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Atessa è un comune della Provincia di Chieti, in Abruzzo.

Il patrono, San Leucio, si festeggia l’11 gennaio.

Frazioni: elenco in fondo alla pagina.

Confina con i comuni di Altino, Archi, Bomba, Carpineto Sinello, Casalanguida, Casalbordino, Colledimezzo, Gissi, Guilmi, Lanciano, Montazzoli, Paglieta, Perano, Pollutri, Sant'Eusanio del Sangro, Scerni, Tornareccio, Villa Santa Maria.

Aderisce all'Associazione Nazionale Città del Vino.

Il paese, disposto su due colli che dominano la valle del torrente Appello, mantiene pressoché intatto il nucleo antico, caratterizzato da palazzi sette-ottocenteschi.

Il monumento più importante è la chiesa di San Leucio, sulla cui facciata restaurata negli anni trenta del secolo scorso, si aprono tre portali ogivali e un rosone del 1320 ca.

All’interno è notevole l’arredo ligneo barocco, mentre in sagrestia è da vedere un ostensorio d’argento realizzato da Nicola da Guardiagrele.

Si segnala inoltre casa De Marco con una finestra del XV secolo, il portale di San Giuseppe, e la chiesa di San Domenico, con portale seicentesco.

Reperti archeologici attestano la presenza sul territorio di culture di epoca preromana.

Il paese viene menzionato per la prima volta nel X secolo.

Ebbe diversi feudatari; dall’inizio del cinquecento fino all’eversione della feudalità fu dei Colonna.

Negli ultimi anni la localizzazione di grandi industrie lungo la fondovalle sangrina ha determinato una incisiva trasformazione di parte del suo territorio.

Luoghi d'interesse

Colonna di San Cristoforo

Si trova sulla cima dell'omonimo colle a ridosso di piazza Garibaldi, il centro cittadino. Venne costruita in onore di San Cristoforo per invocare protezione dalla peste nel 1657. Venne restaurata nel 1955 a causa dei gravi danni subiti durante la seconda guerra mondiale. È realizzata in laterizio ed è composta da due piani a quattro facce, ognuno dei quali presenta degli archi a tutto sesto, su cui poggia la statua del Santo.

Monumento ai caduti

Cattedrale di San Leucio

La prima chiesa intitolata a San Leucio risale all'874 ma venne restaurata nel 1312, quando venne realizzato anche il rosone dalla scuola lancianese del Petrini, sormontato dall'agnello crucigero e le rappresentazioni simboliche dei quattro evangelisti, che a quel tempo si trovavano ai lati del rosone. Nel corso del tempo subì numerosi rifacimenti e modifiche come quello effettuato nel 1750 in cui furono realizzate altre due navate portando così la chiesa a cinque navate e gli interventi effettuati nel 1935 dalla Soprintendenza abruzzese in cui fu restituita alla cattedrale la sua originale facciata medioevale. Presenta un'imponente facciata in laterizio caratterizzata dal rosone tardo-barocco datato 1312 della scuola lancianese del Petrini e cinque piccole nicchie tra il rosone e il portale centrale. L'interno barocco a cinque navate e altrettanti altari laterali per parte. Vi si trova un coro ligneo e un pulpito risalente al 1767, opera degli intagliatori Mascio.

Chiesa di Santa Croce

La chiesa di trova sul colle Ate nell'omonimo quartiere, uno dei due primi nuclei abitativi della città. Il primo edificio a pianta ottagonale risale al VII secolo ma venne trasformata ad aula rettangolare nel XIV secolo. Fu portata a tre navate con i massicci interventi della seconda metà del XVII secolo quando vennero rifatti anche gli interni. Presenta una caratteristica facciata normanna in pietra con un portale gotico, un rosone, e due contrafforti con di fianco due finestre ed una finestra a mezza luna. L'interno, in stile barocco, possiede delle fini decorazioni dorate e presenta una croce realizzata a mosaico con tessere dorate al cui centro si trova un Cristo morto. Notevole è anche l'organo risalente al XVIII secolo.

