Jake LaMotta, pugile. All'anagrafe Giacobbe La Motta - detto "Il toro del Bronx" e "Il toro scatenato", nasce il 10 luglio 1921 a New York, e muore il 19 settembre 2017.
E’ di origini italiane, per la precisione di Messina, in Sicilia, città natale del padre.
Campione mondiale dei pesi medi, è stato un personaggio assai controverso, sia fuori sia dentro il ring: la sua vita movimentata ha ispirato il film Toro scatenato, diretto da Martin Scorsese e interpretato da Robert De Niro, interpretazione che valse all'attore il premio Oscar come miglior attore protagonista.
La International Boxing Hall of Fame lo ha riconosciuto fra i più grandi pugili di ogni tempo.Match nominato Ring Magazine fight of the year:
• 1950 - Jake La Motta KO 15 Laurent Dauthuille IIMatch nominati Ring Magazine upsets of the year:
• 1943 - Jake La Motta W 10 Sugar Ray Robinson
• 1949 - Robert Villemain W 10 Jake La Motta
La Motta ha collezionato 83 vittorie (di cui 30 per KO), 19 sconfitte e 4 pareggi; inoltre è stato il primo pugile a battere il mitico Sugar Ray Robinson; infatti nel secondo dei loro sei incontri, testimoni di una grande rivalità sportiva, La Motta prima mandò al tappeto (al primo round) e poi sconfisse ai punti Robinson, dopo 10 round.
La Motta fu sconfitto negli altri cinque incontri, compreso quello, importantissimo, in cui doveva difendere il titolo mondiale della sua categoria.
Nel 1947 fu messo KO dopo quattro round da Billy Fox; questo incontro ossessionerà il pugile per tutta la vita, poiché si era lasciato sconfiggere per avere la possibilità di competere per il titolo mondiale dei pesi medi.
La Motta vinse il titolo mondiale il 16 giugno 1949 a Detroit, contro il francese Marcel Cerdan, che era il campione in carica.
Cerdan, reputato da molti esperti il miglior pugile nella storia della Francia, si slogò il braccio durante il primo round, resistendo per altri nove fino ad abbandonare prima dell'inizio del decimo; nonostante ciò la vittoria di La Motta fu assegnata per KO poiché Cerdan si era ritirato dopo il suono della campana di inizio round.
Fu organizzato un secondo incontro, previsto per il 2 dicembre, che però non si tenne dal momento che durante un viaggio, verso la fine dell'ottobre dello stesso anno, l'aereo su cui Cerdan stava viaggiando, un Lockheed Constellation della Air France si schiantò alle Azzorre, non lasciando alcun superstite tra i 48 passeggeri.
Giorni dopo La Motta esprime parole di rammarico e tristezza per la scomparsa di un grande atleta e di un grande uomo.
La Motta difese due volte il titolo dagli sfidanti, prima Tiberio Mitri e in seguito Laurent Dauthuille, battendoli entrambi.
Il 14 febbraio 1951 si tenne l'attesissimo sesto incontro tra il Toro del Bronx e Sugar Ray Robinson, con in palio il titolo mondiale; l'incontro passò alla storia come la versione pugilistica del Massacro di San Valentino.
Robinson vinse per K.O. tecnico al tredicesimo round, quando l'incontro fu interrotto con La Motta, sfinito, abbandonato sulle corde.
Nel 1960, La Motta scioccò il mondo dello sport: venne infatti chiamato a testimoniare davanti alla sottocommissione del Senato Americano denominata comitato parlamentare sulla criminalità organizzata, presieduto dal senatore democratico Estes Kefauver del Tennessee, a proposito dell'influenza della malavita nel mondo della boxe ed ammise di aver perduto il suo incontro, del 1947, contro Billy Fox su pressioni della mafia per avere la possibilità di essere nominato sfidante ufficiale di Cerdan.
Tale ammissione chiarì a qual punto era arrivata la malavita nel controllo della boxe: incontri sospetti riguardarono in seguito un altro campione del mondo, Sonny Liston.
Le dichiarazioni rese al Senato minarono fortemente la sua reputazione, ma La Motta ritenne di aver fatto la cosa giusta.
Dopo il ritiro, La Motta comprò alcuni bar e divenne attore di palcoscenico e commediante per i suoi e altri locali. Apparve anche in quindici film, incluso The Hustler (in italiano Lo spaccone), con Paul Newman e Jackie Gleason, dove interpretava il barista.
Nel 1980 alcuni produttori e dirigenti di Hollywood contattarono La Motta con l'idea di fare un film sulla sua vita, basato sul memoriale, risalente al 1970, Raging Bull: My Story.
Il film, intitolato proprio Toro scatenato, sebbene sia stato un flop dal punto di vista finanziario, riscosse un grande plauso dalla critica, sia per il regista Martin Scorsese sia per Robert De Niro, che interpretava La Motta, tra le altre cose insignito del premio Oscar quale miglior attore protagonista.
Il film dipingeva il personaggio del pugile newyorkese come una persona violenta e piena di problemi, soprattutto di gelosia, sentimento che lo avrebbe portato a malmenare anche il fratello e manager Joey La Motta, interpretato da Joe Pesci, ingiustamente accusato di avere una relazione con la seconda moglie di lui Vicky.