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Favale di Màlvaro è un comune della provincia di Genova in Liguria.

E’ situato nell'omonima valle, valle minore della Val Fontanabuona, e ubicato alle pendici del Monte Pagliaro nella piana del torrente Malvaro, a 42 chilometri ad est di Genova.

Il territorio comunale è costituito, oltre il capoluogo, dalle due frazioni di Castello e Monteghirfo, quest'ultima divisa amministrativamente con l'attiguo comune di Lorsica.

Confina a nord con il comune di Lorsica, con la frazione di Barbagelata, a sud con Lorsica, ad ovest con Neirone e Moconesi e ad est Rezzoaglio.

Il suo territorio comunale fa parte della Comunità Montana Fontanabuona.

L'insediamento di Favale di Malvaro nasce grazie alla confluenza di strade provenienti dalla Val Trebbia e dall'alta Val d'Aveto attraverso i valichi di Arena, dei Pozzarelli e della Volta, sviluppando così commercio e attività militare di difesa.

Il paese, come molti nella zona, fu assoggettato dall'XI al XII secolo alla famiglia di Lavagna i Fieschi, fino al passaggio nella Podesteria di Rapallo nel 1229 compreso, nella Repubblica di Genova.

Fra il Cinquecento e il Seicento fu sfondo di lotte fra fazioni interne per il predominio sul territorio, denominati i verdi e i turchini dal colore del distintivo.

Nel 1797 con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrerà dal 2 dicembre nel Dipartimento del Golfo del Tigullio, con capoluogo Rapallo, all'interno della Repubblica Ligure annessa al Primo Impero francese.

Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Favale di Malvaro rientrerà nel VI Cantone, capoluogo Lorsica, della Giurisdizione del Tigullio e dal 1803 centro principale del III Cantone dell'Appennino nella Giurisdizione dell'Entella.

Dal 13 giugno 1805 al 1814 verrà inserito nel Dipartimento degli Appennini.Nel 1815 verrà inglobato nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel VI° mandamento di Cicagna del Circondario di Chiavari della Provincia di Genova.

Nella prima metà del XIX secolo ci fu un tentativo di conversione al Valdismo da parte della famiglia Cereghino, nota famiglia di cantastorie in dialetto nativi di Favale.

La conversione era scaturita a seguito di un dissidio tra la famiglia e il clero cattolico facendo ben presto numerosi proseliti fra i compaesani; poco dopo fu infatti fondata nel 1849 una chiesa evangelica valdese, unica nel comprensorio, che sopravvisse con regolare culto religioso fino al 1919.

L'emigrazione verso il continente americano in quegli anni - soprattutto in California e Perù - spopolò di fatto la popolazione di Favale che vide, tra gli altri, la partenza degli ultimi valdesi praticanti. Della testimonianza religiosa a Favale rimane ancora oggi visibile il piccolo cimitero valdese sopra la frazione di Castello, mentre la chiesa è stata in seguito trasformata in abitazione privata.

Il museo "Casa Giannini" è ubicato presso la località Acereto in un edificio del XVIII secolo, casa paterna di Amadeo Giannini, il fondatore della Banca d'America e d'Italia. Le sale museali sono state allestite nel 1983 e da allora conservano gli arredi originali documentanti la vita nel XIX secolo.

Inoltre sono conservati documenti e fotografie che ripercorrono la storia dell'emigrazione locale dalla fine dell'Ottocento ai primi del Novecento.

Presso la frazione di Monteghirfo, divisa amministrativamente con il comune di Lorsica, è stata istituito nel 1975 un museo etnografico all'interno della casa natale di Maria Ferretti. Il museo descrive nel suo complesso la rappresentazione scenica, la vita quotidiana, di una tipica famiglia contadina di fine Ottocento con la presenza di oggetti, mobili e attrezzi da lavoro dell'epoca.

Personalità legate a Favale di Malvaro: Amadeo Giannini

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