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Santo Stefano di Sessanio è un comune della Provincia dell’Aquila, in Abruzzo.

Il Patrono, Santo Stefano, si festeggia il 3 agosto.

Confina con i comuni di Barisciano, Calascio, Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio, Isola del Gran Sasso d'Italia (TE), L'Aquila.

E' annoverato fra I borghi più belli d’Italia.

Fa parte del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga

Non sono stati pochi coloro che hanno scritto per l'antichissima rocca, nel 1200, essa avrebbe partecipato alla formazione dell'Aquila.

Con il passar del tempo una Baronia di Carapelle avrebbe chiesto l'annessione al contado dell’Aquila.

Fu nell'alto medioevo vicino all’anno Mille che si stava mettendo in opera l'epoca della colonizzazione monastica.

Il perché di questo arrivo dei monaci è stato determinato dalle lotte contro i frati da parte di coloro che erano capaci anche di ucciderli per derubarli.

II paese, che conserva i caratteri del borgo medievale, è arroccato su un ripido pendio.

Splendido il panorama sulla valle del Tirino e del Pescara.

Suggestivo è l'abitato, dominato da un'alta torre cilindrica tre o quattrocentesca, e percorso da strette viuzze sulle quali affacciano case di pietra annerita dal colore del tempo (diverse sono quattrocentesche).

Nella parrocchiale, del XV secolo, dedicata a Santo Stefano, si conserva una bella statua in terracotta cinquecentesca raffigurante la Madonna.

Si segnala pure il santuario della Madonna delle Grazie, risalente al XVII secolo.

L'impianto urbanistico di Santo Stefano può considerarsi costruito dalla pietra irregolare per le murature, invece da quelle delicatamente lavorate per porte e finestre.

II borgo probabilmente si è formato tra l'XI e il XII secolo; di esso si ha prima menzione alla fine del 1100.

Era uno dei paesi formanti la Baronia di Carapelle, donata nel 1463 da re Ferrante d'Aragona a suo genero, il duca di Amalfi, Antonio Piccolomini d'Aragona, poi venduta nel 1573, col patto della retrovendita, da una discendente di questi, la duchessa Costanza, a Nardo Luca Citarello, e già nel 1584 divenuta feudo dei Medici di Firenze.

Con l'estinzione di questa dina¬stia, nella prima metà del XVIII secolo, entrò a far parte del patrimonio privato del re di Napoli.

Nel 1495, la Baronia di Carapelle si mise al fianco di Cario VIII sceso allora in Italia.

Ma è impossibile non credere ad un registro dei Feudi dove Antonio Piccolomini fu investito dalla Contea di Celano il 23 maggio 1461.

Non fu difficoltoso insieme alla baronia di Carapelle inserire 42 paesi.

Antonio Piccolomini morì nel 1493, il suo successore fu il figlio Alfonso.

Il re Alfonso di Aragona nel 1445 ordinò una tassazione sui feudatari e tra questi vi capitò anche Lionello Accronciamura con i suoi beni.

Facendo alcuni passi indietro nel tempo dell'alto medioevo, potremmo leggere un documento dell'imperatore Ottone Primo.

Costui restò per un poco di tempo in Abruzzo.

La chiesa di Santo Stefano quando sarà visitata oggi da nuove persone vogliose di conoscerla,costoro troveranno altari e pitture in abbondanza e ricchezza quindi di altari.

Vi sono anche alcune chiese meno belle con minore importanza: San Pietro ad Arco, La Madonna del Lago ed il Suffragio.

Personalità legate a Santo Stefano di Sessanio

Onorato "Henry" Cicci

Sam Battistone Sr

Eventi e manifestazioni

2 – 3 agosto: festa di Santo Stefano e di Sant’Isidoro;

Primo fine settimana di settembre: sagra delle lenticchie.

tutti pazzi per la Civita

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