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Feste in onore della Madonna del Carmine, della Madonna dell'Elcina e di San Lorenzo

Si celebrano dal 6 al 9 settembre

Il santuario della Madonna dell' Elcina sorge su un colle roccioso a poca distanza dall'abitato di Abbateggio, cioè sul luogo in cui la leggenda vuole che la Madonna sia apparsa seduta su un albero di elce (leccio) intorno al XV secolo a due pastorelli muti che pascolavano le pecore sulla collina dell'Elcina.

Ai piedi dell'albero c'era un quadro che rappresentava la Madonna seduta su un albero con in braccio Gesù Bambino.

Secondo la leggenda la Signora disse ai pastorelli di desiderare che le fosse costruita una chiesa su quel colle, ripetendo per tre volte la medesima richiesta.

Alla terza volta i pastorelli corsero verso casa riferendo alla madre il fatto prodigioso.

La madre, lieta e sorpresa nel sentire parlare finalmente i figlioli, gridò al miracolo diffondendo la novella al vicinato.

Sul luogo dell' apparizione corse gente; mentre i pastorelli continuavano però a vedere ancora la Madonna sull'albero la folla vedeva solo il quadro.

La sacra immagine fu presa dai fedeli e devotamente portata nella Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo ma la mattina seguente fu ritrovata miracolosamente sotto l'albero.

Riportata nella chiesa fu di nuovo rinvenuta presso l'albero.

Dopo la terza traslazione e il terzo rinvenimento si compresero le intenzioni della Madonna: presso l'albero le fu quindi costruita una piccola chiesa.

L'8 settembre di ogni anno si svolge la festa della Madonna dell'Elcina.

La sera del 6 il quadro e la statua della Madre di Gesù vengono trasportati in processione dal Santuario alla Chiesa Parrocchiale a ricordo delle traslazioni avvenute all'epoca dell' apparizione della Madonna, il quadro in realtà è riferibile al XVII sec. e fu rinvenuto nella chiesa durante un restauro nel 1927: per il popolo, nonostante l'incongruenza cronologica, rimane però quello dell'apparizione.

La processione, durante la quale il quadro e la statua della Madonna vengono ricondotto al Santuario è accompagnata da un corteo di ragazze con costumi caratteristici che portano in offerta conche ricolme di grano.

Nella stessa giornata dopo la messa il quadro è riportato nella Chiesa Parrocchiale dove rimane fino la sera del 9 settembre.

Fino a pochi anni fa la sera del 7 si poteva assistere alla “stanga”, un'asta cioè fatta a scopo di beneficenza in cui i vincitori si aggiudicavano i quattro bracci del baldacchino sul quale veniva portata l'immagine sacra della Madonna lungo le vie del paese durante il corteo religioso.

Il rito culminava dinanzi alla chiesa parrocchiale di San Lorenzo dove un banditore chiedeva se qualcuno, in cambio di una piccola offerta, volesse avere l'onore - per un voto fatto, per una penitenza, per una grazia da chiedere o ricevuta – di portare l'immagine all'interno della chiesa: usanza ormai superata per cui si contribuiva alle spese delle feste patronali attraverso elargizioni in denaro.

Vedi anche: Madonna del Carmine; San Lorenzo

tutti pazzi per la Civita

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