Scanno è un comune della Provincia dell’Aquila, in Abruzzo.
Il patrono, Sant’Eustachio, si festeggia il 20 settembre.
Ha una frazione: Frattura.
Confina con i comuni di Anversa degli Abruzzi, Barrea, Bisegna, Bugnara, Civitella Alfedena, Introdacqua, Opi, Pescasseroli, Pettorano sul Gizio, Rivisondoli, Rocca Pia, Villalago, Villetta Barrea.
Il paese è annoverato fra I borghi più belli d'Italia.
Fa parte del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
E’ una località di soggiorno estivo ed invernale, adagiata su uno sperone al centro di una delle più belle valli dell'Aquilano, quella del Sagittario, in Abruzzo.
Al turista offre attrezzature ricreative, bellezze naturali ed artistiche, folklore, artigianato, oreficeria e merletti.
Caratteristico è l'abitato antico, per le sue vie spesso gradonate, dalle quinte in pietra illeggiadrite da capricciosi portaletti e finestre settecenteschi che testimoniano il periodo di floridezza economica dovuto all'attività armentaria.
Ritrovamenti sporadici sul territorio hanno restituito elementi di corredi funerari risalenti all'età del ferro; resti di strutture murarie attestano la presenza di un insediamento romano in età imperiale.
L'origine del nome comunemente si fa risalire al latino scamnum (sgabello), perché il colle su cui è stato costruito il centro storico somiglierebbe ad una piccola panca.
In realtà il termine è più vicino ai fitotoponimi abruzzesi scandalo e scannèlla che indicherebbero il nome di una varietà rustica di orzo o le località in cui si coltivava.
Come risulta da una lapide romana conservata nel Museo della lana Scanno risulta già abitata in epoca romana, all'estremità nord del territorio dei Sanniti.
Un antico insediamento presente nella valle del Sagittario è il pagus Betifulus, che è stato identificato con un centro minore dei Peligni la cui fortificazione doveva situarsi sulle pedici meridionali del colle di Sant'Egidio.
Di questo centro si ha testimonianza viva nelle locali leggende popolari, infatti un mitico re di Battifolo in lotta contro l'Imperatore di Roma o contro il mago Pietro Baialardo compare in una storia sulla nascita del Lago di Scanno.
Un'antica lapide inoltre ritrovata in località Acque Vive di Scanno ricorda un decurione di Betifulo.
Durante le invasioni barbariche Scanno rimane illesa per la struttura difensiva dei monti intorno al paese, ma durante le invasioni saracene prima ed ottomana poi invece non subì le stesse sorti.
In questo periodo Scanno ha delle influenze orientali per il vestito femminile del paese.
Infatti il copricapo femminile sembra un turbante, mentre i drappeggi del vestito sono colorati alla maniera orientale.
Durante il Medioevo segue le vicende feudali del contado peligno.
Dell'attuale abitato non si hanno notizie prima dell'XI secolo.
Nella seconda metà del secolo successivo il paese era feudo dei di Sangro, e a questa potente rimase sino al tardo Duecento, quando per via ereditaria passò ai d'Aquino.
Venduto nel 1599 dai d'Avalos - ai quali era pervenuto da poco per via dotale - ad Annibale Pascale, successivamente fu di Tommaso de Franchis, di Francesca Albrizio, e dei d'Afflitto ai quali rimase sino all'estinzione del casato.
Al momento dell'eversione della feudalità era dei Caracciolo di Melissano.
Scanno ha sofferto più volte nel corso della sua storia: devastato dalle truppe pontificie nel terzo decennio del Duecento, venne poi danneggiato dai terremoti che funestarono la regione tra la metà del Trecento e i primi del Settecento.
Il più importante monumento è la parrocchiale di Santa Maria della Valle che nella facciata restaurata dopo la metà del Cinquecento si orna di un bel portale romanico; all'interno, notevoli arredi marmorei e lignei settecenteschi, opera di marmorari di Pescocostanzo, e dei Bencivenga, ebanisti di Raiano.
