Riccardo Tanturri De Horatio, letterato, nasce il 1° novembre 1944 a Napoli, e muore a Roma il 21 dicembre 2001.
A Napoli si laureò in Giurisprudenza, Scienze Politiche e Lettere Moderne e iniziò la sua lunga carriera universitaria come docente di Storia delle Dottrine Politiche, materia che, successivamente, tenne per incarico anche a Urbino.
Ebbe poi la docenza di Lingua e Letteratura Italiana all'Università di Siena e, infine, presso La Sapienza di Roma.
Giornalista professionista, fu responsabile della pagina-libri del Corriere di Napoli, per poi passare alla direzione di Teleadriatica - TVA e dell'Eco di Padova, quindi alla terza pagina de La Nazione e ancora, nel 1984, direttore di Abruzzo prospettive.
Pubblicò libri di poesia, come Giocate resistenze (1966, Selezione Premio Viareggio), Alla fine della poesia (1972, Premio Sebeto), Dominio e maschera (1976), Giocare con le spade (1994); e numerosi saggi, tra cui: L'introduzione del divorzio in Italia (1970), Corso di storia delle istituzioni politiche (1971), Studi di storia delle dottrine politiche (1972), Gaetano Mosca (1973), La linea del conformismo (1979), I simboli del malessere (1976), Diario di Lino Curci (1981), Carlo Laurenzi (1983) e Il Gattopardo innamorato (2001).
Nominato presidente dell'Azienda di soggiorno e Turismo di Scanno, nel 1972, decise di trasformare il piccolo borgo abruzzese in un centro culturale e mondano istituendo la prima edizione del "Premio Scanno".