Adolfo Borgognoni, poeta, scrittore e critico letterario, nasce il 4 novembre 1840 a Corropoli e muore a Pavia il 31 ottobre 1893.
Fu battezzato come Luigi.
Fu professore di letteratura italiana all'Università di Pavia.
Nacque a Corropoli dove il padre Camillo esercitava la professione di medico condotto.
Dopo il trasferimento del padre a Budrio, proseguì gli studi a Bologna dove nel 1860 si laureò in giurisprudenza.
La vicenda umana e professionale di Borgognoni fu indirizzata e influenzata dall'amicizia con Giosuè Carducci del quale il giovane Adolfo frequentò le lezioni universitarie e che gli trasmise l'amore per la letteratura e la passione politica per la fede repubblicana.
Abbandonato lo studio del diritto si dedicò all'insegnamento di letteratura italiana prima a Imola, presso il ginnasio, poi a Ravenna, presso l'Istituto Tecnico e quindi nel Liceo.
Dal1863 iniziò a pubblicare versi, studi letterari e articoli di argomento politico su numerosi periodici repubblicani.
L'azione politica svolta gli valse persecuzioni e un breve periodo di latitanza.
Nel 1889 vinse la cattedra di letteratura italiana all'Università di Pavia, la stessa che era stata di Ugo Foscolo e di Vincenzo Monti.
A Pavia ricevette più volte la visita dell'amico Carducci nella casa di piazza della Rosa dove spesso si raccoglievano in conversazione studenti e colleghi.
Alcune delle sue posizioni critiche trovarono una accoglienza da parte di Benedetto Croce che nel 1913 curò la stampa di una raccolta postuma di saggi letterari di Borgognoni.
Opere
• Fiori, fronde e stecchi, Bologna. 1863;
• Studi d'erudizione e d'arte, 2 voll., Bologna, 1877-1878;
• Il canto dello sbadiglio, Ravenna, Zirardini, 1878.
• Studi contemporanei, Roma, 1884;
• Studi di letteratura storica, Bologna, 1891;
• Scelta di scritti danteschi, (raccolta postuma) a cura di R.Truffi,, Città di Castello, 1897;
• Disciplina e spontaneità nell'arte. Saggi letterari raccolti da Benedetto Croce, Bari, Laterza, 1893.