Chiesa della Madonna della Cintura

Si trova in Via Menotti De Francesco. È composta da due chiese, quella superiore e quella inferiore, intitolata alla Madonna dei Raccomandati che secondo gli storici fu costruita nel XIV secolo. La facciata presenta un semplice portale in pietra, una finestra a mezza luna ed un campanile triangolare. L'interno barocco a tre navate presenta delle ricche decorazioni in stucco policromo ed una cupola ellittica decorata a cassettoni.

Chiesa di San Pietro

Si trova in Largo Castello e rappresenta l'insediamento più antico della zona. Già nota nel 1348, fu ricostruita nel 1467 con lineamenti tardo-medievali. Fu ristrutturata nel 1999 dopo un lungo periodo di abbandono. Le mura sono formate da ciottoli e pietre con ripianamenti in laterizio. L'interno ad aula unica possiede un soffitto a capriate.

Chiesa della Madonna Addolorata

La prima chiesa fu costruita nel XVI secolo ma quella attuale è frutto di una completa ricostruzione dopo i bombardamenti del 13 novembre 1943 durante la seconda guerra mondiale. La chiesa ad alula unica con abside presenta un notevole interno barocco con paraste e capitelli corinzi che sorreggono una trabeazione. La facciata è divisa in due livelli da una cornice. Il livello inferiore presenta quattro paraste con capitelli che sorreggono la cornice; il secondo possiede quattro paraste con capitelli corinzi che sorreggono un frontone e due nicchie con le statue di San Martino di Atessa e San Gabriele dell'Addolorata.

Chiesa di San Vincenzo Ferreri

Si trova in località Montemarcone e fu costruita dal popolo con i sassi del torrente Appello nel 1847. Subì profondi restauri nel 1963 e nel 1981 fu allungata chiudendo gli archi del portico antistante con delle vetrate. La semplice facciata in pietra, restaurata nel 1997 e delimitata da due paraste sulla cui cima sono posate le statue dell'Arcangelo Michele a destra e dell'Arcangelo Gabriele a sinistra. Al centro vi è un rosone sormontato da un campanile a vela. L'interno a navata unica presenta delle paraste che sorreggono una trabeazione con capitelli ionici e rifiniture dorate.

Chiesa di San Gaetano

Situata in Corso Vittorio Emanuele, la via del passeggio e dei negozi, è attualmente sconsacrata e adibita a sala espositiva. Fu costruita per volontà di Leucio e Aurelio Scalella nel 1668, annessa al monastero delle clarisse. Presenta delle linee architettoniche molto semplici con terminazione a capanna ed un campanile a vela.

Chiesa di San Rocco

Situata in Piazza Garibaldi, il centro cittadino, era annessa al Convento dei Carmelitani fondato nel 1603, fino a pochi anni fa adibito ad ospedale civile. Nella seconda metà del XX secolo venne ristrutturata e le fu conferito l'attuale aspetto. La facciata in laterizio è divisa in livelli da una trabeazione sostenuta da due coppie di paraste. Anche il secondo livello termina con una mensola anch'essa sostenuta da due coppie di paraste. L'interno, in stile tardo-barocco presenta decorazioni con stucchi dorati ed altari policromi.

Chiesa di Sant'Antonio

È situata fuori dalle mura della città presso l'omonima porta che ora non esiste più. Risalente al XVII secolo, fu ristrutturata dallo stuccatore Giovanni Fagnani nel 1902, poi dal pittore Alfredo Giuliani nel 1926.La facciata è caratterizzata dai laterizi a colorazione ocra e rosso e due paraste con capitelli corinzi che sorreggono una trabeazione. L'interno presenta una sola navata con una cappella sulla destra. Il soffitto a con due volte è arricchito da decorazioni in stucco, quello della cappella possiede una copertura a cassettoni mentre sopra in presbiterio vi è una cupola impostata su pennacchi con gli affreschi dei quattro evangelisti.

