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Tornimparte è un comune sparso della Provincia dell'Aquila, in Abruzzo.

Il patrono, la Madonna dell’Addolorata, si festeggia il 15 settembre.

Frazioni: elenco in fondo alla pagina.

Confina con i comuni di Borgorose (RI), Fiamignano (RI), L'Aquila, Lucoli, Pescorocchiano (RI), Scoppito.

È un comune sparso dell'entroterra appenninico, ubicato nel settore più occidentale della Conca Aquilana a circa 15–20 km dal capoluogo, formato da diversi nuclei abitati immersi nel verde.

Si estende nella vallata che dai con­trafforti del Velino e della Duchessa sbocca nella Piana di Sassa – Preturo.

Nella frazione Villagrande è la chiesa parrocchiale, dedicata a San Panfilo, che conserva importanti dipinti murali di Saturnino Gatti (1494) e un altare rinascimentale con affreschi degli inizi del Cin­quecento.

A Rocca Santo Stefano sono da vedere i ruderi della chiesa medievale di Santo Stefano.

Il territorio offre diverse opportunità di itinerari escursionistici, anche speleologici: nella Grotta di Vaccamorta.

L'area di Monte Cava ha alte potenzialità per gli sport inver­nali.

Il territorio del comune è suddiviso in una parte pedemontana ondulata e abitata ad una quota media di 830m s.l.m., contornata a sud-ovest, ovest e nord- ovest dalle creste di Monte Ruella (1540m), Monte La Piaggia (1637m) e Monte La Serra (1599m), ed una parte montana in quota lungo le pendici e i contrafforti del gruppo montuoso carsico di Monte San Rocco-Monte Cava (2000m) che rappresenta l'elevazione più alta del comune, nonché lo spartiacque con il territorio laziale del Cicolano con cui è collegato tramite la SP1 Amiternina.

La parte pedemontana è solcata dal corso del Torrente Raio e dai suoi numerosi torrenti-affluenti che raccolgono insieme l'acqua di scolo delle montagne del comune .

Tale corso d'acqua a carattere tipicamente stagionale si immette poi come affluente nell'Aterno nel territorio del comune dell'Aquila.

Su ciascun colle delimitato dal piccole vallate solcate dai torrenti affluenti sono poste gran parte delle 22 frazioni del comune.

Grazie alla particolare conformazione geologica del territorio pedemontano, roccia tufacea anziché terreno incoerente alluvionale, il comune ha resistito molto più di altri al rovinoso sisma del 6 aprile 2009 nonostante la vicinanza di appena 6-7 km dall'epicentro riportando solo pochi danni in rapporto a quelli degli altri comuni limitrofi maggiormente coinvolti.

Sul territorio sono stati rinvenuti reperti del periodo italico e roma­no.

Antico territorio Sabino di cui si ha memoria sin dai primi secoli a.C., passato sotto la dominazione Romana e Longobarda, feudo nell'Alto Medioevo del Sacro Romano Impero, nel Cinquecento il suo toponi­mo era ancora "Torna in parte".

Uno dei castelli del Contado dell’Aquila, nel XVI secolo, dopo la ribellione di questa città, venne concesso ad Alonso Basurto, nel 1553 era di suo fi­glio Francesco.

Successivi feudatari furo­no i del Pezzo, che poi nel 1581 lo vendet­tero ai Colon­na; nel corso del XVII secolo venne acquista­to dai Barberini, per poi passare al Regno Borbonico delle due Sicilie fino all'annessione al Regno d'Italia.

Il nome Tornimparte deriva molto probabilmente dal latino Turres in Partibus che significa "Fortezze dislocate in varie parti", sebbene varie dispute si siano alternate al riguardo.

Assieme agli altri centri limitrofi ha contribuito alla fondazione della Città dell'Aquila nel '200.

Grazie alla vicinanza con la città dell’Aquila nei decenni passati il comune ha resistito molto più di altri allo spopolamento in favore dell'urbanizzazione nei grandi centri urbani del Centro-Italia, con la popolazione che è stabile intorno alle 3000 unità sin dall'inizio degli anni 70'.

La vicinanza con L'Aquila permette ai tornimpartesi di vivere prevalentemente di terziario con rilevante occupazione anche nel polo industriale aquilano (farmaceutica ed elettronica) e in settori tipici quali l'edilizia con una forte e progressiva trasformazione socio-occupazionale-culturale a partire dai decenni passati.

