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Villa Santa Lucia degli Abruzzi è un comune della Provincia dell’Aquila, in Abruzzo.

Il patrono, Santa Lucia, si festeggia il 13 dicembre.

Frazione: Carrufo.

Confina con i comuni di Brittoli (PE), Capestrano, Carpineto della Nora (PE), Castel del Monte, Ofena

Fa parte del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Gemellato con Port Colborne, Ontario, Canada.

Centro climatico e ottima base di partenza per escursioni di alta montagna: la cima del Monte Cappucciata con i suoi 1.801 m s.l.m. sovrasta il centro abitato, e per interessanti itinerari: Cannatina dal quale è possibile scorgere l'intera vallata del Pescara ed il territorio del chietino, con la possibilità, in ottimali condizioni meteorologiche, di avere un'incantevole vista del mare Adriatico.

Meta turistica soprattutto estiva.

Ubicato nel Parco Nazionale del Gran Sasso e posizionato alle pendici meridionali della catena del Gran Sasso Villa Santa Lucia degli Abruzzi domina la sottostante valle del fiume Tirino.

Circondato da un bosco di querce e di faggi, a breve distanza si trova l'area fortificata alto-medievale detta il "Castelluccio", primitivo nucleo d'insediamento della popolazione.

Le origini dell'insediamento vengono fatte risalire al periodo italico, dal X al IV secolo a.C. quando il centro sarebbe stato sotto il dominio di Aufinum, città vestina, da cui il nome di "Aufinaes Cismontani", avamposto di protezione della valle sottostante, dove fu eretta la sepoltura di "Nevio Pompuleio" il Guerriero di Capestrano.

Anni: 775/800 d.C. Aceprandus ex guerriero longobardo di Re Desiderio insieme ad altri insorti raggiunge la Sorgente di Villocchera dove si stabilisce.

Anni: 950/1000 d.C. ingrandendosi Villocchera assumerà il nome di Villa, poi Villa Santa Lucia per la venerazione della Santa Siracusana in Corfinio.

Anno: 1112 In una bolla di Papa Pasquale II si cita la Chiesa di Santa Lucia.

In precedenza era frazione di Ofena, è divenuto comune nel 1910.

L'attuale impianto architettonico del centro abitato, di formazione medievale, è quello del borgo privo di fortificazioni.

Tipico centro pastorale e agricolo con produzione di olio e vino e coltivazione del grano. Anticamente, produttore di carbone vegetale.

All'inizio del 1900 una forte emigrazione fece spopolare questa terra e molti cittadini si stabilirono negli USA ed in Canada.

Da visitare le chiese del centro, San Rocco e Santa Lucia ed il palazzetto della famiglia Mattozza.

Interessante è la chiesa rurale di Santa Maria delle Vicenne del X secolo, posta a circa 1000 metri di altezza, lungo un antico percorso che dalla Valle Tritana, passando per il paese, ed in particolare per l'abitato medievale di Rantino, scavalcava la dorsale montana per penetrare nell'Altopiano del Voltigno, punto di confine con la provincia di Pescara.

Nella vicina frazione di Carrufo, antica "Castrum Rufi" le cui origini risalgono all'850 d.C., da visitare la chiesa San Carlo Borromeo e la chiesa diroccata della Madonna della Pietà situata fuori dal centro abitato in località Colle Venatorio dove sorgeva il primitivo nucleo poi trasferitosi nell'attuale ubicazione.

Piccolo borgo, conserva gran parte del centro storico medievale Carrufo, che oggi conta appena una quarantina di abitanti residenti, si ripopola prevalentemente nel periodo estivo.

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