Chiesa di San Michele

Situata nell'omonimo quartiere, è una delle chiese più antiche della città. Un'epigrafe tuttora visibile all'interno testimonia che la chiesa esisteva già nel VII secolo. L'attuale aspetto le fu conferito dal totale rifacimento subito sul finire del XVIII secolo. Nel 1844 venne costruito il campanile, distrutto in parte durante la seconda guerra mondiale e restaurato nel 1947. La facciata è delimitata da due coppie di paraste giganti con capitelli corinzi che sorreggono un'alta trabeazione sormontata da balaustra. Il settore centrale lavorato a fasce orizzontali di bugnato liscio e al cui centro si trova una lapide a bassorilievo dove sono raffigurati una spada, una corazza e una bilancia, i simboli di San Michele. L'interno tardo-barocco presenta dei semipilastri che sorreggono una trabeazione.

Chiesa di San Giuseppe

Situata poco fuori dal centro cittadino, è una semplice chiesa completamente intonacata e biancheggiata a terminazione curvilinea e un doppio campanile a vela, in asse con l'ingresso architravato e la piccola finestra sovrastante. Il portale è separato dalla strada da 4 gradini.

Chiesa di San Marco

È sita in contrada san Marco. L'interno è ad aula con abside. Alcune fonti la vogliono fondata nel 1896. Forse è stata edificata su di una preesistente chiesa. La facciata principale è realizzata con laterizio. È divisa in due livelli mediante una cornice marcapiano la facciata è a capanna. Sul tetto vi è un doppio campanile a vela. L'interno è suddiviso mediante delle paraste che sostengono una trabeazione.

Chiesa di San Nicola

La chiesa è sita in contrada Colle Flocco. Anticamente fu proprietà della famiglia Flocco. La chiesa consta di elementi del XIX secolo. La facciata è semplice: consta di paraste e di campanile a vela. È suddivisa in due parti mediante una cornice marcapiano. L'ingresso è architravato. L'interno, ad aula unica, è realizzato in laterizio, la pietra è utilizzata solamente nel basamento. L'interno è suddiviso mediante delle paraste.

Chiesa della Madonna del Rosario

La chiesa è sita in contrada Aia Santa Maria. L'interno è ad aula unica. È in stile del XIX secolo. La facciata è inquadrata da paraste che sostengono un timpano a forma di triangolo. Sul tetto vi è un campanile a vela. L'interno è scandito da paraste che sostengono una trabeazione.

Chiesa della Madonna del Buon Consiglio

La chiesa è sita in Contrada Pili. L'interno è ad aula unica. Lo stile è del XIX secolo. Forse è stata edificata su una preesistente chiesa. La facciata è a capanna inquadrata da paraste. Il portale è architravato. La sagrestia è su un lato dell'edificio. Il campanile a vela è sito sul retro. La zona dell'altare è ricoperta da una cupola ellittica con quattro medaglioni effigianti i quattro evangelisti.

Chiesa di Santa Maria

La chiesa è sita a sud-est del paese, in discesa Santa Maria. Lo stile è del XIX secolo. La facciata è a capanna. Il campanile è a vela affiancato da delle volute. Nell'interno, ad aula unica, vi è un quadro del 1612 rappresentante la "Madonna con Bambino".

