Ermanno Rea, giornalista, nasce il 28 luglio 1927 a Napoli, e muore a Roma il 13 settembre 2016.
Ermanno Rea ha lavorato come giornalista per numerosi quotidiani e settimanali. Ha vissuto a Milano e a Roma.
Il lavoro di giornalista ha permesso a Rea di avvicinarsi alla realtà anche con la concretezza di chi parte dal caso specifico umano.
I suoi libri sono prevalentemente inchieste su casi personali, come quella su Federico Caffè.
Per La dismissione, Rea è infatti tornato a Napoli per seguire la storia dello smantellamento dell'acciaieria Ilva di Bagnoli, simbolo di una città che cercava nell'industrializzazione la via per uscire dal sottosviluppo.
Ermanno Rea è presidente delegato del Premio Napoli di letteratura, istituito nel 2003.
Rea è vincitore del Premio Viareggio nel 1996 con il romanzo autobiografico Mistero napoletano e del Premio Campiello nel1999 con Fuochi fiammanti a un'hora di notte.
Un altro suo romanzo, Napoli ferrovia, è stato finalista al Premio Strega 2008.
Il 4 marzo 2014 viene ufficialmente candidato, alle Elezioni europee del 2014 come capolista per L'Altra Europa con Tsipras nella Circoscrizione Italia meridionale (che raccoglie i 18 collegi elettorali dell'Abruzzo, del Molise, della Campania, della Puglia, della Basilicata e della Calabria) a sostegno della candidatura di Alexis Tsipras, presidente del partito politico greco della Coalizione della Sinistra Radicale (SYRIZA), alla Presidenza della Commissione europea: con 11 mila preferenze non viene eletto, superato dalla seconda in lista Barbara Spinelli eletta deputato con 27.955 preferenze.