Altri pregevoli edifici sacri sono Sant’Eustachio, con interno barocco, Santa Maria delle Grazie, dall'armoniosa decorazione settecentesca a stucco e Sant’Antonio da Padova, con portale del tardo Cinquecento e interno barocco affrescato nei primi decenni del XVIII secolo da Giambattista Gamba.
Nei dintorni è da vedere la suggestiva chiesetta della Madonna del Lago, sulle sponde del grande specchio d'acqua che ha preso il nome da Scanno.
Il terremoto della Marsica del 1915 distrusse completamente Frattura vecchia.
Centro che si spostò nel sito originario col nome di Frattura nuova o semplicemente di Frattura.
Durante la seconda guerra mondiale, Carlo Azeglio Ciampi (cittadino onorario) si rifugiò a Scanno, ospitato da una signora del posto.
Nel 1956 è stato girato a Scanno e dintorni il film Uomini e lupi con Silvana Mangano ed Yves Montand.
Il terremoto dell'Aquila del 2009 provoca danni alla Chiesa della Madonna delle Grazie, alla Chiesa di Sant'Antonio da Padova ed alla rampa d'accesso alla biblioteca comunale.
Chiese ed edifici religiosi
• La chiesa dell'Assunta o della Madonna della Valle è a 3 navate.
L'esterno è in stile romanico abruzzese (vale a dire romanico in pietra locale).
Nelle prime colonne dopo l'ingresso vi sono tracce di affreschi medievali.
La facciata a coronamento orizzontale presenta 3 portoni con sopra altrettanti rosoni; il centrale è il più grande.
Due pilastri con cuspidi sono posti a rinforzo dopo il terremoto della Marsica del 1915.
Dietro l'imponente altare policromo vi è un coro ligneo.
Il confessionale è di un certo Mosca.
La cappella a destra dell'entrata ospita una statua di Sant'Eustachio, patrono del Paese.
In fondo alla navata destra, in prossimità dell'accesso alla sagrestia, vi è un reliquiario.
Nella sagrestia vi sono pregevoli mobilie di legno.
• Al muro esterno della chiesa di San Rocco-Madonna del Carmelo vi è un affresco rappresentante San Cristoforo e una statua di San Gabriele.
• Nella Chiesa di Sant'Eustachio vi sono una Statua di Sant'Agata, una della Fede, una della Speranza e una di Santa Lucia.
• Nella Chiesa di San Giovanni Battista vi è una mostra di Statue Sacre e di Santi.
• Altre chiese sono:
o la Chiesa di Sant'Antonio da Padova, contava di un convento, l'interno in sontuosissimo barocco è costellato di stucchi dorati e di pregevoli tele, nonché di un bellissimo organo;
o la Chiesa di San Michele Arcangelo, sita presso il cimitero;
o la Chiesa di Sant'Antonio abate, sita in Strada Ciorla, una targa sulla facciata la vuole costruita da un certo Ercole Ciorla nel 1569, ma è stata costruita invece nel 1515;
o la chiesa della Madonna di Costantinopoli, sita in Piazza San Rocco presso il monumento ai caduti, la chiesa consta di un affresco nei pressi dell'altare con la scritta De Ciollis A. D. 1418, mentre nella facciata vi è la scritta IOHANNES ET MARINUS DE FAMILIA NARDOTY ANNO 1708;
o la Chiesa della Madonna delle Grazie sita in via De Angelis, è a pianta a croce greca;
o la chiesa di San Biagio (distrutta), sita nei pressi del ponte su Via degli Alpini;
o nei pressi del lago vi è la chiesa dell'Annunziata o Madonna del Lago. Nell'interno vi sono dei dipinti di artisti locali Silvio e Arcangelo Centofanti e un altare in pietre dipinte.
o la Chiesetta degli Alpini, sita nei pressi dello stazzo di Collerotondo;
o la chiesa di San Tommaso (distrutta), sita oltre Porta della Croce proseguendo per Collangelo;
o la chiesa di San Liborio, è sita a 3 km da Scanno sulla SS 479 Sannitica in direzione Passo Godi - Villetta Barrea, la chiesa, con l'annesso cascinale, è di proprietà privata, ma la festa della chiesa si celebra ogni 23 luglio;
o la chiesa di San Lorenzo, in località Jovana (dell'antica Jovana rimane solo la chiesetta, restaurata e riaperta al pubblico nel 1952 da don Pietro Ciancarelli; la festa della chiesa è il 10 agosto, San Lorenzo);
o la chiesa di San Nicola di Bari a Frattura (frazione di Scanno);
o l'eremo di Sant'Egidio, sito sul colle eponimo, tra Scanno ed il lago di Scanno, è stato costruito nel 1612, in cui si celebra la festa di Sant'Egidio dal 1658.