In passato infatti, come in altre zone rurali dell'Appennino, l'emigrazione stagionale e stanziale era diffusa nella maggior parte delle famiglie, prevalentemente di stampo matriarcale, ed i mestieri tipici fino agli inizi degli anni settanta del XX secolo, cioè prima dell'avvento dell'industrializzazione, del terziario e la realizzazione delle importanti vie di comunicazioni autostradali abruzzesi (A24 e A25), erano quelli radicalmente diversi di contadino, agricoltore, pastore, allevatore, taglialegna e carbonaio spesso quasi unicamente a scopo di sussistenza.

Luoghi d'interesse artistico

Chiesa di San Panfilo: Villagrande (XI secolo). Tra i monumenti di maggior interesse architettonico di Tornimparte, presenta un'originale pianta a quattro navate e la commistione di elementi stilistici romanici e barocchi. La data di costruzione è incerta, anche se è possibile datare attorno all'anno mille il primo nucleo architettonico.

Gli affreschi della chiesa sono stati realizzati tra il 1490 e il 1494 da Saturnino Gatti.

Antichi giuspatronati relativi agli altari della Chiesa di San Panfilo:

• Cappella di San Francesco, fatta affrescare nel 1580 dal nobile Bernardino Francavilla, figlio di Francesco, di Jus Patronatus della famiglia Francavilla di Tornimparte, poi diramata in Lucoli;

• Altare della Natività del Signore, che il 17 novembre 1577 risulta di Jus Patronatus di "dominus Vincentius de Comitibus";

• Altare della Beata Vergine, nel 1577 figura di Jus Patronatus della famiglia Tirante di Tornimparte, antica famiglia nobile, che ebbe anche un notaio, Pietrantonio Tirante, morto dopo il 1613;

• Altare di Santa Caterina, nel 1577 è di Jus Patronatus degli eredi del nobile Valerio Pietrantoni che compare in un atto notarile nel 1557 come "fideiussore", cioè prestatore di denaro per professione;

• Altare di Santa Cecilia, nel 1577 risulta di Jus Patronatus di Don Pasquale Giandomenici;• Altare che nel 1577 risulta della Società del SS.mo Sacramento, con stemma della Confraternita;

• Altare di Santa Maria del Rosario, che nel 1577 risulta dell'omonima Confraternita.

Chiesa di Santo Stefano, Rocca Santo Stefano (XIII secolo). La chiesa sorge appena fuori gli abitati di Rocca Santo Stefano e Forcelle.

Non si conosce con precisione la data della sua costruzione, comunque sicuramente anteriore al 1178, dato che in quell’anno veniva menzionata nella bolla di Papa Alessandro III al vescovo di Forcona.

Più volte danneggiata e ricostruita nel corso della storia, non è più utilizzata per cerimonie religiose dopo che nel 1985 un terremoto ha provocato il crollo del tetto e del campanile.

Luoghi d'interesse naturalistico

• Monte Cava

• Bosco di Cerasuolo-San Giovanni

• Valle di Ruella

• Piani di Castiglione

• Grotte di Vaccamorta

Personalità legate a Tornimparte

• Pietro dell'Aquila, detto "Scotellus", (Tornimparte, 1275 - Agnone, 1361), vescovo francescano e teologo

• Natalia Ginzburg, che a causa delle leggi razziali nel 1942 fu costretta ad utilizzare lo pseudonimo di Alessandra Tornimparte per la pubblicazione del suo primo romanzo (La strada che va in città), che univa il nome di sua figlia a quello del comune, geograficamente vicino alla località del suo confino (Pizzoli).

Eventi e tradizioni

Carnevale: sfilata di car­ri e rappresentazioni in piazza;

Ultima domenica di aprile: festa di San Panfilo (frazione Villagrande);

5 agosto: festa della Madonna della Neve (frazione Ba­rano), con asta delle tovaglie;

Prima domenica di agosto: sagra del prosciutto;

14-15 ottobre: festa dell'Addolorata (con fiera il giorno 15).

Frazioni:

Barano, Capo La Villa, Capolitto, Case Tirante, Castiglione, Colle Farelli, Colle Farni, Colle Fiascone, Colle Marino, Colle Massimo, Colle Perdonesco, Colle Santa Maria, Colle San Vito, Forcelle, Molino Salomone, Palombaia, Piagge, Pianelle, Piè La Costa, Piè la Villa, Rocca Santo Stefano (Collecastagno), Madonna della Strada, San Nicola, Viaro, Villagrande (sede comunale).

tutti pazzi per la Civita

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