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Le origini, le leggende, la storia e la sua diffusione nel  mondo

di Elisabetta Mancinelli 

San Valentino, vescovo romano martire  patrono di Terni, viene  venerato dalle chiese cattolica, ortodossa e anglicana.

Valentino nacque a Terni nel 175 d.c. e dedicò la sua esistenza alla comunità cristiana della sua città in cui infuriavano le persecuzioni contro i seguaci di Gesù.

Fu consacrato vescovo di Terni nel 197 d.c. dal Papa Feliciano.

Quando l’imperatore Aureliano ordinò le persecuzioni contro i cristiani, Valentino  fu obbligato a convertirsi al paganesimo e, poiché  rifiutò di rinunciare alla fede cristiana, fu imprigionato e flagellato lungo la via Flaminia lontano dalla città per evitare tumulti e rappresaglie dei fedeli.

La Chiesa, nel 496 accolse come esempio d’amore questo Santo per sostituire una antichissima festa pagana, i Lupercalia: una  festività  religiosa romana che si celebrava il 15 febbraio, in onore di  Fauno nella sua accezione di  Luperco (in latino Lupercus)  secondo la quale in tale data, i romani innamorati rendevano omaggio al dio protettore del bestiame dall’attacco dei lupi, affinché garantisse alle coppie un anno di fertilità.

I Lupercalia venivano celebrate nella grotta chiamata appunto Lupercale, sul colle romano del Palatino dove, secondo la leggenda, i fondatori di Roma, Romolo e Remo sarebbero cresciuti  allattati  da  una  lupa.

Storia  della  festa

La Storia della festa di San Valentino protettore degli innamorati è contornata da diverse leggende.

La prima narra che Valentino legato teneramente alla giovane figlia del suo “carceriere” alla quale aveva miracolosamente ridato la vista, prima di essere decapitato inviò un messaggio di addio alla ragazza che si chiudeva con le parole “dal tuo Valentino”.

Da questa leggenda e questa frase deriverebbe  l’espressione usata in questa occasione “Sii il mio Valentino (be my Valentine)” .

La seconda leggenda della  Storia di San Valentino  è legata ad una rosa

Un giorno Valentino porse una rosa a due giovani che stavano litigando, invitandoli a tenerla unita nelle loro mani, e pregando il Signore affinchè il loro amore durasse in eterno. I due così fecero e se ne andarono riappacificati, per poi tornare dal Vescovo tempo dopo per far benedire le loro nozze.

La Terza leggenda di San Valentino narra che Sabino, un centurione romano di religione pagana, innamoratosi  di una fanciulla cristiana Serapia, non ricevette la mano della ragazza dai genitori.

La giovane gli suggerì di andare dal Vescovo Valentino per avvicinarsi al Cristianesimo facendosi battezzare.
Mentre erano in corso le preparazioni per il battesimo di Sabino e le successive nozze, Serapia si ammalò di tisi.

Il giovane, sconvolto, chiese a Valentino di non essere separato dalla ragazza ormai in fin di vita e di unirli in matrimonio.
Al momento della benedizione del vescovo i  due giovani si spensero insieme, restando uniti per l’eternità.

Valentino è considerato il patrono degli innamorati probabilmente poiché fu il primo religioso che celebrò l’unione tra un legionario pagano e una giovane cristiana.

La festa nel mondo

La festa di San Valentino, simbolo d’amore, il 14 febbraio, si è diffusa nei paesi di cultura anglosassone e poi  in tutto il mondo.

La ricorrenza si festeggia in Inghilterra, come negli  USA,  con il tradizionale scambio di biglietti, il cui  uso risale probabilmente al XIX secolo quando negli Stati Uniti cominciò ad essere prodotta e commercializzata questa tradizionale piccola missiva: il valentine, un bigliettino solitamente a forma di cuore  che viene donato al proprio innamorato con una dichiarazione d'amore o una frase romantica .

Ma vi sono anche altre usanze: in Olanda il dono tipico è il cuore di liquirizia; in Spagna, i fidanzati donano alla propria donna le rose rosse, in Danimarca un mazzo di fiori bianchi in Giappone, avviene il tradizionale scambio di cioccolatini, anche tra amici, mentre in Cina sono le donne a donare fiori o cioccolatini al proprio fidanzato.

La  storia di San Valentino è ancora avvolta nel mistero a metà tra realtà e miti, che però hanno un unico fattore comune, l’amore, che ogni anno celebriamo il 14 febbraio.

tutti pazzi per la Civita

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