• Inoltre vi sono due chiese sconsacrate:
o l'ex chiesa delle Anime Sante sita in Via Abrami ed ora sede di un auditorium;
o e l'ex chiesa di Santa Maria delle Grazie sita presso l'arco della Nocella, presso l'incrocio di Strada Ciorla e Via Silla.
I palazzi principali
• Il Palazzo di Rienzo, originariamente sede dell'Università (Municipio) di Scanno, era abitato dai feudatari a titolo di principi,
• Il Palazzo De Angelis, sito in Strada Ciorla 3, di pregevole fattura sono le decorazioni con lo stemma dei De Angelis intorno al portale,
• Il Palazzo Mosca, caratteristiche, di questo, palazzo sono le decorazioni sotto il cornicione, con puttini e serafini danzanti, mentre la facciata principale è barocca,
• Il Palazzo Serafini, sito nel quartiere della "Codacchiola", unico pregio di questo palazzo è lo stemma sopra il portone con tre angioletti serafini,
• Le Case Roncone, con trifora caratteristica ed arco a sottopasso,
• Il Palazzo Serafini-Ciancarelli, sito nella piazza San Giovanni, ha subito diverse trasformazioni nel corso dei secoli, ha 2 piani, mentre il corpo principale è a 4 piani, rilevanti sono i balconi.
• Il Castellaro, è uno dei palazzi più grandi di Scanno, ed è sito nel quartiere scannese omonimo, è in stile barocco-romanico, ed è a forma caratteristica di T.
• Il Palazzo Colarossi, sito in via Silla 32 chiamato anche la "casina" o l'"altro Palazzo di Rienzo", con portoni, finestre, balconi e finestre di mezzanino, il portale ha terminazione rettilinea e bugnato a cuscino. Il fastigio delle finestre è spezzato. Il coronamento è con mensole zoomorfe con rimandi a stilemi pescolani.
• La Casa Tanturri costa di una pregevole trifora dell'ultimo piano di Via De Angelis, un puttino nella facciata laterale e le finestre a taglio rettilineo con stipite, particolare è il mascherone forse apotropaico di Via De Angelis ma sicuramente a dare una qualifica ad un nodo urbano di rilievo come dimostra una smussatura nell'angolo.
• La Casa Antonio Silla, sito in Via Calata Sarracco 5, con imponente portale con basamento atto a reggere il balcone sovrastante. L'arco del portale è a tutto sesto il cui sopraluce è sovrastato da un mascherone in asse con la chiave
• Il Palazzetto Nardillo, sito in Via Porta Sant'Antonio 18, ha un pregevole cornicione, portale barocco con sopraluce curvilineo. Una finestra consta di un fastigio con motivo a conchiglia.
Le feritoie sono convergenti verso l'ingresso sono un deterrente contro i malintenzionati e un odierno motivo d'interesse turistico.
Di notevole interesse sono anche i portali.
I portali decorati appartengono non solo a palazzi nobiliari, ma anche a palazzi di comuni cittadini del paese abruzzese.
La realizzazione di tali portali conosce un aumento di produzione a partire dal XVIII secolo come dimostrano alcuni stili di queste porte, in barocco e talora in rococò.
Un elemento ricorrente, oltre alla sovente ricorrenza alle decorazioni a bassorilievo è il sopraluce di forma quadrangolare o ellittica sito sotto il concio di chiave. Quest'ultimo è lavorato in modo da sembrare una mensola come, ad esempio, il portale di Via del Vallone 48 nel centro storico del paese, il cui fornice a sesto ribassato è circondato lateralmente da due paraste in pietra decorate con motivi floreali che continuano sopra l'imposta dell'arco e termina presso la chiave di volta.
