Furono firmati il 10 febbraio dopo la fine della Seconda Guerra mondiale
I trattati di Parigi furono dei trattati di pace firmati nella capitale francese il 10 febbraio 1947 dopo la fine della seconda guerra mondiale.
La sottoscrizione dei trattati fu preceduta da una conferenza di pace che si svolse parimenti a Parigi, tra il 29 luglio e il 15 ottobre 1946.
I trattati vennero firmati tra:
- gli Alleati vincitori della Seconda guerra mondiale, ovvero Stati Uniti d'America, Unione Sovietica, Regno Unito, Francia, Polonia, Jugoslavia, Cecoslovacchia, Grecia e altri;
- e gli sconfitti alleati della Germania all'interno delle potenze dell'Asse: Italia, Romania, Ungheria, Bulgaria e Finlandia.
L'esclusione della Germania dalle nazioni firmatarie ebbe una chiara valenza di diritto internazionale, avendo subito la nazione tedesca il fenomeno della debellatio in seguito all'occupazione totale del suo intero territorio e alla conseguente soppressione di qualsiasi governo. La Germania non era dunque più un soggetto di diritto internazionale e pertanto non poteva firmare alcun trattato, le sue sorti anche territoriali essendo affidate a semplici ordinanze militari delle quattro potenze occupanti.
L'Italia, oltre a restituire i territori francesi, jugoslavi e greci occupati durante la guerra, cedeva:
- alla Francia: il comune di Tenda e parte dei comuni di Briga, Valdieri (frazione di Molliera) e Olivetta San Michele (le frazioni di Piena e di Libri); la vetta del Monte Chaberton, quella della Cima di Marta e le fortificazioni sulla sommità del Monte Saccarello, venivano inclusi in territorio francese anche una buona porzione del versante Italiano dell'Altopiano del Monginevro ad eccezione di Clavière che resta in territorio italiano, il bacino superiore della Valle Stretta del monte Thabor, il colle del Moncenisio e la parte meridionale, al di là dello spartiacque, del colle del Piccolo San Bernardo;
- alla Jugoslavia: Fiume, il territorio di Zara, le isole di Lagosta e Pelagosa, gran parte dell'Istria, del Carso triestino e goriziano, e l'alta valle dell'Isonzo;
- all'Albania: l'isolotto di Saseno;
- al Territorio Libero di Trieste: la città di Trieste coi comuni circostanti e la parte dell'Istria non ceduta alla Jugoslavia;
L'Italia cedeva inoltre tutte le sue colonie:
- l'arcipelago del Dodecaneso passava alla Grecia;
- la Concessione italiana di Tientsin passava alla Cina;
- la Libia passava sotto occupazione inglese (divenne indipendente nel 1951);
- la Somalia Italiana passava sotto occupazione inglese, poi sotto amministrazione fiduciaria ONU sotto controllo italiano fino al 1960;
- l'Eritrea diventava parte dell'Etiopia;
- l'Etiopia ritornava ufficialmente indipendente, anche se i territori sotto amministrazione britannica, come la regione dell'Ogaden, venivano ceduti solamente nel 1954.
- l'Albania ritornava indipendente nei confini del 1940 (lo era già dal 1943).