Chiesa di San Benedetto

La chiesa si trova a Piazzano, a valle. Nel 1939 il signor Vito Battilani formò una commissione per la costruzione di una cappella rurale anche se la vera ideatrice del progetto fu sua moglie Giuseppina Pedroni. Nel 1954 il parroco don Giorgio Falzoni fece allestire una cappella dedicata al Sacro Cuore ma nel 1960 don Luciano Chicchitti, a un anno dalla sua nomina di parroco, fece costruire un asilo a Piazzano, facendo spostare la cappella nel suo atrio, collocandovi una statua della Madonna di Lourdes ed esternamente, un campanile. La prima pietra della chiesa attuale fu posata il 25 novembre 1972 dall'arcivescovo di Chieti-Vasto mons. Vincenzo Fagiolo con la presenza anche del ministro della Salute Remo Gaspari. La facciata della chiesa presenta un mosaico San Benedetto alla cui destra si trova il personaggio di don Luciano Cicchitti con una vanga in mano.

Chiesa di San Luca

Situata a San Luca, venne costruita su iniziativa di don Luciano Cicchitti. La posa della prima pietra avvenne il 18 ottobre 1966 da mons. Benedetto Falcucci, vescovo dell'arcidiocesi di Pescara-Penne e inaugurata il 18 ottobre 1986 da mons. Antonio Valentini, arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto. All'interno vi sono un altare ed un ambone in granito, un bel tabernacolo ed una croce lignea. Dietro la chiesa, dove prima passavano i binari della vecchia ferrovia, vi è un percorso ciclabile.

Chiesa di Santa Maria degli Angeli

La chiesa fa parte del Convento di San Pasquale in località Vallaspra a due chilometri da Atessa. Venne costruita con il convento nel 1430 su proposta di Fra Tommaso da Firenze attorno ad un'antica cappella. Dal 1860, quando divenne proprietà del comune visse un periodo di decadimento e abbandono fino al 1936 quando fu restaurata e tornò ad essere officiata. La facciata è divisa orizzontalmente da una cornice e presenta nel livello inferiore un arco che introduce al portico e all'entrata della chiesa; nel secondo livello si trova una trifora con archi a tutto sesto che poggia su colonnine con una finestra architravata centrale. Termina poi con un frontone al cui centro vi è un piccolo campanile a vela. All'interno presenta delle paraste con capitelli dorati che sostengono una trabeazione ed un soffitto decorato a cassettoni. Sulla destra si trova la cappella di San Pasquale.

Ex Convento dei Domenicani

Il convento è stato fondato dai domenicani nel 1275. Degli interventi di manutenzione sono stati effettuati nel 1566, nel 1694, nel 1799 e nel 1984. Dopo il 1799 fu abbandonato a causa della soppressione dell'ordine religioso, così l'edificio fu adibito a sede del municipio mentre nella prima metà del XIX secolo fu sede anche del teatro municipale. I lavori per il teatro iniziarono nel 1863 e furono terminati nel 1911. Il teatro è sito nell'ex refettorio del convento.

L'edificio è a pianta rettangolare, sviluppato su tre livelli e suddiviso in sei assi verticali. Al piano terra vi sono tre ingressi, di cui il centrale è architravato ed i laterali con arco a tutto sesto distanziati l'uno dall'altro mediante delle finestre ad arco. Sul primo piano, sopra i portoni vi sono dei balconi, di cui i laterali sono alla romana. I balconi sono intervallati da finestre con cornici rettangolari. Nell'ultimo piano vi sono solamente le finestre rettangolari. Il cortile, attualmente coperto, consta di tre portici dalla volta a crociera. Da essi si entra nel teatro dalla forma a ferro di cavallo con ornamenti ritraenti maschere, strumenti musicali e figure di donne.

