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Pretùro è una frazione del comune dell'Aquila distante circa 6 km dal capoluogo.

Comune autonomo fino al 1927, costituisce oggi la IV circoscrizione della città.

Conta circa 800 abitanti, oltre 1.800 considerando le altre ville che costituivano il comune sparso, ed è ubicato ad una altitudine di 685 metri, a margine di una grande piana sotto il colle Castello, attraversato dalla Strada statale 80 dir del Gran Sasso d'Italia.

In prossimità del paese è sito l'Aeroporto dei Parchi, noto anche con il nome di Aeroporto di Preturo; l'infrastruttura, utilizzata durante il Summit dei G8 del 2009, è stata adeguata per ricevere traffico civile.

Il territorio di Preturo era abitato sin dal V secolo; il suo nome deriva infatti da pretorio poiché in questo luogo si amministrava la giustizia per l'antica città sabina di Amiternum, i cui resti archeologici (in particolare l'anfiteatro e il teatro romano) sorgono a poca distanza dall'attuale centro abitato.

Nel XIII secolo, partecipò con altri castelli del contado alla fondazione dell'Aquila ricevendo dei locali nel quarto di San Pietro.

Il paese tuttavia mantenne una propria autonomia vivendo anche momenti di splendore come nel XIV secolo periodo in cui la famiglia Quinzi, marchesi di Preturo, costruì il suo palazzo in località Cese.

Nel 1806, a causa della nuova suddivisione amministrativa voluta da Giuseppe Bonaparte entrò a far parte del Distretto dell’Aquila come comune del Circondario di Sassa, mentre nel 1860, in seguito alla creazione del Regno d'Italia divenne comune autonomo.

AeroportoSul finire del XIX secolo il paese ricevette un notevole impulso dalla posizione baricentrica tra le due nuove direttrici ferroviarie, la Terni-L'Aquila-Sulmona a sud e la L'Aquila-Capitignano a nord; le stazioni di riferimento erano rispettivamente Sassa-Tornimparte e San Vittorino.

Preturo rimase comune autonomo fino al 1927, quando fu accorpato all'allora Aquila degli Abruzzi per la creazione della cosiddetta Grande Aquila; da quel momento il suo territorio costituisce la IV circoscrizione della città.

Trattasi del Regio Decreto legge del 29 luglio 1927 (anno V era fascista) numero 1564 che prevede la soppressione e l'annessione al comune dell’Aquila degli Abruzzi dei comuni di Arischia, Bagno, Camarda, Lucoli, Paganica, Preturo, Roio, Sassa, nonché la frazione di San Vittorino del comune di Pizzoli.

Nel 1947 Lucoli dopo essere stato per 20 anni una frazione dell'Aquila fu il solo a riuscire a ritornare comune autonomo a differenza degli altri 7 comuni soppressi.

Il paese ha dato i natali ad Anfrosina Berardi (1920-1933), una donna sofferente di una grave malattia che la portò in pochi anni alla morte: attualmente riposa nella chiesa parrocchiale di San Marco e nel 1962 è stata dichiarata Serva di Dio dalla Chiesa cattolica.

Nel 1968, per la decisione di dotare L'Aquila di una struttura aeroportuale, si decise la costruzione dell'Aeroporto dei Parchi nei pressi di Preturo.

Dopo il terremoto dell'Aquila del 2009, l'aeroporto e la zona circostante sono diventati un punto chiave per l'attività del Dipartimento della Protezione Civile: l'aeroporto è stato ingrandito e ammodernato e nei pressi della località Cese sono state costruite 20 palazzine destinate ad ospitare gli sfollati.

Il territorio presenta una decina di frazioni che, fino al 1927, costituivano il comune autonomo di Preturo. Per quanto ufficialmente con il nome Preturo si faccia riferimento all'omonima frazione principale, il termine intende spesso considerare l'intero territorio e le ville che lo compongono.

Monumenti e luoghi d'interesse

•          Chiesa di San Pietro: chiesa di stampo romanico, datata al 1170 ma profondamente restaurata dopo il terremoto del 1703. Presenta una facciata caratterizzata da frammenti lapidei, provenienti da Amiternum, e un campanile a vela. All'interno, la chiesa si sviluppa su un'unica navata affiancata da due cappelle laterali, una delle quali dedicata a San Pietro.

•          Palazzo Spaventa: palazzo seicentesco di architettura manierista dotato di un bel portale marmoreo. Sino ai primi decenni del XX secolo pare che il palazzo ospitasse, ai lati del portale, due sculture funerarie dalle forme leonine risalenti al II secolo a.C.; i due leoni, improvvisamente scomparsi da Preturo, fanno oggi parte della collezione del Getty Museum di Malibu (U.S.A.) che li ha acquistati nel 1958 da un collezionista.Amiternum

•          Resti archeologici di Amiternum: a ridosso dell'abitato, in direzione di San Vittorino, è presente una vasta area archeologica comprendente i resti dell'antica città sabina di Amiternum. Oltre all'anfiteatro e al teatro di età augustea, sono visibili le tracce di una villa di tarda età imperiale, con mosaici e affreschi, resti di terme e di un acquedotto risalenti anch'essi all'età di Augusto.

tutti pazzi per la Civita

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