Nicola D'Antino, scultore, nasce il 31 ottobre 1880 a Caramanico Terme, e muore a Roma nel 1966
Figlio di Vincenzo e di Floridea Tirone, viene introdotto sin da piccolo a una formazione di tipo artistico.
Allievo e amico di Francesco Paolo Michetti, nel Cenacolo del Convento di Francavilla al Mare, che dal suo maestro prese il nome, stringe amicizia con Francesco Paolo Tosti e Basilio Cascella.
Gabriele D’Annunzio, altro personaggio presente nel Cenacolo, lo incoraggia a trasferirsi a Roma per frequentare la scuola di Ettore Ximenes.
Il suo stile oscilla tra il veristico e il liberty.
Da Roma Nicola si sposta a Napoli per studiare presso l’accademia delle Belle Arti, e dove segue le lezioni di Achille D’Orsi.
Frequenta Vincenzo Gemito, Antonio Mancini, e il conterraneo Edoardo Scarfoglio.
Nel 1906 torna definitivamente a Roma inserendosi a pieno titolo nel clima culturale della capitale.
Espose in Italia e in Inghilterra. Studiò il ruolo architettonico ed urbanistico della scultura.
Insignito del titolo di Grande Ufficiale della Corona d'Italia, ebbe tra i suoi estimatori il conterraneo Gabriele D'Annunzio.
Tra le opere più conosciute la statua della fontana luminosa dell'Aquila e della Vergine Assunta venerata in Caramanico Terme.

Sua è una delle 59 statue dello Stadio dei Marmi a Roma.
Sua è la statua in bronzo raffigurante Francesco Paolo Michetti, eretta nel 1938 davanti al convento di Santa Maria del Gesù di Francavilla al Mare.