Chiesa di San Domenico

Era annessa al convento dei Domenicani, ora sede del Municipio. Alcuni atti notarili risalenti al 1313 attestano la fondazione della chiesa nel 1275. Agli inizi del Seicento vennero effettuati importanti lavori di ristrutturazione quali il rifacimento dei soffitti nelle navate laterali che continuarono fino al 1664 quando fu realizzato il portale tardo-rimascimentale. La facciata presenta un prospetto in laterizio diviso in due livelli da una cornice. Il livello inferiore è tripartito verticalmente da due lesene. Nei due settori laterali vi sono due nicchie, in quello centrale invece si trova il portale con due colonne scanalate per lato che poggiano su basamenti che sorreggono un frontone. Il secondo livello si presenta incompleto e privo di decorazioni dove si trova solo una finestra a semicerchio. L'interno, con intonaci e stucchi tipici del tardo-barocco è in stato di grave degrado. Gli affreschi del soffitto sono notevolmente danneggiati dall'infiltrazione di acqua piovana. Il presbiterio è rialzato di due scalini possiede una copertura a catino, decorata dagli affreschi dei quattro evangelisti, presenta un altare tipico dello stile tardo-barocco.

Resti di Mura con Torretta

Le mura sono site nel centro storico, nel quartiere di San Michele. La Torretta viene utilizzata come residenza. La torretta è sita nel punto più alto del colle di San Michele. L'edificio è in pietra. Oltre le porte e la torretta urbane sono visibili dei beccatelli e dei ruderi delle mura siti tra la porta di San Giuseppe e Santa Margherita. I beccatelli sono realizzati in laterizio inglobati in un edificio. Mancano dati certi sull'edificazione delle mura. Fonti attestano l'esistenza della porta di San Giuseppe nel 1240. Altre notizie si hanno nello statuto comunale del 1616 quando vengono effettuate una ristrutturazione, delle aggiunge e delle approvazioni del precedente statuto del 1300. Nel XVIII secolo rimanevano solamente otto delle preesistenti dieci porte come risulta dagli annali di Bartoletti. Sempre il Bartoletti accenna che la porta di Santa Croce, presso l'omonima chiesa, è stata distrutta. Delle porte di San Lorenzo, San Giovanni e San Nicola non rimangono resti visibili. La porta di San Nicola fu demolita per pubblica sicurezza nel 1761 circa quando fu fatta una petizione per costruire una nuova porta. Nel 1781 venne così eretto l'arco 'Ndriano. Nel 1861 fu deliberato di abbattere la porta di Sant'Antonio per motivi di staticità e di agevolazione del traffico di carrozze. L'abbattimento della porta avvenne nel 1872. Mancano documenti sulla demolizione di altre porte, tra cui: la porta di San Giovanni, San Gaetano e dell'arco Pistilli, comunque esistenti nel 1702.

Porta di San Michele o Porticella

Era l'antica porta di accesso al quartiere San Michele e fu costruita nel VII secolo. Altri nomi con cui è nota la porta sono Porticella o porta di Santa Giusta, poiché in passato era affiancata da una chiesa che portava quel nome. Oggi si presenta con linee piuttosto semplici e presenta un prospetto che da un lato è più stretto dell'altro. È edificata in pietrame misto a mattoni.

Porta Santa Margherita

Si trova in Via Menotti De Francesco nel quartiere Santa Croce ed è un notevole esempio di architettura pre-angioina. La datazione della porta è incerta, secondo alcuni risalente al VI secolo mentre per altri al XI secolo. Certo è che esisteva già nel XIV secolo quando fuori dalle mura e adiacente alla porta venne costruita la chiesa di Santa Margherita da cui prende il nome e che ora non esiste più. Agli inizi del XV secolo la porta ed il relativo sito divennero presidio militare per il controllo dei banditi. Venne restaurata infine nel XX secolo. Era la porta nord per l'accesso alla città, molto importante per i traffici commerciali con Lanciano, Chieti ed in generale con le coste. L'arco della porta, in pietra è a tutto sesto mentre la balaustra superiore è in laterizio.

