Giuseppe Compagnoni, costituzionalista, giornalista e letterato, nasce il 3 marzo 1754 a Lugo, e muore a Milano il 29 dicembre 1833.
È il "padre del Tricolore".
Segretario della famiglia Bentivoglio d'Aragona, l'Abate Compagnoni diresse a Bologna il periodico Memorie enciclopediche.
Nel 1787 giunse a Venezia. Fu a lungo impiegato in lavori editoriali e nella direzione della gazzetta Notizie del Mondo, pubblicata dall'editore Antonio Graziosi. Rimase a Venezia sino al 1796.
Al collegio della "Viola" di Bologna dava ripetizioni di latino, qui conobbe Giovanni Battista de Rolandis e Luigi Zamboni autori del tentativo insurrezionale nel novembre 1794.Di idee illuministe, fu segretario generale della Repubblica Cispadana.
Eletto deputato al Congresso di Reggio Emilia, presentò numerose tesi, tra cui alcune riguardanti le tasse e l'istruzione. Il 7 gennaio 1797 propose per primo che si rendesse «universale lo Stendardo o bandiera Cispadana di tre colori: Verde, Bianco e Rosso e che questi tre colori si usino anche nella coccarda cispadana e che questa debba portarsi da tutti».
Tenne anche un importantissimo discorso sulla necessità di separare il potere civile da quello ecclesiastico il successivo 25 gennaio.Costretto ad abbandonare il Congresso a causa di un emendamento che negava l'elettorato passivo ai sacerdoti, gli fu affidata, a Ferrara, la prima cattedra in Europa di Diritto Costituzionale.Poi si trasferì a Milano, dal 1797 facente parte della Repubblica Cisalpina.
Nella capitale lombarda Compagnoni fondò un nuovo giornale, il Monitore Cisalpino. Giornale filo-napoleonico, teso a diffondere in Italia il pensiero del Direttorio. Entro il primo anno di vita Compagnoni cedette la testata al conte Luigi Bossi ed entrò in servizio come funzionario dell'amministrazione cisalpina.alla caduta di Napoleone (1814), Compagnoni lasciò le cariche da funzionario e fece ritorno alla sua prima attività di letterato. Rimase comunque a Milano, divenuta la sua patria di adozione.
Giuseppe Compagnoni fu uno scrittore molto prolifico; durante la sua vita partecipò attivamente alla redazione di numerosi giornali e fu autore di un gran numero di opere originali.
Tra le sue elaborazioni più importanti è possibile ricordare:
• Chimica per le donne (1796), un trattato di chimica rivolto alle sole donne, a quel tempo ancora in gran parte escluse dall'apprendimento delle materie scientifiche. L'opera fu scritta in collaborazione con Vincenzo Dandolo, chimico e grande amico di Compagnoni
• Dalle lezioni all'Università di Ferrara scaturirono le idee contenute nel suo testo più importante e originale: gli Elementi di Diritto costituzionale democratico, ossia principii di giuspubblico universale, in cui fondeva le istanze democratiche ispirate all'illuminismo con le aspirazioni garantiste del nascente costituzionalismo.
• L'attività di letterato lo rese noto per aver scritto Le veglie del Tasso (1800), di stile preromantico, e che al tempo divenne famosa in quanto creduta essere un'opera sconosciuta di Torquato Tasso, finché non si scoprì che il vero autore era Compagnoni. Grazie a ciò, fu tradotta in varie lingue e apprezzata in vari paesi.
• Dagli studi sulla giovane democrazia americana nacque una monumentale Storia dell'America. Compagnoni può essere considerato, insieme a Carlo Boito e Carlo Cattaneo, uno dei primi americanisti italiani.
• Memorie autobiografiche, un volume di ricordi.
Vedi anche: Il Tricolore