Il Mastrogiurato
Ricorrenza: dal 25 agosto al 1° settembre
Nel medioevo le Fiere di Lanciano, tra le più importanti e frequentate del regno, erano proverbiali per la loro durata e per la perfetta organizzazione che permetteva ai mercanti di condurre buoni affari.
Sostenute dal favore dei governanti del Regno di Napoli, sia per la posizione strategica di Lanciano sulla via degli Abruzzi, sia per la vicinanza ai porti di Ortona e del Guasto - l'attuale Vasto - che facilitavano i contatti commerciali con l'altra sponda adriatica, le fiere lancianesi si tenevano a maggio e a settembre.
In tutti e due i periodi era presente il Mastrogiurato, una sorta di ufficiale di polizia che riassumeva nella sua persona il potere esecutivo e assicurava la pace di fiera.
Eletto ogni sei mesi dal Consiglio comunale, il Mastrogiurato doveva appartenere alla classe nobile o alla ricca borghesia e risiedere in uno dei quarti storici della città: Borgo, Sacca, Lanciano vecchia e Città nova.
Con l'assenso della Corte regia, durante lo svolgimento della fiera ricadente nella sua carica, il Mastrogiurato assumeva pieni poteri nella amministrazione della giustizia civile e militare.
I suoi compiti precisi erano: annotare la provenienza e il dominio dei mercanti presenti in fiera, vigilare che nessuno, all'infuori della sua guardia, portasse armi durante la fiera e, in caso contrario, provvedere all'arresto dei contravventori, predisporre i giri di guardia, cui doveva partecipare personalmente nelle ore notturne, nel Piano della Fiera e per le vie della città, allo scopo di prestare aiuto e soccorrere i mercanti in difficoltà e arrestare chiunque girasse senza lume e senza un motivo preciso, fissare sotto la loggetta del portico della piazza principale la sede del tribunale di giustizia, provvedere al foraggio, controllare i pesi e le misure, comminare le pene pecuniarie ai bestemmiatori.
La sua investitura avveniva il giorno di apertura dekke fiere, sotto la torre civica, in una cornice di solennità e splendore.
Alla cerimonia erano tenuti ad intervenire, con un seguito di almeno due armigeri, i sindaci delle città soggette a Lanciano, che in segno di onore, gli baciavano il ginocchio e lo accompagnavano a ricevere le due bandiere del potere civico e regio che, dopo un lungo corteo, tra squilli di trombe e rulli di tamburi venivano issate su un pennone della Piana delle fiere.
Oggi la nomina a Mastrogiurato è l'occasione per attribuire a personaggi lancianesi del mondo politico, economico e culturale un pubblico riconoscimento del loro valore.
Ma è anche l'occasione per rivivere un momento importante della vita della città, animando un corteo in costume di grande effetto scenografico a cui la cittadinanza partecipa in modo corale.
Fonte Edizioni Menabò – d’Abruzzo
Vedi anche: Lanciano e il Lutto Rappresentato; Lanciano e la Squilla; Lanciano e il Miracolo Eucaristico; Lanciano e il Dono a Santa Maria del Ponte; Lanciano e La Fiera di Sant’Egidio;