Roccamontepiano è un comune sparso della Provincia di Chieti, in Abruzzo.
Il patrono, San Carlo, si festeggia il 4 novembre.
La sede è nella località San Rocco. Elenco delle frazioni in fondo alla pagina.
Confina con i comuni di Bucchianico, Casalincontrada, Fara Filiorum Petri, Pretoro, Serramonacesca (PE).
Roccamontepiano sorge lungo le pendici del Montepiano, posto ai piedi del versante orientale del massiccio montuoso della Majella, zona sorgentifera del fiume Alento.
Montepiano costituisce il bastione-balcone su cui da secoli l'uomo ha posto dimora costruendo le case con i materiali che la natura ha offerto al luogo, pietre ricce, terra cruda, legname di querce, carpini, pioppi e faggi.
L'escursione altimetrica va dai 150 metri del fiume Alento, di località Reginaldo, fino ai 650 metri sulla sommità di Montepiano.
Il territorio comunale, di 18,10 Kmq è in parte montano, pertanto al suo interno vi è una grande e diversificata quantità di ambienti naturali.
Lo zoccolo di roccia travertinosa di Montepiano funge da grande riserva idrica che a sua volta alimenta il bosco sottostante solcati da numerosi ruscelli e sorgenti di acque potabili.
Le colline argillose, ripide ed assolate della parte a valle, "per effetto dell'erosione di piogge generano i più bei calanchi d'Abruzzo".
Il paesaggio naturale caratterizzante il territorio di Roccamontepiano si basa su una essenziale alternanza tra la fascia montana d’alta quota costituita da roccia travertina e la rigogliosa vallata.
Il territorio pedemontano di Roccamontepiano è impreziosito da rigogliose sorgenti d’acqua dolce che rendono particolarmente fertile il terreno circostante.
Ma questa prima sensazione di totale armonia e semplice equilibrio naturale, viene subito stravolta…e di fronte al visitatore che percorre la verde vallata si ergono i calanchi!
E’ uno scenario suggestivo e imponente offerto da queste profonde erosioni collinari, tipiche dei terreni argillosi.
Nella vallata di Roccamontepiano regna l’acqua risorgiva che come linfa vitale ha permesso la presenza singolare di una foresta pluviale. Qui spicca l’anemone a stella e si può avvertire l’intenso profumo del muschio.
Il territorio abitato di Roccamontepiano è molto vasto ed è costituito da numerose contrade; in ognuna di esse la vita pullula di operosità artigianale.
Tappa obbligatoria è per esempio la contrada Cestari dove alcune famiglie si tramandano l’antica tecnica di fare i simpatici e multiformi cesti.
L’artigianato di Roccamontepiano si compone anche di ceramisti e falegnami.
E le abili mani degli scultori locali magistralmente lavorano la pietra di travertino, sin da epoche passate.
Tale arte è tangibile, al visitatore, in particolare visitando il Monastero di San Pietro. L’edificio, una badia-castello, risalente all’epoca benedettina, è costruita con conci di travertino locale.
Il borgo si sviluppò intorno ad una rocca longobarda posta a difesa del lato orientale della Maiella.
Tra il X ed l'XI secolo l'abitato fu interessato da una colonizzazione benedettina.
Difatti nelle vicinanze i monaci vi costruirono l'abbazia di San Liberatore a Maiella.
Del periodo del feudo gestito dal castello vi sono scarse notizie, si sa solo che il paese fu feudo: degli Orsini nel XV secolo, indi di Bartolomeo d'Alviano e dei Colonna dal XVIII secolo.
L'odierno abitato si è sviluppato nel XIX secolo quando l'antico abitato posto sul Montepiano venne colpito da una frana nel 1765.
•Il Monastero di San Pietro a Maiella. Risalente al XII secolo, ne rimangono pochi ruderi. La facciata, molto austera, costa di un ingresso rettangolare e di una finestra ad oblò.
•Il Santuario di San Rocco. La facciata è molto moderna suddivisa a salienti terminante in alto con un corpo pentagonale prominente dalla facciata con tre tele entro la faccia pentagonale posta all'esterno. Il campanile, in stile medievale, è a pianta quadrata.
•La leggenda di San Rocco. Una leggenda narra che San Rocco fu ospite dei Colonna nel loro castello. Tuttavia, la sua permanenza nel paese avvenne in una grotta nei pressi dell'abitato. La leggenda continua che il santo sopravvisse grazie all'acqua che scaturiva dalla grotta e da una pagnotta di pane portatagli da un cane. Sul luogo venne costruita una chiesa.
Personalità legate a Roccamontepiano
Giovanni Legnini, avvocato, politico
Eventi e tradizioni
Gennaio: festa di Sant'Antonio Abate;
Aprile: San Roccuccio;
Primo maggio: San Giuseppe lavoratore e della Madonna della Pietà;
8 maggio: festa di San Francesco Caracciolo;
23 giugno: palio dei fuochi di San Giovanni;
15-16 agosto: festa dell'Assunta e di San Rocco, sagra della pizza, festa del cocomero;
Settembre: festa della Madonna delle Grazie, di San Gennaro, della Madonna Addolorata;
Ottobre: festa del vino cotto;
4 novembre: festa di San Carlo Borromeo, sagra della Castagna.
Frazioni: Baroni, Cappuccini, Cinquina, Corsi, Fanatici, Francione, Giancamillo, Giancoli, Legnini, Liberati, Manicottelli, Moreto, Pilati, Pioppi, Pomaro, Reginaldo, San Rocco (sede comunale), Terranova, Tracanna