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Ottavio Acquaviva D’Aragona, ecclesiastico,  nasce nel 1560 a Napoli dal duca di Atri Giovan Girolamo e da Margherita Pio, e muore nel 1612

Fratello di Giulio, Rodolfo e Ottavio.

Si laureò giovanissimo, nel 1582, presso l’università di Perugia in Diritto in utroque iure.

Stimato e apprezzato uomo di notevole cultura letteraria e giuridica, appassionato di arte e di musica, iniziò prestissimo la sua carriera ecclesiastica prima come referendario della Due Segnature presso la Curia romana e poi come vicelegato del patrimonio di San Pietro.

Papa Gregorio XIV (1590-1591), durante il concistoro del 6 marzo 1591, lo elevò al rango di cardinale della Chiesa cattolica e, il 16 marzo, lo nominò diacono di San Giorgio al Velabro.

Nel 1593 Ottavio venne nominato, da papa Clemente VIII (1592-1605), legato di Avignone, ma pur continuando ad assolvere i suoi compiti politici e sociali nella cittadina francese, nel 1597, rientrò a Roma per lavorare nella Curia.

Il 1° aprile 1605 venne nominato da papa Leone XI arcivescovo di Napoli.

Nella città partenopea convocò tre sinodi diocesani (1607, 1611, 1612) riformando alcune leggi istituzionali e sociali; a lui si deve il potenziamento del Monte della Pietà e una campagna di restauro di conventi ed istituti del territorio.

In Abruzzo sostenne economicamente la costruzione dei conventi dei frati minori osservanti ad Atri e a Mosciano Sant’Angelo curando il restauro di quelli di Notaresco.

Influenzò ampiamente gli esiti dei conclavi per l’elezione rispettivamente di papa Innocenzo IX (1591), di Clemente VIII, di Leone XI (1605) e di Paolo V (1605-1621).

Morì a Napoli il 15 dicembre 1612 e fu sepolto nel pavimento della cattedrale cittadina.

Opere:

Indice tipologico delle principali opere:

• Lodi, et canzonette spirituali raccolte da diverse autori: e ordinate secondo le varie maniere dè versi, 1608

• Memorial a la catolica, y real magestad del rey nuestro señor d. Felipe IV el Grande. Ofricito por el doctor don Pablo Antonio de Tarsia, abad de San Antonio de la Ciudad de Conversano, del Reyno de Naploes, Biblioteca Nazionale di Madrid

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