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Teramo è un comune italiano, capoluogo dell'omonima provincia dell’Abruzzo.

Il patrono, San Berardo da Pagliara, si festeggia il 19 dicembre.

Frazioni: vedi elenco in fondo alla pagina.

Confina con i comuni di Basciano, Bellante, Campli, Canzano, Castellalto, Cermignano, Cortino, Montorio al Vomano, Penna Sant'Andrea, Torricella Sicura.

E’ situata nella parte settentrionale dell'Abruzzo, nella Val Tordino, in una zona collinare sotto le pendici del Gran Sasso, che digrada verso la costa con una ricca vegetazione di vigneti e oliveti.

La città sorge alla confluenza del fiume Tordino con il torrente Vezzola che cingono il suo centro storico.

È città per lo più dall’aspetto moderno, dato dalla cospicua edilizia otto-novecentesca, anche se rimangono diverse testimonianze architettoniche del suo antico passato.

Le più significative sono concentrate nella zona del Duomo: qui si ergono i vasti avanzi del teatro

romano risalente al I secolo, i resti del coevo anfiteatro sul quale è poi sorto il Seminario, e la splendida Cattedrale, certo il monumento più importante della città, eretta nel XII secolo, poi ampliata nel Trecento, e negli anni Trenta del nostro secolo liberata all’interno dalle sovrastrutture dovute alla ristrutturazione settecentesca, che nella facciata principale (secc. X1I-XIV) in pietra e laterizio si orna al centro di un magnifico portale con decorazione musiva eseguito da Diodato Romano nel 1332 e poi completato circa un secolo dopo con l’apposizione sulle colonnine laterali di due statuette raffiguranti l’Annunciazione attribuite a Nicola da Guardiagrele, il grande orafo del quale all’interno del tempio si conserva il capolavoro, il celebre paliotto d’argento.

Altre pregevoli opere sono una bella edicola marmorea rinascimentale di Antonio da Lodi, l’autore del corpo superiore ottagono cuspidato - 1493 – della possente torre campanaria, costruita nel XII secolo, frammenti di affreschi, quattrocenteschi come lo splendido polittico del pittore Jacobello del Fiore, e il ricco altare ligneo barocco della sagrestia, ambiente che custodisce anche belle tele dei secoli XVII,  XVIII  e  XIX.

Da ricordare, sempre nella Cattedrale, il sontuoso cappellone di San Berardo, dalla ricca decorazione a stucco eseguita nella seconda metà del Settecento.

Notevoli edifici medievali sono pure la casa dei Melatino, trecentesca, con insolite bifore; le chiese di San Francesco, ora Sant’Antonio; secc. XII – XIV, dal portale romanico, completamente trasformata all’interno in epoca barocca, di San Domenico, sec. XIV, con ampi restauri moderni ikn stile: all’interno, bella madonna col Bambino, in terracotta, rinascimentale, do G.F. Gagliardelli, e di San Getulio, o Sant’Anna dei Pompetti, l’antica cattedrale sorta in epoca medioevale su resti di costruzioni romane, ricostruita poco prima dell’incendio che distrusse la città a metà del XII secolo e poi restaurata, all’interno, assai suggestivo, elementi romani reimpiegati, e avanzi di pavimento musivo visibili sotto l’attuale pavimentazione.

Di bella architettura barocca sono l’interno di Sant’Agostino, e di Santo Spirito.

Notevole è pure l’imponente palazzo Delfico, tardosettecentesco, con elegante scalone.

Ricchissimi altari lignei barocchi, opera di artigianato cappuccino, e notevoli dipinti dei secoli XVI-XVIII offre la chiesa di San Benedetto.

Fuori del circuito delle antiche mura è quella della Madonna delle Grazie, nell’attiguo convento, bel chiostro medievale, che all’interno, decorato nel tardo Ottocento dal pittore C. Mariani, conserva una stupenda scultura rinascimentale, in legno, raffigurante la Madonna col Bambino e attribuita a Sevestro dell’Aquila.

