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Sant'Erasmo, conosciuto anche come Sant'Elmo, fu vescovo di Formia.

La Passio che narra la vita di Sant'Erasmo risale al VI secolo, ma è ampiamente leggendaria.

Vi si racconta che Erasmo era vescovo di Antiochia.

Quando iniziarono le persecuzioni contro i cristiani egli si rifugiò dapprima sette anni in una caverna, poi, scoperto, venne incarcerato per non aver voluto sacrificare agli idoli pagani.

Venne in seguito liberato miracolosamente e, dopo aver convertito a più riprese un numero altissimo di persone, il testo parla di quattrocentomila, e aver compiuto altri miracoli e subito persecuzioni, venne infine condotto, per opera dell'Arcangelo Michele, a Formia, dove morì dopo sette giorni.

Tale passio fu attribuita erroneamente a Papa Gelasio.

La versione più accreditata è che Erasmo sia stato effettivamente vescovo di Formia, ove avrebbe subito il martirio sotto l'imperatore Diocleziano.

Le prime notizie attestanti il culto del Santo risalgono al Martirologio Geronimiano, che già ne riporta la memoria al 2 giugno. San Gregorio Magno (540 - 604) poi, in una lettera, riporta che il corpo del vescovo Erasmo era custodito nella chiesa di Formia e che a lui erano dedicati due monasteri, uno a Napoli e uno presso Cuma.

A seguito della distruzione di Formia da parte dei saraceni nell'842, le reliquie furono trasferite a Gaeta e nascoste nella chiesa di Santa Maria, dove furono ritrovate nel 917 dal Vescovo Bono, Sant'Erasmo fu quindi proclamato patrono della città e, meno di un secolo dopo, Papa Pasquale II consacrò la nuova cattedrale al nome di Sant'Erasmo e della Vergine Maria.

Durante il Medioevo il suo culto si consolidò e venne inserito tra i cosiddetti Santi ausiliatori, quale patrono dei marinai e protettore dei malati di stomaco, per via della tradizione che nel martirio fosse stato eviscerato da un argano.

In realtà non esistono fonti agiografiche che parlino di questo supplizio.

Probabilmente le prime raffigurazioni del santo lo ritraevano, quale patrono dei marinai, accanto ad un argano, che, nell'immaginazione popolare, divenne strumento di martirio.

La memoria liturgica si festeggia il 2 giugno.

A Gaeta, dove è copatrono con San Marciano, gli è dedicata la cattedrale.

Il culto di San'Erasmo è molto vivo a Lerici, dove il primo sabato di luglio si tiene una grande processione notturna nella baia illuminata con migliaia di lumini.

La statua lignea viene trasportata per le vie del borgo e poi a bordo di un traghetto scortato da numerose barche ornate a festa viene condotto nei vicini borghi di Tellaro e San Terenzo.

Dal Santo prende nome anche l'isola di Sant'Erasmo, situata nella zona nord della laguna di Venezia.

In Abruzzo la tradizione di San’Erasmo è particolarmente sentita nel comune di Acciano dove le frazioni di Beffi e di Succiano si contendono la paternità della ricorrenza

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