Come molti portali di Scanno l'elemento in chiave è trattato come una mensola abbassata a sostenere idealmente il sovrastante sopraluce di forma quadrata e perno dell'abbellimento superiore raccordato dall'arco del portale con le volute e terminato superiormente con un timpano mistilineo.
Un arco mistilineo è sempre in Via del Vallone ma ai civici 9 e 10 nei portali di Casa Gentilozzi.
Un altro esempio di portale è quello di vico III Strada Silla 5, verosimilmente il più definito del tipo, in cui il portale ha un arco legato alla chiave al superiore sopraluce ellittico trasversale. Una decorazione a doppia voluta allaccia l'arco ed il fornice terminando in una decorazione curvilinea spezzata del tipo tardo-settecentesco.
Altri portali si trovano in Via Ciorla 19, 34 e 36. Il primo, risalente al 1790 è sormontato da un mascherone con bocca spalancata e cava si apre sul sopraluce con forma di ovale trasversale. Il secondo, con uno stemma nobile consta in una nicchia di un'Annunciazione. Il terzo, sito in Casa Roncone, consta di stemma nobiliare della famiglia, un leone rampante con una roncola, sul lato vi è una finestra con data 1752.
Un ultimo portale da segnalare è in Via Silla, forse un ingresso di una bottega. Presenta un arco leggermente trilobato concluso da una smorfia con funzione apotropaica. Nella zona mediana dello stipite vi è un anello in ferro anticamente usato per legare gli animali, spesso da soma, in sosta.
Un altro motivo caratteristico sono le logge, bifore e trifore che si aprono nell'ultimo piano di palazzi nobiliari o borghesi caratterizzati dal fatto che tali abitazioni necessitavano uno spazio di luce tra l'interno e l'esterno.
Un caso di questi è in Casa Colarossi in Via Giuseppe Tanturri 3 le cui finestre ed il portale hanno gusto tardo-cinquecentesco con le mensole lavorate, nel Castellaro constano di timpano settecentesco.
Il loggiato più tipico è quello delle Case Roncone in Vico I Strada Silla. Altri esempi sono in Via De Angelis, nel lato posteriore del Palazzo De Angelis in Via Ciorla 13 ed in Via del Castellano, quest'ultimo chiuso.
Un altro loggiato è quello di Casa Colarossi.
Gli archi principali sono:
• l'arco di Sant'Eustachio,
• l'arco di Case Roncone,
• l'arco della Croce o Porta Croce,
• l'arco della Nocella (forse XV-XVIII secolo),
• l'arco della Zazzarotta (XVIII secolo),
gli archi a Scanno sono suddivisi in 2 tipi:
• il 1º relativo all'antica cinta muraria,
• mentre il 2º sono dei sottopassi.
• Al primo tipo appartengono l'Arco della Croce e l'Arco di Sant'Eustachio, antichi accessi al nucleo medievale, chiamato ancora oggi Terra Vecchia. L'arco di Sant'Eustachio è realizzato in conci di pietra squadrata o di reimpiego, consta di un intradosso con volta a botte a sesto ribassato e sormontato da un tetto a due falde. Il locale sito sopra al fornice è occupato da un'abitazione civile a cui si accede mediante una scalinata posta sotto. Vi è ancora l'antico cardine che reggeva il portale ligneo. La porta della Croce, scampata alla distruzione della cinta muraria, verosimilmente realizzata nel XV secolo in concomitanza dell'ampliamento del paese verso sud. La porta è simile, nell'intradosso, nella copertura e nei resti dei cardini, alla precedente. Il locale posto al di sopra dell'arco è adibito a civile abitazione. Il materiale utilizzato, invece, sono conci di pietra lavorata nella zona inferiore e pietra grezza nel settore superiore. Questa difformità è dovuta forse ad una parziale ricostruzione nei primi anni del XIX secolo.
