Donatello D'Orazio, giornalista, nasce il 5 agosto 1896 a Chieti, e muore a Roseto il 19 ottobre 1986.
E’ stato giornalista in vari giornali: il "Piccolo della Sera" (Trieste), 1920-1921; il "Popolo di Trieste" dal 1922 al 1939 come titolare della critica letteraria; il "Resto del Carlino" (Bologna) dal 1927 al 1943 come inviato speciale durante i suoi viaggi nel Mediterraneo, in Africa, nell' America Latina, in Arabia e in India; la "Gazzetta Jonica" (Corfù) nel 1942 e il "Lavoro" (Genova) nel 1944 come redattore capo.
Inoltre dal 1920 al 1945 collaborò nelle terze pagine della "Gazzetta del Popolo" (Torino), del "Popolo d'Italia", del "Gazzettino" (Venezia), della "Nazione" (Firenze), del "Mattino" (Napoli), della "Gazzetta del Mezzogiorno" (Bari).
È stato autore di romanzi, biografie, dialoghi, libri di viaggio in guerra e in pace, saggi su Giovanni Papini, Giacomo Puccini, Giuseppe Antonio Borgese, Gabriele D'Annunzio, Giuseppe Mezzanotte, Francesco Paolo Michetti.