Assai interessante è il Museo Civico nel quale oltre ad importanti dipinti dei secoli XV-XIX sono esposti reperti archeologici, maioliche, sculture.

La città, popolata da tempi antichissimi, era il centro principale della popolazione dei Pretuzi.

Ebbe probabilmente dai Fenici il nome di Petrut, con il significato di “luogo elevato circondato dalle acque”.

Dalla latinizzazione di Petrut in Praetut derivò poi Praetutium e Ager Praetutianus per indicare il territorio.

I Romani la chiamarono Interamnia Urbs, "città tra i due fiumi", con riferimento al Tordino e al Vezzola, e fu detta Praetutium, o Praetutianorum o semplicemente Praetutia per distinguerla da Interamnia Nahars (Terni), Interamnia Lirinos (la scomparsa Teramo sul Liri) e Interamnia di Capitanata (l'attuale Termoli).

Con l’elevazione a municipio e colonia dei Romani, divenne uno dei più importanti centri della regione, come attestano la magnificenza delle sue architetture pubbliche, il teatro e l’anfiteatro, e i vari reperti venuti alla luce dentro l’abitato, essendovi una continuità di insediamento tra Interamnia e la Teramo medievale.

In epoca medievale da Praetutium derivò Aprutium che fece la sua comparsa in documenti del VI secolo e che per qualche tempo, fino al secolo XII circa, avrebbe designato sia la città, il Castrum aprutiense, che il territorio circostante per estendersi quindi all'intero Abruzzo.

Il nome Interamnia si trasformò invece in Interamne, Teramne e Interamnium, Teramnium per giungere infine, all'inizio del II secolo d.C., alla forma Teram.

È quindi fondata ipotesi di numerosi storici che il nome della regione Abruzzo derivi proprio da Aprutium, anche per l'importanza che la contea omonima ebbe, attestata soprattutto nel Catalogus Baronum per l'estensione e il numero dei suffeudatari armati al servizio dei Conti de Aprutio durante il periodo normanno.

Non ha trovato credito, invece, la teoria secondo la quale il nome Teramo sarebbe derivato da Thermae, con relazione quindi alla pur accertata presenza di importanti terme in varie zone della città, e che faceva riferimento sia all'aspirazione “Theramum” riscontrabile in alcuni codici sia all'uso del dialetto locale che contrae in “Terme” la pronuncia del nome di Teramo.

Fu conquistata dal console romano Manio Curio Dentato nel 290 a.C., cinque anni dopo la Battaglia di Sentino, divenendo municipio.

Prese parte attiva alla Guerra sociale, nel 91-88 a.C., e Silla la privò dunque dello statuto di municipio, che le fu in seguito restituito da Cesare.

Come capitale del Petrutium venne inserita nella V regio da Augusto.

Sotto il dominio imperiale conobbe un periodo di grande prosperità, testimoniato dalla costruzione, sotto Adriano, di templi, terme e teatri.

Saccheggiata e rasa al suolo dai Visigoti nel 410 venne rifondata nel 568, in seguito fu conquistata dai Longobardi entrando a far parte prima del Marchesato di Fermo e poi del Ducato di Spoleto.

Contesa fra i Normanni e i duchi di Puglia, Teramo fu quasi distrutta nel 1155 ma si risollevò nuovamente e, sotto la dominazione vescovile, godette di un periodo di relativo benessere testimoniato dall'edificazione della nuova cattedrale di Santa Maria Assunta e San Berardo.

Saccheggiata e distrutta durante le invasioni barbariche, e poi di nuovo intorno alla metà del XII secolo, conobbe la floridezza sotto il regno degli Angioini, anche se in questo periodo venne funestata da lotte interne tra opposte fazioni nobiliari.

Alla fine del XVIII secolo fu fiorente fucina di idee illuministe.

A partire dal 1395 subì il dominio del Ducato di Atri, da quando il Conte di San Flaviano, Antonio Acquaviva, si nominò Duca d'Atri e Signore di Teramo.