Arco 'Ndriano

L'Arco 'Ndriano di trova lungo Corso Vittorio Emanuele a pochi metri da Piazza Garibaldi. La prima costruzione esisteva già intorno all'anno 1000 e nel 1268 venne costruito nei pressi della porta l'ospedale San Nicola. Intorno alla metà del Settecento la porta venne abbattuta ma già nel 1768 venne inoltrata la richiesta di costruirne una nuova con la funzione di rappresentanza con il nome di Arco 'Ndriano. Presenta uno stile neoclassico dopo la ricostruzione, è costruita in laterizio ed è sovrastato da un loggiato chiuso, costruito nel 1780

Porta di San Giuseppe

È sita in via Fontane vecchie. Fu costruita nel 1240, ad ogni modo già esisteva nel 1261 quando fu edificato un ospedale presso questa porta. La successiva documentazione dell'esistenza di questa porta risale a quando è citata la compagnia di Maria Santissima dei Raccomandati che assisteva i girovaghi ed i malati in un ospedale sito sopra la porta di San Giuseppe. Nel XIX secolo è l'apertura di fue finestre al secondo livello e di un balcone nel primo livello. Nel 1936 risulta in un cattivo stato di conservazione. Un documento del 1942 il primo livello della porta viene descritto come un piccolo corridoio largo 2 metri e lungo 6 metri versanti in cattivo stato e senza intonaco. La costruzione è a fornice centrale ad arco acuto. Dei beccatelli sono posti su entrambi i versanti della porta. I beccatelli sono composti da archetti a sesto acuto composti da mattoni che sporgono dai muri e poggianti su delle mensole in pietra. La costruzione è in muratura di mattoni e pietre. La pietra viene utilizzata per il lato a valle del fornice. Sulla facciata poggiano delle costruzioni più recenti rispetto alla porta. Su ambo i lati vi sono le buche pontaie.

Palazzo Coccia-Ferri

Il palazzo è sito nel quartiere San Michele, in via Belvedere. È stato costruito nel 1569 ed è utilizzato come civile abitazione. È suddiviso in tre livelli suddivise da cornici marcapiano. Le aperture del secondo e terzo livello vi sono delle cornici ad arco del tipo presente in altri palazzi di Atessa.

Palazzo Spaventa

È un palazzo signorile ottocentesco in laterizio con una piccola corte interna situato in prossimità di Piazza Garibaldi. Venne edificato nel 1875 ma durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale ne crollò una parte, quella che ancora oggi si nota sul lato destro. Le mura del piano inferiore presentano dei mattoni a bugnato fino al settore centrale del portale. Gli altri due piani presentano lesene con capitelli in pietra.

Casa De Marco

Situata dietro la chiesa di San Pietro in Via Salita Castello, è ritenuta l'antico castello della città. Fu costruito nel XV secolo ma l'edificio che si presenta oggi è il risultato di più trasformazioni. Dell'antico edificio rimane una finestra in stile gotico-pugliese ad arco acuto, contornato da una cornice con motivi vegetali, ricca ed aggettante, con capitelli pseudo corinzi, sorretti da leoni stilofori su mensole.

Palazzo Marcolongo

Si trova anch'esso in Via Salita Castello, di fronte alla casa De Marco che secondo gli storici venne costruito nel 1724. Appartenne ai Massangioli ma nel 1880 fu venduto a Giuseppe Marcolongo. È l'unico esempio di tardo-barocco ad Atessa, bipartito orizzontalmente da una cornice. Il settore inferiore è inquadrato da un ordine di paraste e presenta al centro il portale in pietra scolpita, ornato da un'alta cornice curvilinea con volute riccamente decorate. Lo stesso stile è riproposto in modo semplificato nel portone in legno e nei balconi laterali.

Palazzo De Francesco

È sito in Corso Vittorio Emanuele. Alcune fonti bibliografiche vogliono costruito il palazzo sul finire del XVIII secolo. La parte centrale è leggermente aggettante, in essa è inquadrato il portale incorniciato da un finto bugnato sovrastato da un balcone nel primo piano con cornice e mensole ed un balcone più piccolo nell'ultimo piano. Nel primo piano vi sono delle finestre incorniciate da uba cornice bugnata, mentre il secondo è caratterizzato solamente da balconi. Il palazzo è coronato in alto mediante un cornicione.

