Rievocazione del miracolo della Madonna del Popolo
Ricorrenza: la prima domenica di settembre
A metà del Cinquecento Spoltore era minacciata dalle scorrerie dei Saraceni: quando i pirati giunsero all'incrocio della via del Convento una misteriosa figura femminile circondata da un alone di luce si materializzò davanti ai loro occhi e rivolgendosi al loro capo cercò invano di fermarlo.
La figura scomparve e il Pascià riprese il cammino verso Porta Sant’Antonio, ingresso principale del borgo.
Le donne del luogo, terrorizzate dall'orda saracena avanzante avevano esposto all'entrata del paese, ultimo baluardo, la statua della Madonna della Porta.
Alì Pascià si arrestò silenzioso di fronte ad essa.
Riconosceva quel volto: era lo stesso della donna apparsagli poco prima. Era Maria, la Madre di Gesù, la Madonna della Porta come gli spiegava una vecchia.
Confuso e turbato Alì Pascià girò il cavallo e allontanandosi con la sua orda rinunciò ad attaccare il paese mentre le pie donne rivolgevano le loro preghiere alla Madonna del Popolo, come fu da allora chiamata per aver rivolto il suo aiuto a tutta la popolazione.
E' ispirata a quest' episodio la “ Rievocazione storica del miracolo della Madonna in epoca saracena” che si svolge nel pomeriggio della prima domenica di settembre.
Di tradizione recente è però già entrata nel cuore non solo dei cittadini di Spoltore.
Per riproporla sono stati creati costumi d' epoca prevedendo la ricostruzione anche l' allestimento scenico delle vecchie mura che vengono montate nell' occasione nella piazza Q. Di Marzio, antistante la chiesa.
Davanti alle mura viene posta la statua della Madonna del Popolo.
La rappresentazione, che si compone di un prologo, di due quadri e del coro finale cantato e recitato, rievoca l'incontro tra Alì Pascià e la sua scorta a cavallo che vengono fermati dalla Vergine proprio prima che entrino in città.