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Gennaro Finamore, antropologo, medico, nasce l’11 agosto 1836 a Gessopalena, e muore a Lanciano il 9 luglio 1923.

Laureato a Napoli in medicina nel 1865, esercitò la professione medica a Lanciano per una quindicina d'anni.

Sposò nel 1891 la poetessa di Perugia Rosmunda Tomei, che insegnava letteratura italiana alla Scuola Normale Fonseca-Pimentel di Napoli.

Interessato alla demologia durante gli anni napoletani, dove frequentava tra gli altri gli abruzzesi Silvio e Bertrando Spaventa e i pittori Palizzi.

Autore del "Vocabolario dell'uso abruzzese" (Carabba, Lanciano, 1880), importante documento scientifico redatto nella parlata della natia Gessopalena, recensito dal grande folklorista siciliano Giuseppe Pitrè e poi da vari studiosi francesi, belgi, americani e tedeschi.

Grazie alla relazione su quest'opera del filologo Francesco D'Ovidio, fu nominato nel 1895 docente ad honorem di lettere al ginnasio-liceo di Lanciano.

Altre opere di Finamore sono "Canti popolari di Gessopalena" (1865) e "Tradizioni popolari abruzzesi" (1882).

tutti pazzi per la Civita

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