Pin It

Montenerodomo è un comune della Provincia di Chieti, in Abruzzo.

Il patrono, San Fedele, si festeggia il 24 aprile.

Frazioni: vedere elenco in fondo alla pagina.

Confina con i comuni di Civitaluparella, Colledimacine, Gamberale, Lettopalena, Palena, Pennadomo, Pizzoferrato, Torricella Peligna.

Il suo territorio comunale ricade nel Parco Nazionale della Majella

II paese sorge su una roccia dalla quale si gode un bellissimo panorama che spazia dalla Majella all'Adriatico; da vedere i resti di mura megalitiche.

In località Madonna del Palazzo si trovano le rovine della città frentana di Juvanum, poi divenuta municipio romano, con l'area dell'acropoli, il foro e il teatro.

Materiale lapideo lavorato proveniente dalla città è stato reimpiegato nel Medioevo per costruire il fabbricato dell'ex convento di Santa Maria di Palazzo.

I ritrovamenti archeologici e la ricognizione dei luoghi dimostrano che il territorio di Montenerodomo era abitato fin dall’età del ferro.

La “Montagna Madre”, che, immobile, le sta innanzi, è testimone silenziosa di tutti gli avvenimenti che, nel corso dei secoli, si sono susseguiti sul pianoro di Juvanum e sullo sperone roccioso che ospita il paese.

Reperti archeologici indicano l'antichità dell'insediamento che, cinto da mura megalitiche, fu oppidum delle genti frentane.

Nei secoli IV-III a.C. l'abitato, per maggiore facilità di collocamento, venne spostato più a valle (Juvanum).

Fu antica città frentana-carecina che, verso il IV-III secolo venne spostata a valle ove divenne municipio romano, mentre dell'epoca protostorica rimangono delle mura megalitiche.

Il primo documento in cui viene citato il comune di Montenerodomo è del XII secolo.

Fra il XV secolo ed il XVII secolo fu feudo di varie famiglie, tra le quali: i Caldora, i Di Capua e i D'Aquino.

Ancora evidenti sono le tracce dei gravi danni subiti nel corso dell'ultimo conflitto bellico, quando andò distrutta la casa degli avi di Benedetto Croce.

Montenerodomo è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stato insignito della Croce di Guerra al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.

Monumenti e luoghi d'interesse

• I ruderi di Juvanum.

• Le mura megalitiche. Site presso un colle roccioso nelle vicinanze del borgo vecchio della città vi sono delle mura poligonali con pietre a secco di epoca sannnitica.

Nei secoli IV III secolo a.C. l'abitato venne spostato più a valle, ove sorse Juvanum.

Quando venne fondato il borgo medievale di Montenerodomo, forse le mura magalitiche vennero usate come mura difensive dell'abitato.

• Palazzo Croce. È la residenza della famiglia di Benedetto Croce. È posto nella parte nord ovest dell'abitato. Parte delle mura sono in paramento murario in pietra, mentre all'interno gli ambienti sono a volta.

• Chiesa di San Vito. La chiesa è stata costruita nel Settecento. La chiesa ha un prospetto in pietra con timpano triangolare. Il portale ai lati ha due piedritti ed un architrave in pietra. La facciata ha una finestra circolare. L'interno è ad aula. Il campanile è a vela.

• Chiesa di San Martino. La costruzione della chiesa risale al XIV secolo. La facciata è realizzata con bozze di calcare con pezzi di laterizio cementati con molta malta. Il portale, in pietra, sopra presenta un arco a tutto sesto. Ai lati cantonali vi sono delle aperture simili alle finestrelle devotionis delle chiese rurali.

Il cornicione è a "romanelle" realizzato con tre file di tegole sfalzate l'una con l'altra.

Il campanile e l'interno sono a vela.

• Pagliare. Sono un gruppo di edifici posti in località Serra Montitti, anticamente abitazioni rurali, fienili e stalle. Gli edifici sono molto scarne e realizzate in bozze di pietra molte volte senza intonaco. Molti di questi edifici sono su due piani, con il pian terreno in parte scavato nella roccia.

• Borgo Medievale. La prima citazione del borgo è del XII secolo.

Nel Quattrocento fu possedimento dei Caldora indi dei Capua, i quali tennero il feudo fino alla metà del Seicento, quando fu venduto ai D'Aquino.

Ancora sono visibili i segni della seconda guerra mondiale, quando furono distrutti il palazzo degli avi di Benedetto Croce e gran parte del palazzo della famiglia De Thomasis, quest'ultimo sorto forse sui ruderi dell'antico castello.

Le mura originarie del borgo sono in muratura a secco con pezzi di pietra calcarea smussata e con riempimento degli interstizi con scaglie di pietra e cottoli cementati con malta di calce.

Personalità legate a Montenerodomo

Giuseppe de Thomasis

Lucia Gomez Paloma

• Famiglia paterna di Benedetto Croce

• Benedetto Croce (seniore) (Montenerodomo, 1794 - Napoli, 1854), Consigliere presso la Suprema Corte di Giustizia del Regno di Napoli

• Tommaso Fedele D'Alessandro, (1868- Baltimora, 1952), nonno paterno di Nancy Pelosi, già speaker della Camera dei Rappresentanti degli USA.

Eventi e manifestazioni

Prima decade di agosto: festa dei SS. Antonio e Fedele con sagre della salsiccia, agnello e prosciutto.

Frazioni: Casale, Fonticelle, Marangola, Schiera, Selvoni, Verlinghiera

tutti pazzi per la Civita

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna