San Nicolò a Tordino è una moderna frazione del comune di Teramo, situata a sette chilometri dal centro del capoluogo lungo la SS 80 che da Teramo porta verso la costa Adriatica.
Data la strategica posizione geografica, è attualmente diventato il principale polo industriale e commerciale del capoluogo, attestandosi tra i più grandi punti di espansione della città di Teramo.
Il nome deriva dal Monastero benedettino San Nicolai ad Truntinum.
Il 23 gennaio1933, con decreto del re Vittorio Emanuele III, fu ufficializzato il nome attuale di San Nicolò a Tordino.
Ancor prima dell'anno Mille esisteva una chiesa dedicata a San Nicolò.
L'attuale frazione è solo una parte della vastissima proprietà del monastero.
Le prime notizie sulla località si hanno nell'XI secolo (febbraio 1003), quando fu scelta come sede per la costruzione di una delle chiese, che in quel periodo il Conte longobardo Trasmondo, insieme alla moglie Aimelda, fece costruire in Abruzzo.
Il vero sviluppo si ebbe in seguito alla realizzazione di infrastrutture come la SS 80, e la ferrovia, per meglio collegare Teramo con la costa adriatica.
Proprio intorno alla stazione ferroviaria "Castellalto-Canzano" sorse il primo agglomerato di case.
La storia di San Nicolò a Tordino, amministrativamente considerata, novera alcune date importanti:
• 9 gennaio 1929, quando una determinazione del commissario del Comune provvide a stabilire nella borgata di Castellalto-Canzano una propria delegazione;
• 29 ottobre 1931, quando il podestà di Teramo, Vincenzo Savini, decise di attribuire la denominazione ufficiale di "San Nicolò al Tordino" alla borgata sorgente nei pressi della Stazione di Castellalto-Canzano;
• 19 aprile 1932, quando il Rettorato dell'Amministrazione Provinciale di Teramo, espresse, all'unanimità, di dare parere favorevole alla determinazione podestarile;
• 23 gennaio 1933, quando, con proprio decreto, il re Vittorio Emanuele III, autorizzava la definitiva attribuzione della nuova denominazione "all' agglomerato edilizio sorto in prossimità della stazione ferroviaria di Castellalto-Canzano".
Nel 1931, la borgata di Castellalto-Canzano, contava 98 famiglie per un totale di 508 abitanti, una scuola elementare di quattro classi miste, una mercato settimanale ed anche una chiesa che venne aperta al pubblico alla fine di quell'anno.
La storia di San Nicolò al Tordino, considerata negli elementi generali, invece, comincia nel 1003 o 1004, quando il Conte longobardo Trasmondo e sua moglie Aimelda decisero di erigere una chiesa, che vollero dedicata a San Nicola (o Nicolò, o Niccolò, o Nicolao), e regalarono vasti appezzamenti di terreno al monaco cassinese Atto o Attone perché potesse erigere un cenobio benedettino. Anche il cenobio venne titolato a San Nicolò.
I lavori più importanti che concorsero a dare un volto nuova alla località, ancora del tutto disabitata alla fine dell' 800, furono due:
1. la costruzione della strada Teramo-Giulianova
2. la costruzione della ferrovia, terminata nel 1884
La frazione sembra avviata, oggi, in modo più deciso, sulla strada di una maggiore partecipazione politica, sociale ed associativa. I suoi abitanti, stanno evolvendo verso la coscienza di appartenenza e di identità sociale: anello importante di un processo storico di ingrandimento che non sembra conoscere pause.