Pin It

San Pelino è un centro della Marsica, frazione del comune di Avezzano.

San Pelino è situato alle pendici del monte Cervaro (gruppo montuoso "Tre Monti" 1398 m s.l.m.) sul confine settentrionale della piana del Fucino.

Un tempo il paese si trovava più in alto a circa 850 m s.l.m., ma dopo la distruzione subita dal terribile terremoto che colpì la Marsica il 13 gennaio del 1915, il paese venne ricostruito più in basso a 707 metri di altitudine.

Il suo territorio è diviso in due zone, la parte vecchia chiamata "San Pelino Vecchio", situata a nord del solco tracciato dall'autostrada A25, e la parte bassa del paese, attraversata dalla Strada statale 5 Via Tiburtina Valeria.

Dopo precedenti frequentazioni, i primi insediamenti protostorici nell'area compresa tra il monte Cervaro e le variabili rive del lago, risalgono a popolazioni di origine indoeuropea, nel II millennio a.C.

L'area fece parte del territorio dei Marsi, al confine con quello degli Equi.

Dopo la guerra sociale tra i Romani e la confederazione dei popoli italici con capitale a Corfinium (91-88 a.C.), anche qui si avviò velocemente il processo di romanizzazione.

Al periodo romano risale una fastosa villa di Lucio Vitellio, proconsole in Caria.

Da tracciamenti filogenetici, si è arrivati a determinare che proprio in questa villa sarebbero approdate, sulla penisola italiana, la coltivazione del pistacchio e del fico.

La presenza del lago rendeva il clima mite, consentendo l'abbondante presenza di frutteti e vigne.

I resti della villa potrebbero essere identificati in località "Panciano", a nord-est dell'abitato di San Pelino.

Il paese fu luogo di sosta di alcune truppe durante la battaglia di Tagliacozzo (1268), tra i ghibellini, sostenitori di Corradino di Svevia e gli angioini di Carlo I.

Nel 1937 San Pelino si staccò dal comune di Massa d'Albe per divenire comune a sé stante.

L'autonomia amministrativa durò solo due anni, quindi il paese dal 1939 fu incluso amministrativamente al comune di Avezzano.

San Pelino venne considerata da molti storici, tra cui Muzio Febonio, la capitale dei Marsi "Anxatex".

Il nome del paese deriverebbe dal passaggio del vescovo di Brindisi, San Pelino che passando da Roma venne rinchiuso e martirizzato a Corfinio. Fu canonizzato nel 668, sei anni dopo il martirio.

•          Chiesa di San Michele Arcangelo, dedicata ad uno dei due patroni è ubicata nel centro del paese;

•          Chiesa della Madonna del Rosario, completamente crollata a causa del sisma del 1915 e ricostruita nella posizione originaria a San Pelino Vecchio. Sono visibili i resti del campanile originario.

A San Pelino è presente, sulla strada principale del paese, un imponente monumento dedicato ai cittadini sampelinesi caduti nelle due Guerre Mondiali.

Personalità legate a San Pelino

Bruce Franck Vento

Tradizioni e folclore

L'11 agosto si celebra la Vergine Maria, mentre le feste patronali si svolgono il 12 agosto, in cui viene celebrato San Vincenzo Ferreri ed il 13 agosto, giorno in cui viene celebrato San Michele Arcangelo.

Il 17 gennaio è invece festeggiato Sant'Antonio abate: in questo giorno un grande fuoco è acceso nella piazza del paese: i sampelinesi si recano con gli animali, come cavalli domestici e cani, di fronte al grande fuoco per ricevere la benedizione da parte del parroco.

tutti pazzi per la Civita

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna