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Penne, è un comune della Provincia di Pescara, in Abruzzo

Il patrono, San Massimo, si festeggia il 7 maggio

Frazioni: elenco in fondo alla pagina.

Confina con i comuni di Arsita (TE), Bisenti (TE), Castiglione Messer Raimondo (TE), Castilenti (TE), Civitella Casanova, Elice, Farindola, Loreto Aprutino, Montebello di Bertona, Picciano.

Il paese è annoverato fra I Borghi più Belli d'Italia.

È l'antica Pinna, il maggior centro della tribù dei Vestini, poi municipium romano; il nome deriva da un toponimo che indica altura rocciosa.

Antica capitale della popolazione italica dei Vestini, deve il suo toponimo al termine "pinna", inteso in senso di sommità, altura.

La struttura urbana, infatti, si articola su quattro colli, rappresentati sullo stemma comunale da altrettante torri sovrastate a destra e, a sinistra, da due ali.

Manufatti litici fanno risalire al Paleolitico la presenza dell'uomo sul territorio; presso la città sono venuti alla luce i resti di un piccolo insediamento fatto di capanne, il "villaggio Leopardi", dal nome del suo scopritore, datato al Neolitico inferiore, intorno alla metà del sesto millennio a.C.

Vitruvio ricorda la celebre "Acqua Ventina" che in età romana fece di Penne una frequentata stazione termale.

La città godette di un periodo di prosperità che durava ancora in età imperiale, come attestano i numerosi reperti venuti alla luce sui due colli, dove si è sviluppato in epoca medievale l'attuale abitato, e nei dintorni.

Riacquistò importanza nell'alto Medioevo quando divenne contea.

Nel X secolo già era cinta di mura.

Sotto gli Svevi e gli Angioini ebbe privilegi e diplomi e la fedeltà agli Aragonesi - alla quale si deve se nel 1436 subì il saccheggio ad opera degli Aquilani - le assicurò grande prosperità: città reale, capo di provincia, signora di molti feudi.

Nel 1522 venne ceduta ad Alessandro de' Medici, e poi, dopo essere stata devoluta alla Regia Corte per la morte di questi, nel 1539 fu data in dote da Carlo V a sua figlia Margherita d'Austria sposa di Ottavio Farnese.

Ai Farnese rimase fino all'estinzione della dinastia avvenuta nella prima metà del XVIII secolo.

Un ramo della famiglia Aliprandi, originaria di Milano, si trasferì in Abruzzo con Giovanni che, in qualità di maggiordomo e confidente personale di Margherita d'Austria, la seguì intorno al 1575.

Il figlio di Giovanni, Odoardo, si stabilì a Penne dopo aver ricevuto riconoscimenti e privilegi da Filippo II, re di Spagna.

Nel 1670, Antonio, figlio di Odoardo, ebbe il possesso del feudo di Nocciano.

Gli Aliprandi si estinsero nel 1910 con la morte del barone e parlamentare Diego.

Nel secolo scorso capitale di Distretto, dopo i famosi moti carbonari "pennesi" del 1837 venne privata di questo titolo, dato a Città Sant’Angelo.

Lo riebbe poi nel 1848.

Nel gennaio del 1944 subì un bombardamento alleato che danneggiò gravemente la Cattedrale e l'ospedale. A partire dagli anni '60, nel sottostante bacino del fiume Tavo, venne creato uno sbarramento artificiale, dando luogo al Lago di Penne, al cui interno è stata creata una rinomata oasi naturalistica.

È la città del mattone, tra le più fascinose della regione, per le sue costruzioni quasi interamente in cotto, materiale impiegato anche per pavimentare le vie strette e spesso ripide caratterizzanti l'antico abitato, che conserva ampi tratti della cinta muraria quattrocentesca ed è posto su due colli, tra le valli del fiume Fino e del fiume Tavo.

Il tessuto edilizio si presenta in gran parte nella rimodulazione avviata nella seconda metà del XVIII secolo - quando operò a Penne un notevole architetto napoletano, Francesco de Sio - e poi continuata nel secolo successivo.

Scenografico è l'accesso principale alla città, porta San Francesco (o San Nicola), opera del de Sio, come il palazzo Castiglione che le fa da fondale; pure dello stesso progettista sono il bel palazzo de Dura-Dei Bono in via Pansa - sulla quale affacciano altri notevoli edifici civili barocchi - e gran parte degli interventi nel complesso ex conventuale di Santa Maria del Carmine fuori l'abitato.

La chiesa, con facciata di Agnello Francia - 1800 ca., - ha nell'interno una pregevole decorazione tardobarocca a stucco, opera del ticinese Pietro Canturio.

Belli sono gli interni settecenteschi delle chiese medioevali San Domenico, Sant’Agostino con importanti i resti degli affreschi trecenteschi dell'antica chiesa, e San Giovanni Evangelista, e delle barocche San Giovanni Battista, gli stucchi, opera di Giovambattista Gianni, sono forse i più notevoli della regione, Santa Chiara e Sant’Antonio, all'interno di palazzo Aliprandi dal ricco portale settecentesco.

Il Duomo, ripristinato dopo i gravissimi danni subiti nel corso della seconda guerra mondiale, ha bei portali, uno ogivale e l'altro rinascimentale, all'interno splendida acquasantiera quattrocentesca, Cristo ligneo del Duecento, e altare del XII secolo; assai notevole è la cripta, datata a prima del Mille, nella cui costruzione sono state reimpiegate colonne di età romana.

Nell'adiacente Museo Civico-Diocesano, che conserva anche reperti archeologici, particolarmente importanti il gruppo delle oreficerie dei secc. XIV-XV, e la raccolta di materiale lapideo medievale.

Fuori delle antiche mura, su un colle, immerso nel verde, si erge il convento di Santa Maria in Colleromano, la chiesa, dal bel portale trecentesco, conserva all'interno affreschi dei secoli XV-XVI e sontuoso altare maggiore ligneo barocco, nelle stanze del convento si può visitare un piccolo museo.

Monumenti

• Duomo di Penne;

• Porta da Capo: detta anche di Santa Croce o Porta Teramo. L'arco ogivale in pietra contenuto nella corte è medioevale. Sulla sua destra si conserva una pietra datata 1523.

• Chiesa di Santa Croce: Già di Sant’Erasmo. Facciata con i simboli della Passione installati ad opera dei passionisti nell'Ottocento.

• Piazzetta di Santa Croce: è particolarmente caratteristica per l'impianto architettonico che suggerisce al fruitore una visione scenografica d'insieme.

• Chiesa di Santa Chiara: sorta nel 1600 a lato della primitiva chiesa di Santo Spirito. Pianta a croce greca. Completamente rinnovata nel 1702. Nella cupola affresco del pennese Domiziano Vallarola. Il convento delle Clarisse fu interamente inglobato dall'Ospedale Civile "San Massimo" nel 1912.

• Chiesa San Ciro: edificata nella seconda metà del Settecento. Restaurata nel 1843 dal sacerdote Quintangeli. Passata alle monache della sacra famiglia nei primi anni del Novecento.

• Palazzo De Dura: facciata rinascimentale in mattoni a vista.

• Palazzo Scorpione: già dimora di Margarita d'Austria, Duchessa di Penne. Cortile in stile rinascimentale in mattoni, con colonne e capitelli cubici.

• Collegiata di San Giovanni Evangelista: documentata fin dal 1324. Portale principale del 1604, laterale del 1594. Campanile rinascimentale in stile lombardo.

• Palazzo Stefanucci: sede degli Stefanucci originari di Firenze, poi abitato dai De Torres. Facciata e portale del XVII secolo. Nell'Ottocento un'ala fu abitata dai Dottorelli.

• Palazzo del giustiziere: nel 1400 fu sede del giustiziere dell'Abruzzo Ultra. L'edificio rinascimentale ha una facciata in cotto pregevole. Il marcapiano è l'elemento di rapporto con il coronamento merlato, oggi modificato da una successiva copertura.

• Chiesa di Sant'Antonio di Padova: cappella gentilizia della famiglia Aliprandi del 1648. Portale in pietra a punta di diamante.

• Piazzetta XX Settembre: costruita nel 1842 su disegno dell'ingegnere Federico Dottorelli. IL monumento, dedicato ai Martiri Pennesi del 1837 è del 1913, opera dello scultore teramano Pasquale Morgante.

• Palazzo Aliprandi: già Leognani. Imponente edificio del secolo XVII. Portale in pietra su Via dei Martiri Pennesi datato 1773 di De Cicco.

• Porta della Ringa: antica porta dell'Arengo. Rifatta nel 1832 dal Barone Diego Aliprandi.

