Giulio De Petra, archeologo, nasce il 13 febbraio 1841 a Casoli, e muore a Napoli, 22 luglio 1925.
Nacque a Casoli dal medico Pietro e da Raffaella Vigezzi: dopo gli studi presso il collegio degli scolopi di Chieti, si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza dell'università di Napoli.
Ben presto però preferì gli studi storici e iniziò a frequentare le lezioni di archeologia di Giuseppe Fiorelli che, nel 1862, lo volle come suo coadiutore alla direzione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e ispettore agli scavi di Pompei, Ercolano, Stabia e Cuma.
Succedette al Fiorelli come professore ordinario di Archeologia presso l'Università di Napoli il 28 novembre 1872 e, il 2 maggio1875, come direttore del Museo Archeologico Nazionale.
Pubblicò numerosi e notevoli studi, in particolare sulle tavolette cerate di Pompei e sulla villa dei Pisoni di Ercolano.
Fu uno dei più stretti collaboratori di Theodor Mommsen per i suoi studi sull'Italia meridionale.
Numerosi furono i riconoscimenti alla sua attività scientifica: venne nominato membro della Società Reale di Napoli (1877) e dell'Imperiale Istituto Archeologico Germanico(1878), socio dell'Accademia dei Lincei (1888) e Deputato della Regia Deputazione abruzzese di storia patria (1910).
Il 30 dicembre 1914, pochi mesi prima di lasciare la cattedra, venne nominato senatore del Regno, ma a causa dell'età avanzata e della salute malferma partecipò poco ai lavori parlamentari.