Palazzo Flocco

È sito nella salita posta tra il quartiere Santa Croce e Largo Castello. È stato costruito nel 1654. Nel suo interno vi erano dei locali adibiti a magazzini ed alla lavorazione di prodotti agricoli. È interamente intonacato e suddiviso in tre livelli. Consta di un'altana che veniva usata per controllare i latifondi sulla pianura. Una scalinata, decentrata rispetto alla facciata, permette l'ingresso al primo ed al secondo livello.

Palazzo Carunchio

È sito in Via M. De Francesco, nel quartiere di Santa Croce. Filippo Carunchio fece erigere il palazzo nel 1857. Durante la seconda guerra mondiale dei bombardamenti fecero crollare dei solai con volte posti nel lato nord-est. I solai furono successivamente ricostruiti. È in stile ottocentesco. La facciata è realizzata in pietra, verosimilente doveva essere intonacata. Il laterizio venne usato solamente per le paraste e per le finestre. Il palazzo si sviluppa in due livelli suddivisi esternamente da una cornice marcapiano. Verticalmente, la facciata, invece, è suddivisa da lesene che separano i vari ingressi ed i vari balconi. Le lesene terminano in capitelli che sostengono una trabeazione semplice sormontata da un cornicione leggermente aggettante. Il coronamento è orizzontale.

Villa Satrino

È sita in località Satrino. È utilizzata come civile abitazione. Alcuni storici locali datano la villa al XVIII secolo, tuttavia mancano documenti che avvalorano questa ipotesi. La villa fu utilizzata da Monsignor Gerolamo Spaventa come residenza di campagna ove visse fino alla sua morte nel 1818. Il palazzo, ad ogni modo, rimase alla famiglia Spaventa fino alla prima metà del XX secolo. L'interno è stato frazionato da più proprietari. La villa è stata alterata dalla realizzazione di case coloniche entro il recinto e di un frantoio su di un lato della villa. Il palazzo è in stile rurale con aspetto austero: le aperture sono prive di modanature, l'ingresso presenta una trabeazione semplice con una decorazione raffigurante un triglifo. La facciata è bianco-rossa. L'interno è a due livelli più seminterrato con aperture adibite ad illuminare le cantine collegate con l'esterno mediante un tunnel di fuga. Una torretta posta sull'angolo sud-ovest presenta delle feritoie. Un'abside è posta sul lato posteriore. L'abside ed un piccolo campanile dovevano essere la cappella del monsignore.

Palazzo sito in contrada San Marco

Il palazzo è sito presso la chiesa eponima della contrada San Marco a poca distanza dal capoluogo comunale. Mancano dati certi sulla sua costruzione, ma un'attenta analisi dell'edificio permette di affermare che l'edificio fu costruito nella prima metà del XIX secolo. Attualmente il palazzo versa allo stato di rudere. Il palazzo consta di due livelli. Il primo livello è in stile bugnato mentre, il piano nobile è caratterizzato da un balcone posto sopra l'ingresso principale. Ogni apertura del piano superiore consta di timpano triangolare con motivi floreali e figure femminili. Alcune porzioni di muri prive d'intonaco lasciano intravedere la muratura in pietra mista a laterizio mentre le parti d'intonaco rimanenti lasciano intravedere una tinta in rosa e celeste. Una scalinata posta alla destra del palazzo permetteva di salire direttamente al terrazzo del secondo livello. Il cornicione, sorretto da mensole è fortemente aggettante.

Altri luoghi d'interesse

•          Monumenti

o          La torre medievale.

o          La fontana grande. Risale al 1460. La fontana è realizzata in conci di pietra calcarea ed è alta circa tre metri. In quattro aperture si poteva porre il secchio o la conca per prelevare l'acqua.

o          Vari esempi di architettura contadina nelle campagne circostanti.