• San Domenico: facciata con portale del 1667 e Madonna con Bambino in pietra del 1400. Interno in stile barocco con coro in noce del XVII secolo ed organo settecentesco. Negli altari laterali alcune tele dei fratelli Ragazzini. Resti di affreschi giotteschi. Il chiostro è stato edificato nel 1330. Sopra al portale di accesso statua di San Biagio di Matteo De Capro. Ospita un lapidario civico.

• Cortiletto medioevale: nel vicolo delle rimesse. Esempio di architettura locale, ha il cortile edificato su due ordini di colonne con capitelli cubici.

• Chiesa dell'Annunziata: la chiesa ha origini romaniche. La facciata e l'interno sono barocche. Campanile a vela dell'ingegnere F. Dottorelli.

• Portici Salconio: furono costruiti nel 1911 su disegno dell'ingegnere Ciulli. Nel 1929 vennero intitolati a Cola Giovanni Salconio, storico pennese del secolo XVI.

• Porta dei Conci: successivamente detta Porta dei Ferrari o semplicemente Portella. Arco ogivale in pietra del XIV secolo.

• Chiesa di San Giovanni Battista, dell'Ordine dei Cavalieri di Malta. Facciata del 1701. Pianta centrale. Stucchi del Piazzola. Nell'ex attiguo Convento vi ebbero sede le Dame di Malta.

• Palazzo di Teseo Castiglione: ristrutturazione di un edificio medioevale su disegno dell'architetto Di Sio (1766). Facciata barocca con due ordini di logge. Orologio in maiolica di Antonio Papa (1770).

• Viale San Francesco, antecedente l'entrata al centro storico per mezzo della Porta di San Francesco.

Musei

• Museo archeologico civico-diocesano "G. B. Leopardi".

• Museo civico diocesano, inaugurato nel 1983, situato nella cripta dell'VIII secolo. Conserva argenti, arredi sacri, sculture, quadri, affreschi.

• Museo naturalistico "N. De Leone".

• Museo d'arte moderna e contemporanea, allestito nel barocco Palazzo de Leone conserva opere di Michele Cascella, Orfeo Tamburi, Umberto Boccioni, Remo Brindisi, Filippo De Pisis, Nicola Palizzi, Mario Mafai, Giacinto Gigante, Enzo Brunori, Luigi Montanarini, Carlo Barbieri, Carlo Mattioli e di altri artisti.

• Museo storico artistico "Convento di Santa Maria in Colleromano", eterogenea raccolta di dipinti, sculture e varie curiosità.

Il territorio comunale comprende la Riserva Naturale Lago di Penne, si estende per 150 ettari, con una fascia di protezione esterna che supera i 1.000 ettari.

Personalità legate a Penne

Anastasia Mosca (Penne, 1995)

Angelo De Vico

Antonino Foschini

Bernardino di Cola del Merlo

Carmen Crescenzi (Penne, 1998)

Clemente De Caesaris

Cola Giovanni Salconio, (Penne, XVI secolo), storico;

Danilo Ciulli

Deborah Salvatori Rinaldi

Diego Aliprandi

Dino D'Autorio

Domenic Cretara

Duilio Coletti

Emiliano De Juliis, (Penne 1971), calciatore.

Emilio Alessandrini

Federica Chiavaroli

Federica Mastrodicasa

Francesco Federico Falco

Francescopaolo D'Angelosante

Giovanni Fontana

Giuliano Di Bernardo

Luca da Penne

Lucio Marcotullio

Luigi Polacchi

Mimmo Locasciulli, (Penne, 1949), cantautore;

Mario de' Fiori (Mario Nuzzi), pittore;

Monica Lestini

Muzio Pansa

Nazareno Fonticoli

Nello Valoroso

Nicola Di Biase

Nicola Perrotti

Nino Sospiri

Raffaele De Vico

Remo Brindisi

Eventi e tradizioni

7 maggio: festa di San Massimo;

13 giugno: festa di Sant’Antonio da Padova;

Fine luglio: Trofeo Fonte Manente, gara per suonatori di ddu bbotte;

Prima settimana di agosto: festa della birra;

Novembre: Premio Penne di letteratura.

Frazioni: Baricelle, Casale, Collalto, Colle d'Omero, Colle Formica, Colle Maggio, Colle San Giovanni, Colle Sant'Angelo, Colle Stella, Colletrotta, Conaprato, Mallo, Pagliari, Ponte Sant'Antonio, Porta Caldaia, Roccafinadamo, San Pellegrino, Serpacchio, Teto, Villa Degna.

tutti pazzi per la Civita

 

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