Tuttavia, una serie di eventi negativi, culminati nel terremoto del 1380, le lotte intestine fra la famiglia dei Melatini e quella dei De Valle e il brigantaggio condussero la città a un profondo declino, dal quale non si risollevò né sotto la dominazione dei signori d'Altavilla, né sotto quelle successive di francesi e spagnoli.

Entrò, già dal 1140, a far parte del Regno di Sicilia sotto Ruggero, e quindi successivamente divenne la "Porta Regni" del Regno di Napoli.

Nel 1806, a seguito della divisione della Provincia di Abruzzo Ultra, divenne Capoluogo della neo istituita Provincia di Abruzzo Ultra I, mentre L'Aquila rimase Capoluogo della Provincia di Abruzzo Ultra II.

Teramo continuò ad essere Capoluogo di Provincia anche dopo che, nel 1815, il Regno di Napoli, a seguito del Congresso di Vienna, assunse il nome di Regno delle Due Sicilie.

Di quest'ultimo Regno seguì le sorti fino al 1860, anno in cui le truppe piemontesi-savoiarde, attraversato il confine del fiume Tronto, penetrarono, senza dichiarazione di guerra, nel territorio del Regno e sconfissero l'Esercito Borbonico.

Successivamente, nel 1861, fu proclamata la Unità d'Italia.

Sulle colline prospicienti, a 4 km da Teramo, sorge l'Osservatorio astronomico di Collurania.

Fu fondato nel 1890 dall'astronomo teramano Vincenzo Cerulli che poi lo donò allo Stato nel 1917.

Dal suo telescopio, il 2 ottobre 1910, Cerulli scoprì un asteroide a cui diede il nome Interamnia, l'antico nome latino di Teramo.

Personalità legate a Teramo

•          Abate Berardo Quartapelle, studioso;

Agostino Taraschi

Alberto Chiarini

Alberto De Dominicis

Alessio Tulli

Alfonso De Albentiis

•          Alfonso Sardella, poeta dialettale;

Alfredo Squarcetta

Angelo Marozzi

Antonio Amary

Antony F. Marcozzi

•          Attilio Danese, filosofo personalista, docente universitario, 

Benedetto Càrderi

Berardo Galiani

Camillo Rossi

•          Cannelle, modella e donna di spettacolo che, vittima nel 1995 a Milano di un episodio di razzismo, si trasferisce a Teramo;

Carino Gambacorta

•          Carlo Forti, ingegnere;

•          Diego Esposito, pittore;

•          Domenico Ciccarelli, attivista e giornalista;

•          Domenico Nardini, fotografo;

Ercole Vincenzo Orsini

Ernesto Aurini

Ernesto Narcisi

Eugenio Michitelli

•          Felice Centofanti, calciatore e inviato di Striscia la Notizia;

Fernando Aurini

•          Franca Costantini, pluricampionessa italiana di podismo;

Francesco Michitelli

Francesco Savini

•          Franco Chionchio,  bandiera della nazionale italiana di pallamano;

•          Gennaro Della Monica, pittore;

Giacinto Pannella

•          Giammario Sgattoni, fondatore del "Premio Teramo per un racconto inedito";

•          Gianfranco Mazzoni, telecronista;

•          Gianluca Piersanti, compositore di musica da film;

Giannina Milli

•          Gianni Chiodi, già presidente della Regione Abruzzo;

Gianni Di Venanzo

•          Giorgio Binchi, dirigente della pallamano teramana;

•          Giovanni Melarangelo, pittore;

•          Giovanni Palatucci;

Giuseppe Bonolis

Giuseppe Cerulli Irelli

Giuseppe Savini

•          Glauco Barlecchini pittore;

•          Grazia Scuccimarra, attrice;

Gregorio De Filippis Delfico

Guglielmo Aurini

•          Guglielmo Cameli, poeta dialettale;