• Al secondo tipo appartengono gli archi della Nocella e della Zazzarotta. Quest'ultimo arco è stato costruito per collegare due abitazioni su Via Vincenzo Tanturri mediante un sistema rudimentale: fissando delle travi in legno con un piano sovrastante in cui si posavano dei travetti di legno che determinavano l'angolazione dell'arco. Il problema di datazione dell'arco della Nocella è controversa, tuttavia si suppone costruito durante l'espansione quattrocentesca dell'abitato ma non vi sono prove che escludano che sia stato costruito nel XVIII secolo in quanto stilisticamente accostabile a delle costruzioni adiacenti a Via Silla risalenti allo stesso periodo. La pietra squadrata è limitato solo nell'imposta dell'arco della porta con l'intradosso simile all'arco della Noce ed all'arco di Sant'Eustachio. L'unica decorazione è la cemmàusa sotto l'arco che sembra quasi una scultura in pietra.
La cinta muraria medievale è ora stata completamente sostituita dalle case private di cui ne mantengono la forma originaria.
Presso la Porta Sant'Eustacchio, ov'è la piazza dell'omonima chiesa vi è una torre speculativa, chiamata così forse perché simile ad un'altra torre nei pressi della Chiesa della Madonna di Costantinopoli.
A Scanno vi sono la Fontana Sarracco, la suddetta Fontana del Pisciarello, a Via Roma, dietro la Chiesa di Santa Maria della Valle, vi è la Statua della donna scannese inaugurata nel 2006.
Nel palazzo di fronte alla Fontana Sarracco vi è una meridiana opera del frate francescano Nunzio Farina.
Inoltre a Piazza San Rocco, tra l'associazione culturale locale e la chiesa della Madonna di Costantinopoli vi sono il Monumento ai caduti delle due guerre mondiali con l'elenco dei caduti di Scanno ed il Monumento ai caduti di Nassiriya inaugurato ad agosto 2010.
In località San Liborio è stata inaugurata una statua raffigurante Karol Wojtyla.
Le cemmause
Le cemmause sono un tipo di scala d'accesso alle abitazioni di Scanno esterne alle abitazioni stesse terminanti in un ballatoio o pianerottolo, con gli scalini (localmente detti le schèle) realizzati in pietra. Un arco permette alla scalinata di sorreggersi, infine la cemmausa viene coperta da una tettoia sostenuta da travi lignee (localmente dette scànzule) generalmente in faggio e da tegole (localmente dette pinci).
Località turistiche
Le Prata
Si raggiunge tramite la Strada statale 479 Sannitica arrivando alla casa cantoniera posta fra il paese e Passo Godi indi percorrendo il sentiero per sei chilometri. La località è sita nel tratto iniziale del fiume Tasso. In questa località si diramano a pettine vari sentieri più o meno difficili che partono dal Monte Marsicano ed arrivano sulla Sella della Terratta.
Jovana
Si raggiunge da un sentiero che si diparte dalla casa cantoniera suddetta e proseguendo per il Vallone delle Masserie ed arrivando nella conca dove è sita la località. Questo pagus era abitato sin dagli inizi del XV secolo di cui oggi rimangono oltre la suddetta chiesa di San Lorenzo dei ruderi di una torre e qualche brandello di abitazione rurale. La zona è adibita ad allevamento, ad agricoltura e ad agriturismo, il periodo in cui il centro si rianima è tra il 7 ed il 10 agosto per la festa di San Lorenzo.
Passo Godi
È sito a 1630 metri sul livello del mare, vi sono degli impianti di discesa, una pista da sci di fondo lunga 10 chilometri e la dorsale dello Scalone ove si avventurano degli alpinisti.
Nei pressi vi sono il faggio monumentale e lo stazzo di Ziomas o Zio Mas.
Sconosciute sono le origini del nome di Ziomas, ma leggende popolari locali vogliono che derivi da Zio Mas, ipotesi non avvalorata da nessuna conferma dato che la zona è disabitata da tempo immemore e non c'è stato mai nessuno quindi in zona che si chiamasse Zio Mas (Mas dal diminutivo di Massimo o Tommaso). Altra ipotesi sull'origine del nome è che Ziomas derivi dialetto locale zu mas ovverosia "i massi" in quanto la zona è disseminata di massi.
