Pin It

Kristian Zahrtmann, pittore, nasce il 31 marzo 1843 a Rønne, in Danimarca, e muore a Frederiksberg il 22 giugno 1917.

In Italia visse e operò a Civita d'Antino.

Faceva parte di quella generazione artistica danese della fine del XIX secolo che, con Peder Severin Krøyer e Theodor Esbern Philipsen, si distaccò sia dalle restrizioni dell'arte accademica tradizionale che dal retaggio della cosiddetta Età d'oro della pittura danese, in favore del naturalismo e realismo.

Era conosciuto specialmente per i suoi dipinti a carattere storico, e specialmente per quelli raffiguranti donne forti, tragiche e leggendarie della storia danese.

Produsse anche opere di altri generi, come paesaggi, scene di strada, scene popolari e ritratti.

Ebbe un effetto a lungo termine sullo sviluppo dell'arte danese, per il suo sostenere lo stile individuale tra i suoi studenti durante gli anni di insegnamento, e per il suo uso pionieristico del colore.

Era il maggiore tra i nove figli (sette ragazzi e due ragazze) del dottor Carl Vilhelm e della moglie Laura Pauline.

Dopo essersi diplomato presso la Rønne Realskole all'età di 17 anni, fu mandato alla Sorø Akademi, dove studiò pittura con Johannes Georg Smith Harder(noto anche come Hans Harder).

Era spesso ospite della casa del direttore dell'accademia, il poeta Bernhard Severin Ingemann, dove ebbe l'occasione di socializzare con gli insegnanti della scuola e con altri ospiti, come Hans Christian Andersen.

Si laureò nel 1862 ed ottenne nel 1863 il suo Candidatus philologiae.

Tra il 1862 e il 1863, visse con una famiglia, di cui la figlia era pittrice, e che lo ispirò a tentare la fortuna come artista.

Dopo la laurea, andò a Copenaghen, dove durante l'inverno 1863-1864, studio disegno presso l'Istituto tecnico sotto Christian Hetsch e l'architetto Ferdinand Vihelm Jensen.

Ricevette nello stesso periodo anche un'istruzione privata dal pittore Wenzel Urlich Tornøe.

Cominciò gli studi nell'ottobre del 1864 alla Det Kongelige Danske Kunstakademi (l'accademia reale danese di belle arti) dove studiò con Johan Adolph Kittendorff, Wilhelm Marstrand, Jørgen Roed, Niels Simonsen e Frederik Vermehren, un compagno della Sorø Akademy.

Altri suoi compagni di classe alla Kunstakademi erano August Jerndorff, Peder Severin Krøyer e Rasmus Frederik Hendriksen.

Si laureò dall'accademia nel 1868, ed espose per la prima volta l'anno successivo al palazzo di Charlottenborg, sede della Kunstakademi, con En Konfirmandinde paa Bornholm.

Tenne regolarmente mostre a Charlottenborg nel periodo 1869-1891, e sporadicamente anche dopo.

Divenne così amico del pittore Otto Carl Bentzon Haslund e di Pietro Købke Krohn, poi direttore di museo, con cui condivise uno studio.

Alla fine dell'Ottocento, sulla scia del Grand Tour, si era avventurato nell'Italia meno conosciuta, in Abruzzo, giungendo in un piccolo paese di montagna, Civita d'Antino, che divenne la sede estiva della sua scuola d'arte.

Fra Zahrtmann e Civita d'Antino fu amore a prima vista, a tal punto che nel 1902 all'artista danese venne concessa la cittadinanza onoraria.

In seguito tutti i suoi discepoli danesi, fra cui anche alcuni norvegesi e svedesi, elessero Civita d'Antino come loro Patria ideale e sede della Scuola pittorica dell'Accademia di Copenaghen, tutta tesa alla scoperta di quel rapporto fra luce e colore che solo i paesaggi della Valle Roveto potevano garantire.

Così in momenti diversi soggiornarono a Civita D'Antino circa 90 pittori, che immortalarono i contadini del luogo durante i lavori sui campi e soprattutto durante la mietitura.

Numerosi sono i musei che conservano in Danimarca scene di vita di quest'angolo d'Abruzzo.

Nell'Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia fu esposto nel 1895 il quadro dal titolo la Processione di San Lidano, protettore di Sezze e della diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, che attrasse anche l'attenzione di Gabriele d'Annunzio.

tutti pazzi per la Civita

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna