Pietro Cascella, scultore, ceramista, nasce il 2 febbraio 1921 a Pescara, e muore a Pietrasanta, il 18 maggio 2008, scultore, pittore, ceramista, erede artistico del nonno Basilio e del padre Tommaso e dello zio Michele.
Inizia da giovanissimo a interessarsi alla pittura seguendo gli insegnamenti del padre Tommaso.
A ventidue anni, nel 1943, prende parte alla IV edizione del Quadriennale di Roma e nel 1948 alla prima edizione della Biennale di Venezia post-bellica.
Trasferitosi a Roma nel 1938, inizia a seguire i corsi dell'Accademia delle Belle Arti e successivamente si impegna con il fratello Andrea, anche lui scultore e pittore, e altri amici, presso la fornace di Valle dell'Inferno, nella realizzazione di opere in ceramica di tutti i tagli.
Nel 1956 partecipa ancora alla Biennale Veneziana.
Ed è più o meno nello stesso periodo che conosce l'artista Sebastian Matta.
Nel 1958, con il fratello Andrea e l'architetto Julio Lafuente, crea il progetto per il "monumento di Auschwitz" che poi realizzerà nel 1967.
Sempre negli anni 60' lavora a quadri-scultura le cui tematiche surreali si approfondiscono con l'amicizia di Sebastian Matta.
A metà anni 60' conosce la scultrice svizzera di Basilea, Cordelia von den Steinen.
Nel 1966 allestisce una sala personale alla Biennale di Venezia.
Nel 1970, a Milano, inizia a lavorare al "monumento a Mazzini".
È il vero inizio di una lunga serie di opere monumentali.
Sempre più gran parte delle sue opere vedono l'utilizzo del marmo del travertino e della pietra. Le sue sculture sono solitamente composte da masse pietrificate levigate, aspre o corrose con accenni di base cubista e elementi di purismo geometrico.
Dopo la morte di Andrea, fratello e collaboratore, Pietro Cascella scrisse:
« Siamo stati due vele della stessa nave
mio fratello e io.
Ora sono rimasto solo
a tirare nell'ultimo vento forte
il legno nella tempesta della vita
sempre più al largo
dove la riva sta scomparendo. »
Pietro Cascella, uno dei più grandi scultori al mondo, viveva con la moglie Cordelia von den Steinen, anch'essa scultrice, e con l'ultimo figlio Jacopo, pittore, nel castello della Verrucola, a Fivizzano, in provincia di Massa Carrara.
Fonte Wikipedia