Monte Rotondo
Viene chiamato anche Collerotondo. Vi sono due rifugi e la suddetta chiesa degli alpini. In estate si svolge il "Concerto aperitivo nel bosco".
Lago di Scanno
Il lago fu creato da una frana che al Monte Rava ostruì il corso del fiume Tasso, ma la causa fu a lungo attribuita, come sostiene Tito Livio da un terremoto avvenuto nel 217 a.C., tuttavia secondo degli studi attuati dall'Università degli Studi La Sapienza si è potuto appurare che la frana sia avvenuta nel periodo postglaciale miocenico. Il lago ha un'estensione media di un chilometro ed una profondità media di circa 36 metri. Il suo colore verde è dovuto alla presenza di alghe e microalghe ma anche al riflesso della vegetazione circostante. L'unico affluente è il Tasso, mentre mancano emissari visibili che si immettono carsicamente nelle Gole del Sagittario, questo garantisce una stabilità del livello delle acque del lago, essendo minima l'evaporazione nel corso delle stagioni. Tra i pesci vi sono: trote, tinche, anguille, scardole, persici reali e coregoni, mentre tra gli uccelli vi sono germani reali e gallinelle d'acqua.
Personalità legate a Scanno
• Adriano Tarullo (Scanno, 1976), cantautore.
• Alessandro Roscella (Scanno...-1712) insieme a Donatangelo costruisce il collegio delle Scuole Pie e apre una farmacia a Scanno.
• Biagio Acciaiolo (Scanno...-...), sacerdote. Fu protonotario apostolico e giudice di arcivescovato. Nello stesso arcivescovato ottenne la carica di vicario generale foraneo, in seguito fu vicario della diocesi di Sulmona-Valva. Si ignorano la data ed il luogo di morte.
• Carlo Acciaiolo (Scanno 1531-1585), sacerdote.
• Cesidio Silla fotografo. Ha scritto anche un libro dal titolo: Scanno, immagini
• Chiaffredo Bergia (Paesana CN, 1840-Bari 1892), capitano dei Carabinieri. Ebbe servizio nella stazione dei carabinieri di Scanno. A Scanno gli è stata dedicata una lapide.
• Domenico Antonio Torlino (1658-Scanno 1730) fu frate celestino e professore di lettere e filosofia.
• Domenico e Stefano e Di Vitto, fumettisti. Disegnatori del fumetto di Sergio Bonelli editore Mister No. Per la Edilfumetto disegnano "Il Vampiro" e "Wallenstein". Tra le altre case editrici degne di menzione vi sono la casa editrice Universo e la Rizzoli, rispettivamente per le testate Intrepido e Corrier Boy. In seguito per Alan Ford e Diabolik, solo per un certo numero di albi, opereranno solo al disegno su matita. Tra le altre apparizioni dei fratelli di Vitto alla Sergio Bonelli editore degne di menzione sono: Tex, Zagor, Martin Mystère, Magico Vento e Brendon. Dal 1998 i Fratelli di Vitto disegnano la collana "Viaggio in Abruzzo".
• Donatangelo Roscella (Scanno,...-1703) medico, insieme ad Alessandro costruisce il Collegio delle Scuole Pie e apre una farmacia a Scanno. E' sepolto nella Chiesa di Santa Maria della Valle.
• Guido Calogero (Roma, 1904 – Roma 1986) filosofo, saggista e politico. Fu confinato a Scanno. Gli è stata dedicata una lapide a Scanno.
• Leonardo Ciancarella (Scanno, prima del 1759-1792) sacerdote. Diventò parroco di Scanno nel 1759.
• Lilli Carmellini (Buenos Aires, 1954), pittrice. Una serie di suoi dipinti si chiama "Back to Beatles". Una sua mostra permanente si trova in via Tanturri 5, nel centro storico del paese.
• Loreto Ciarletta (XVII secolo-1711) prelato vissuto a Scanno tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo.
• Nicola Paletta (1871-1916), pensatore e difensore dei diritti degli operai. A Scanno gli è stata dedicata una lapide.
Padre Odorisio da Scanno
• Pasquale Ciancarelli (1921-1943), sottotenente della Guardia di Finanza. È morto nell'eccidio di Cefalonia. Gli è stata dedicata una lapide a Scanno.
