Luigi Anelli, letterato, editore, archeologo storico, giornalista, poeta, musicista, drammaturgo, nasce il 20 febbraio 1860 a Vasto, dove muore il 14 dicembre 1944.
Luigi nacque a Vasto da Gaetano, mercante e decurione, sottotenente della Guardia Nazionale, e da Encratide Cianci.
Sposerà la cugina Teresa Celano da cui ebbe tre figli e, dopo la morte di lei, sposerà in seconde nozze Emilia Sargiacomo da cui avrà altri cinque figli.
Nel 1878, studente in vacanza, insieme a un suo amico, diede vita al primo giornale vastese, In Vacanza, una pubblicazione letteraria settimanale nella quale scrissero anche suoi compagni di studi come Edoardo Scarfoglio, Domenico Tinozzi, Giuseppe Mezzanotte.
Purtroppo, per motivi economici, il giornale cessò molto presto le pubblicazioni.
Intorno al 1895, Luigi, rilevò la tipografia Manzitti fondando una sua casa editrice con marchio "Manzitti & Anelli" che dieci anni dopo cambierà in "L.Anelli" con cui nel 1890 pubblicò, corredata dalle sue note, la Disamina del sistema allegorico della Divina Commedia.
Collaborò con il periodico locale "Istonio - corriere della domenica", fondato nel 1888, che pubblicò settimanalmente per oltre venti anni.
La sua attività giornalistica proseguirà nel tempo con il foglietto quindicinale "Il Vastese d’Oltre Oceano", stampato dal 1923 al 1933.
Il giornale, quasi interamente scritto da lui, rappresenta un punto di riferimento importante per la storia della città degli anni venti.
Fu anche corrispondente di altre testate importanti quali il Corriere della Sera e il Giornale d’Italia.
Nel 1892 stampò sonetti in dialetto vastese.
Nel 1894, sempre in dialetto, pubblicò Cristo come vede così provvede rappresentazione di un proverbio in un atto che fu eseguita con successo, la prima volta il 6 ottobre 1894 nel Teatro Comunale Rossetti.
Nel 1897 pubblicò Origine di alcuni modi di dire del dialetto vastese.
Nello stesso anno stampò anche Proverbi vastesi, lodati anche da Giuseppe Pitrè.
Nel 1901 pubblicò il Vocabolario Vastese lavoro molto apprezzato dai più eminenti glottologi italiani e stranieri.
Nel 1923 pubblicherà ancora Lo zio spiccicato!, una commedia in tre atti in dialetto abruzzese
Nel 1885 ancora giovanissimo stampa la prima edizione di "Ricordi di storia vastese", un buon testo di storia locale con qualche pecca in fatto di metodologia e di documentazione. A ciò provvederà nel 1997 con una nuova edizione riveduta ed ampliata.
In occasione del centenario dei tragici fatti del 1799 la sua tipografia stampò "La Città del Vasto nel 1799", un'opera storica, importante per notizie inedite relative alla breve vita della Repubblica Vastese.
Nella Biblioteca Nazionale di Firenze scoprì il diario di viaggio di un frate del sedicesimo secolo con una parte riguardante la storia di Vasto che pubblicò, con sue annotazioni, nel 1897.
Inoltre fu suo il ritrovamento di una cronaca vastese del diciottesimo secolo ignota al Marchesani come agli altri storici prima di lui e che fu pubblicata arricchita dalle sue annotazioni.
Nominato Direttore del Museo Comunale, lo arricchì di varie raccolte artistiche fra cui quella numismatica da lui formata, catalogata e donata.
Riordinò il locale gabinetto archeologico fondato a suo tempo da Luigi Marchesani, arricchendolo di alcuni pezzi rari.
Coltivò la musica e compose canzoni dialettali ed altri pezzi di successo.
Morì nella sua Vasto il 14 dicembre 1944