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Lola Di Stefano, insegnante elementare, nasce il 1° gennaio 1920 a Bussi sul Tirino, e muore a Sulmona il 22 gennaio 1954.

di Maurilio Di Giangregorio

Il 19 gennaio del 1954, alle ore 9.30 del mattino, nello stabilimento chimico della Società Montedison di Milano, a Bussi Officine, nel pescarese, avvenne un grave incidente.

Sotto la direzione dell’ingegner Piero Greppi, il personale di manutenzione del turno di notte, completato il riempimento della cisterna ferroviaria, di circa 30 tonnellate, lasciava al turno successivo lo smontaggio della tubazione per il riempimento.

Probabilmente a causa della valvola "a tampone" difettosa, all’atto dello "sflangiamento", una enorme quantità di cloro liquido fuoriuscì.

In un attimo si sviluppò una gigantesca nuvola di gas letale, che avvolse tutta la zona interessando anche la locale scuola elementare ubicata nei pressi della portineria.

La maestra, Lola Di Stefano, dell’età di 34 anni, dal cattivo odore del gas venefico e dal suono delle sirene, si rese conto del pericolo che avrebbero corso i suoi scolari, se avessero respirato quel gas.

Invitò e aiutò gli scolari a tappare con fazzoletti la bocca e li condusse, con un pulmino messo a disposizione della Società, in salvo uno dopo l’altro lontano dalla scuola, a Capestrano, dove la nuvola del gas più pesante dell’aria non li avrebbe danneggiati.

Ma nella drammaticità di quei momenti non riuscì a pensare a se stessa e le esalazioni da cloro compromisero irrimediabilmente i suoi polmoni.

La Maestra, Lola Di Stefano, ricoverata all’ospedale civile della SS. Annunziata di Sulmona, mori solo dopo tre giorni a soli 34 anni.

A Lola Di Stefano, furono intitolate le scuole elementari di Bussi e di Bussi Officine.

Nel 1963 fu intitolata a lei la scuola elementare di Sulmona in viale Roosevelt.

Il 13 giugno del 1954, l’onorevole Maria De Unterrichter Jervolino, Sottosegretario alla Pubblica Istruzione, alla presenza di autorità regionali, politiche e scolastiche, consegnò il Diploma di Benemerenza di 1^ Classe e la Medaglia d’Oro al Valor Civile, alla madre della maestra Lola Di Stefano.

A Sulmona oggi vivono le nipoti, figlie del fratello, Amedea e Lola Di Stefano, che ne conservano il ricordo.

tutti pazzi per la Civita

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