•          Chiese

o          Il Chiostro delle Clarisse, costituito da alcuni resti delle arcate del chiostro del monastero di San Giacinto, fondato nel 1667.

o          La chiesa di San Giovanni.

•          Palazzi e ville

o          Il teatro comunale.

o          La ricca biblioteca comunale.

o          La casa Sorge, lungo via del Corso, ha una lapide con iscrizioni d'epoca romana sul muro esterno.

•          Scavi archeologici

Personalità legate ad Atessa

•          Alfredo Bajocco,(1882-1963), pedagogista

Antonio Di Jorio

Ciro Manzini

Domenico Ciampoli

Evandro Marcolongo

•          Giorgio Mancini, danzatore e coreografo.

•          Giulio Borrelli, giornalista.

Giuseppe Falcucci

Louis De Francesco

Pietro Benedetti

Raffaele Sciorilli Borrelli

Robert Charles Venturi

Tito Luciani

Tommaso Bartoletti

Eventi e manifestazioni

•          Domenica delle Palme: Rievocazione della passione di Gesù.

•          Venerdì Santo: Processione del Cristo Morto.

•          Prima domenica di maggio: Sagra del lessame (legumi e cereali misti lessati con acqua e sale).

•          Prima e ultima domenica di maggio: La Ntorcia, Cero portato fino a Fara San Martino con una marcia che può durare fino a 17 ore.

•          Una rassegna di musica jazz si svolge ogni anno in tre serate a metà luglio, nella piazza del Municipio: ne sono ospiti musicisti di fama nazionale e internazionale.

•          Terza settimana di luglio: Rassegna nazionale di concerti bandistici.

•          Ultima settimana di luglio: "Teatrilandia", festival di teatro per ragazzi.

•          Tra luglio e agosto: Festival internazionale del folklore.

•          Prima settimana di agosto: Festa del Contadino.

•          Agosto: Ferragosto atessano.

•          La manifestazione più antica si svolge dal 15 al 18 agosto. Essa costituisce una delle più attese festività della comunità atessana: consiste nella celebrazione dei santi Maria Assunta, Rocco, San Leucio e Sant’Emidio, protettori della città, mediante una serie di spettacoli folkloristici e musicali.

•          7 dicembre: Festa dell'Immacolata Concezione con i falò della vigilia.

 

Frazioni: Aia Santa Maria, Boragna Fontanelle, Boragna San Paolo, Campanelle, Capragrassa, Carapelle, Carriera, Casale, Castellano, Castelluccio, Ceripollo, Colle Comune, Colle d'Aglio, Colle delle Pietre, Colle Flocco, Colle Grilli, Colle Martinelli, Colle Palumbo, Colle Quarti, Colle Rotondo, Colle San Giovanni, Colle Sant'Angelo, Colle Santinella, Colle Santissimo, Cona, Coste Iadonato, Croce Pili, Fazzoli, Fontegrugnale, Fontesquatino, Forca di Iezzi, Forca di Lupo, Fornelli, Giarrocco, Ianico, Lentisce, Mandorle, Mandrioli, Masciavò, Masseria Grande, Molinello, Montecalvo, Montemarcone, Monte Pallano, Monte San Silvestro, Osento, Passo del Vasto, Passo Pincera, Piana Ciccarelli, Piana dei Monaci, Piana dell'Edera, Piana Fallascosa, Piana La Fara, Piana Matteo, Piana Osento, Piana Sant'Antonio, Piana Vacante, Pianello, Piazzano, Pietrascritta, Pili, Querceto, Quercianera, Rigatella, Riguardata Scalella, Rocconi, Saletti, San Giacomo, San Luca, San Marco, Sant'Amico, San Tommaso, Satrino, Sciola, Scorciagallo, Siberia, Solagna Longa, Solagna Rigatella, Sterpari, Vallaspra, Varvaringi.

tutti pazzi per la Civita

 

 

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