•          Guido Montauti, pittore, fra i primi insegnanti del Liceo artistico di Teramo;

•          Guido Palucci, portiere del Teramo che combatté da partigiano e venne fucilato dai tedeschi;

•          Ivan Bisson, nazionale di pallacanestro degli anni settanta;

Ivan Graziani

•          Leo Adamoli, geologo, scrittore, studioso del Gran Sasso D'Italia, artefice del No al terzo Traforo;

•          Liliana Merlo, danzatrice insegnante di danza e coreografa;

•          Luciano Ligabue, nel 2004 riceve presso l'Università degli Studi di Teramo la laurea ad honorem in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo;

Luigi Brigiotti

•          Marco Mordente, cestista;

Marco Pannella

•          Marco Possenti, regista cinematografico;

•          Mariella Converti, attrice, ballerina, promotrice culturale;

Melchiorre De Filippis Delfico

Melchiorre Dèlfico

Niccola Palma

•          Nicola Dati, maestro di cappella della Cattedrale di Teramo e autore dell'Inno a San Berardo;

•          Nicola Mezucelli, architetto;

Norberto Sagaria

•          Orazio Dèlfico, naturalista

•          Pasquale De Antonis, fotografo;

•          Pasquale Rodomonti, arbitro di calcio in serie A;

•          Piero Carlucci,  pilota automobilistico;

Raffaele Aurini

•          Raffaella Del Vinaccio, campionessa mondiale di pattinaggio artistico;

•          Romano Foschi, cestista, nonché ingegnere innovatore nel campo delle pavimentazioni stradali;

San Berardo da Pagliara

•          Sebastiana Papa, fotografa e giornalista;

•          Serafino Cerulli-Irelli, malacologo;

•          Silvio Gambini, 1877 - 1948, architetto del periodo liberty;

•          Stefano Saverioni, regista

•          Teresa Di Carlo, pluricampionessa di atletica e podismo;

•          Tiberio Cianciotta, uomo di sport e giornalista; ideatore e promotore delle più importanti manifestazioni sportive d'Abruzzo;

Troiano De Filippis Delfico

•          Tullio Sorgi, politico, imprenditore e storico presidente Aci;

Ubaldo Angeletti

Vincenzo Cerulli

Vincenzo Irelli

Vito Saccomandi

Vittorio Savorini

Eventi e tradizioni

Fine giugno, inizi luglio: festa della Madonna delle Grazie;

Primi di luglio: Interamnia World Cup;

Fine luglio: “I trionfi”, con carri allegorici e corteo storico in costume;

Fine luglio: sagra del prosciutto, del formaggio e del pane casereccio;

19 dicembre: festa di San Berardo.

Frazioni di Teramo

Bivio Miano, Cannelli, Caprafico, Casette, Castagneto, Castrogno, Cavuccio, Cerreto, Chiareto, Colle Caruno, Colle Marino, Colleminuccio, Colle Santa Maria, Forcella, Frondarola, Frunti (paese abbandonato), Galeotti, Garrano Alto, Garrano Basso, La Torre, Magnanella, Miano, Monticelli, Nepezzano, Orciano, Pantaneto, Piano d'Accio, Poggio Cono, Poggio San Vittorino, Ponte Vezzola, Ponzano, Putignano, Rapino, Rocciano, Rupo, Saccoccia, San Nicolò a Tordino, San Pietro ad Lacum, Sant'Atto, Sant'Egidio, Sardinara, Scapriano, Sciusciano, Secciola, Sorrenti, Sparazzano, Spiano, Tofo Sant'Eleuterio, Torre Palomba, Travazzano, Valle San Giovanni, Valle Soprana, Varano, Villa Butteri, Villa Falchini, Villa Gesso, Villa Pompetti, Villa Ripa, Villa Romita, Villa Rossi, Villa Schiavoni, Villa Stanghieri, Villa Taraschi, Villa Tordinia, Villa Turri-Ferretti, Villa Viola, Villa Vomano.

tutti pazzi per la Civita

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