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Antonino Liberi, architetto, ingegnere, nasce il 18 febbraio 1855 a Spoltore, e muore a Roma il 3 dicembre 1933.

Nato dai panettieri Carlo e Fiorangela Conti, studiò al ginnasio di Chieti e si laureò in ingegneria.

Eletto ingegnere comunale a Pescara, lavorò per il piano urbanistico di ampliamento e progettò vari edifici pubblici e privati: Palazzo Perenich (1884), Casa Conti (1884), Casa Bucco (1892), il Palazzo della Banca di Pescara (1892); il Grand Hotel (1910) e il Teatro Michetti (Politeama Aternino, sempre del 1910), il villino Clerico, il villino Costanzo.

Per Pescara immaginava una realtà nuova che nascesse dalla Pineta Dannunziana: una “Città Giardino” coronata da ville liberty e immersa nel verde.

Per questo progettò il Kursaal presso la pineta, che verrà poi trasformato in liquorificio Aurum con il successivo intervento di Giovanni Michelucci.

Sposò la sorella di Gabriele D'Annunzio, Ernesta.

Altre sue opere sono presenti a Francavilla al Mare (Palazzo Sirena), e a Roma (con alcuni villini in stile floreale).

Inoltre D'Annunzio gli affidò il progetto di ristrutturazione della sua casa natale, ma in seguito decise di revocargli il progetto, per affidarlo a Giancarlo Maroni.

Il particolare motivo dell'insoddisfazione del poeta è legato alla scelta dell'architetto di Spoltore di eliminare i tre gradini davanti alla porta della camera dei genitori di D'Annunzio, ai quali egli attribuiva un significato di sacralità, paragonandoli ai gradini che precedono un altare.

tutti pazzi per la Civita

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