Luigi Calandra, politico, patriota, nasce il 10 giugno 1813 a Castilenti, dove muore il 20 gennaio 1880.
Frate di grande cultura e predicatore molto ascoltato.
Diventa un esponente qualificato del “movimento per l’unità nazionale”.
Conseguì la patente di “Lettorato in sacra eloquenza” insegnando nello studio generalizio di San Bernardino all’Aquila.
Nel 1860 venne eletto definitore della provincia abruzzese e quindi uno dei più qualificati consiglieri del provinciale.
Fervente patriota lavorò per l’unità d’Italia quale rappresentante di Mazzini in Abruzzo per la Giovine Italia.
Francescano e grande idealista del clero abruzzese dal carattere battagliero, perseguitato politico.
Durante una predica tenuta dal pulpito della chiesa di San Flaviano di Giulianova, nel 1860, invocò la benedizione divina per Vittorio Emanuele II.
All’uscita da tempio venne arrestato.