• Pietro di Rienzo (1867-1926) fotografo. È stato il primo fotografo a scattare delle foto di vita quotidiana a Scanno attirando così nel paesino abruzzese personaggi del calibro di Henri Cartier-Bresson Ha realizzato molte cartoline di Scanno
• Romualdo Parente (1735-1831), scrittore. Scrisse dei poemi sacri, un Epitalamio ed un poemetto di settantatré ottave in dialetto di Scanno.
• Stefano e Domenico Di Vitto, fumettisti. Disegnatori del fumetto di Sergio Bonelli editore Mister No. Per la Edilfumetto disegnano "Il Vampiro" e "Wallenstein". Tra le altre case editrici degne di menzione vi sono la casa editrice Universo e la Rizzoli, rispettivamente per le testate Intrepido e Corrier Boy. In seguito per Alan Ford e Diabolik, solo per un certo numero di albi, opereranno solo al disegno su matita. Tra le altre apparizioni dei fratelli di Vitto alla Sergio Bonelli editore degne di menzione sono: Tex, Zagor, Martin Mystère, Magico Vento e Brendon. Dal 1998 i Fratelli di Vitto disegnano la collana "Viaggio in Abruzzo".
Eventi e tradizioni
• 5 gennaio: festa delle Chezette, che in dialetto scannese significa "calzette", festa dei giovani che cantano una serenata con gli strumenti più disparati nelle vie del paese sotto le finestre delle ragazze fino a che le ragazze non gli donano delle cibarie molto succulente;
• 17 gennaio festa di Sant'Antonio abate durante la quale si offrivano le sagne ai poveri;
• Il venerdì santo: la Passione con una processione, con l’esecuzione di un Miserere.
• Il 30 aprile o il 1º maggio viene organizzata una processione con la statua della Madonna del Lago che viene trasportata alla chiesa parrocchiale ove viene tenuta per tutto il mese.
• La domenica successiva al 13 giugno: festa di Sant'Antonio da Padova in cui il sabato della vigilia viene eseguita una processione delle travi mentre il lunedì successivo la processione delle pagnottelle.
• La prima domenica di luglio: festa della Madonna delle Grazie;
• Il 10 luglio: pellegrinaggio a Gallinaro per il culto di San Gerardo Confessore. Anticamente questo pellegrinaggio si faceva a piedi, ma oggi si utilizza ogni sorta di mezzo;
• La domenica più vicina al 16 giugno: festa della Madonna del Carmine.
• Agosto: “Sabato letterari”, convegni a tema letterari;
• l'Auditorium "Guido Calogero":mostre, concerti di musica classica e proiezioni di film.
• Presso la biblioteca del paese si è svolto in vari anni un torneo di scacchi.
• 14 agosto: Ju Catenacce, rievocazione in costume tradizionale di Scanno del matrimonio scannese;
• 16 agosto: la “Fiaccolata”, sorta di Fuochi Artificiali sul lago;
• Da luglio a settembre in occasione dell'Estate il programma è ricco di manifestazioni, oltre alle su citate feste del Ju Catenacce, della fiaccolata, degli appuntamenti all'Auditorium e delle due feste della Madonna delle Grazie e del Carmine, vengono organizzati alcuni concerti di musica jazz e afro-cubana, il cinema all'aperto, dal teatro per bambini al recital con canti gospel e spiritual in giro per piazze e scorci caratteristici del centro storico.
• 20 settembre: festa patronale di Sant'Eustachio.
• Settembre: "Premio Scanno" - Premio letterario con varie categorie – intitolato, dall'anno della sua scomparsa, al suo ideatore e creatore, il giornalista Riccardo Tanturri.
• 10 novembre: vengono accese le Glorie di San Martino.
• In occasione delle feste Natalizie, vengono eseguiti un presepe vivente in abiti tradizionali del luogo ed intorno alla fine dell'anno a San Silvestro la Scuola di sci organizza anche una fiaccolata notturna.
• Il paese è anche sede dal 1998 della manifestazione detta "Scanno dei Fotografi".