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Il 5 dicembre 1943 nasce la Brigata Majella

Successivamente alla liberazione di Casoli da parte degli Alleati, l’avvocato Ettore Troilo, il medico veterinario Vittorio Travaglini e l’ufficiale di Aviazione Luigi Mancini partono da Torricella Peligna per Casoli con un gruppo di circa 15 uomini per prendere contatti con il Comando Inglese, dell’VIII Armata britannica, insediato presso il castello Masciantonio che svetta sul paese, per offrirsi come volontari per la Liberazione.

Era l'embrione di quella che diventerà la Brigata Majella.

In un primo tempo tutte le proposte di collaborazione vennero respinte dal Comando Britannico, guidato dal generale Bernard Law Montgomery di stanza a Vasto.

La caparbietà e l’intelligenza di Troilo e Travaglini fecero sì che gli inglesi, dapprima diffidenti verso gli italiani, alla fine concedessero il beneplacito per la costituzione di una formazione partigiana armata.

In una fredda notte nel Palazzo ducale di Casoli con un lapis ed un foglio strappato da un quaderno i primi uomini della Banda della Majella prestarono il loro giuramento in difesa dell’Italia e della dignità degli italiani.

tutti pazzi per la Civita

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