed incentiva un uso prudente ed efficiente delle risorse, incoraggiando un consumo sostenibile ed una produzione disciplinata da norme coerenti con l`obiettivo di una crescita durevole;
promuove l`informazione e la formazione sul tema della crescita durevole, sia verso il proprio personale, che verso i produttori e gli operatori economici del proprio territorio;
é parte attiva nel tutelare la salute ed il benessere dei cittadini;
promuove l`utilizzo di alimenti biologici nei consumi istituzionali (ristorazione scolastica e collettiva), privilegiando lo sviluppo dei circuiti economici locali;
promuove l`educazione alimentare (a partire dalle scuole) e promuove l`orientamento al consumo consapevole;
adotta una delibera per il divieto alla coltivazione di OGM sul proprio territorio comunale e di impegno alla valorizzazione delle produzioni tipiche e biologiche;
promuove i mercati dei produttori biologici e la "filiera corta", ovvero il rapporto diretto tra produttori e consumatori;
difende la biodiversità, con l`adozione di una varietà (vegetale od animale) a rischio d`estinzione;
Offre, anche attraverso un apposito sportello informativo, idee, contatti e progetti ai propri cittadini per promuovere lo sviluppo della cultura del biologico;
promuove la crescita del circuito degli "amici città del bio", ovvero evidenzia ai propri cittadini il vantaggio di vivere in una "città del bio" anche segnalando ed offrendo le opportunità ed i servizi che le varie città aderenti proporranno (un progetto in via di definizione che prevede la possibilità di offerte e sconti riservati agli "amici città del bio" sia da parte delle amministrazioni comunali – ad es. sconti per l`accesso ai musei, ecc. – sia da parte degli operatori economici presenti nelle città aderenti – ad es. convenzioni con aziende agricole che effettuano la vendita diretta al consumatore, ristoranti, hotel, ecc.);
Ogni città aderente collabora all`organizzazione della "Biodomenica", promossa da AIAB ed altre associazioni, che si svolge la prima domenica di ottobre di ogni anno, con l`intento di far conoscere i produttori ed i buoni prodotti biologici del territorio a tutti i cittadini;
Ogni Città aderente si impegna, inoltre, a:
- Costruire comunità solidali ed aperte a tutti;
- Promuovere e praticare i valori della pace, della giustizia e dell'equità;
- Far crescere la rete nella propria regione coinvolgendo nuovi Enti e realtà;
- Proporre alla rete idee e iniziative che possano contribuire a far crescere il progetto.
In Abruzzo fanno parte dell’Associazione Città del Bio i comuni di Torano Nuovo, Navelli, Fara San Martino