Festa di “A Te Pumpa Me”
Ricorrenza: il 28 febbraio
Rito di origine pagana dedicato alla dea agreste Pomona, invocata per le vie del paese da gruppi di ragazzi per celebrare l’imminente primavera
L'ultimo giorno di febbraio, Alfedena ha conservato gelosamente le sue tradizioni, alcune antichissime, da ritenersi collegate a ritualità pagane, in una manifestazione spontanea che si rinnova ogni anno, gruppi di ragazzi percorrono le vie del paese, muniti di corni e campanacci: festeggiano l'arrivo della primavera incitandola a gran voce: "A Te' Pumba mé ecch' Marze ca mo se ne vé..... Marze è venute e Febbraie se n'è jute..."
La strofa è dedicata alla Dea Pomona, Divinità italica della campagna - culto attestato da una lapide rinvenuta anticamente sul Monte Caricio.
Antichissima usanza popolare di origine pagana.
La Dea Pomona, protettrice degli alberi da frutto e della loro cura, esperta nell'arte della potatura e degli insetti degli alberi, è rappresentata con delle mele nelle mani e con cesti di frutta e fiori o una cornucopia a significare l'abbondanza.
Un modo per dare allegria agli ultimi cieli grigi invernali.