L'eccidio di Sella Sciarelli
Sella Ciarelli è una contrada nel comune di Rocca Santa Maria (Teramo)
Il 26 settembre 1943 dopo gli scontri cruenti avvenuti in quelle zone di montagna, "Bosco Martese", nei giorni precedenti, fra i partigiani e le truppe tedesche, tre carabinieri della locale stazione di Pascellata, nel vicino comune di Valle Castellana ed un alpino, in licenza agricola, furono fucilati dai tedeschi dopo un processo sommario.
• Brigadiere dei CC. Leonida BARDUCCI, nato ad Ancona il 14.2.1910, comandante la Stazione Carabinieri di Pascellata (Valle Castellana) Teramo;
• Carabiniere Settimio ANNECCHINI, nato a Fossacesia (CH) il 27.1.1902;
• Carabiniere Angelo CIANCIOSI, nato a Furci (CH) il 9.1.1901.
• Sergente degli alpini Donato RENZI, nato il 5.7.1913 a Valle Castellana (TE);
Dalle dichiarazioni rilasciate alla stazione carabinieri di Valle Castellana e firmate dai dichiaranti Vittorio DI PIETRO e Maria Domenica PALMARINI si deduce il martirio dei quattro militari citati.
Per testimonianza dei cittadini ancora viventi dei comuni di Valle Castellana e Rocca Santa Maria,
i carabinieri furono fucilati, dopo un processo sommario, per:
• non aver segnalato al comando tedesco l’ammassamento in località “Ceppo” di Bosco Martese di unità partigiane al comando del capitano dei CC. Bianco;
• aver dato aiuto ad ufficiali e soldati alleati (Inglesi, slavi, greci, americani ecc.) fuggiti dopo l’8 settembre 1943 dai campi di concentramento;
• non avere sulla divisa il segno di collaboratore dell’esercito tedesco e della RSI.
Il sergente degli alpini, tornato a casa in licenza agricola, fu fucilato, per:
• non essersi ripresentato, secondo il comando tedesco, al bando di richiamo emanato dalla RSI e
• per aver dato asilo ed assistenza a soldati alleati.
Alla popolazione fu ordinato di non rimuovere i corpi affinché il fatto fosse di esempio per tutti.
Otto giorni dopo i tedeschi ritornarono per cremare i corpi coi lanciafiamme.
Accondiscesero però alle richieste di un cittadino che si offrì di potere dare loro una sepoltura cristiana.
Il 24 giugno 2001, a Sella Ciarelli, è stato scoperto un monumento per ricordarli.
Fino ad oggi, questi valorosi sono stati quasi sempre dimenticati in tutte le cerimonie ufficiali.
Promotore dell’iniziativa un apposito comitato, presieduto dal ten. CC. Oberdan Tiberii, composto da quattro carabinieri della sezione carabinieri in congedo di Teramo e dai tre capigruppo dei gruppi alpini di Cortino, Rocca Santa Maria e Valle Castellana e dal vice capogruppo del gruppo alpini di Crognaleto della sezione Abruzzi dell'A.N.A.
Il monumento è costituito di una scultura di bronzo, raffigurante il volto della Gloria che, con tenerezza, guarda e avviluppa, con il suo drappo, i simboli dei martiri dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo degli Alpini.
Essa vuole essere la rappresentazione ideale e simbolica dei principi ispiranti i valori morali e sociali di libertà.