La provincia di Teramo
E’ una provincia della regione Abruzzo.
Si estende su una superficie di 1947,64 km² e comprende 47 comuni.
Ha 312.311 abitanti al 28 febbraio 2011
I centri più popolosi ed importanti della provincia, oltre al capoluogo Teramo, 54.959 abitanti sono Roseto degli Abruzzi, 25.103 e Giulianova, 23.628.
La provincia di Teramo la terza più estesa della regione.
Confina a nord con le Marche, provincia di Ascoli Piceno, a est con il mar Adriatico, a sud-est con la provincia di Pescara, a sud-ovest con la provincia dell'Aquila ed a ovest con il Lazio, provincia di Rieti.
La peculiarità del territorio della provincia di Teramo è di essere caratterizzata dal versante orientale dell'Appennino abruzzese e da vallate che digradano dolcemente fino alla costa adriatica.
Due dei più importanti rilievi dell'arco appenninico, il Gran Sasso d'Italia e il massiccio della Laga sovrastano la provincia teramana.
Il primo segna il confine occidentale della provincia e culmina col Corno Grande (2912 m).
Nello stesso massiccio si trova il ghiacciaio del Calderone, il più meridionale d'Europa.
Alle inaccessibili pareti del Gran Sasso si contrappone la diversa morfologia della Laga, all'estremo nord della provincia, regno di boschi, splendide gole e spettacolari cascate.
A est, lungo la costa del mare Adriatico sorgono le cittadine balneari della provincia, note come sette sorelle, caratterizzate da litorali sabbiosi e clima tipicamente mediterraneo, e contraddistinte da una flora di palme, pini ed oleandri.
La maggior parte del territorio teramano è comunque collinare: lungo le valli scorrono diversi fiumi, tra i quali il Vomano.
Tra i popoli antichi più importanti vissuti nell'attuale territorio dell'attuale Provincia di Teramo è da citare i Piceni che abitavano anche nelle attuali Marche e i Pretuzi.
In effetti l'attuale Provincia di Teramo faceva parte del più vasto territorio del Picenum comprendente anche le attuali Marche.
Le circa diecimila tombe individuate nella vasta necropoli di Campovalano (utilizzata nel periodo che va dalla fine del X secolo a.C. al III secolo a.C.), testimoniano la loro presenza dei Piceni in questi luoghi.
Secondo numerosi studiosi, il nome del Mare Adriatico deriva dall'antico nome della città di Atri (Hadria, poi Hatria).
Nel 1806, il territorio dell'attuale provincia di Teramo, nell'ambito del riordino amministrativo del territorio del Regno di Napoli decretato dal re Giuseppe Bonaparte, assunse il nome di Abruzzo Ulteriore Primo per distacco dalla Provincia di Abruzzo Ulteriore, oggi Provincia dell'Aquila, che assunse il nome di Abruzzo Ulteriore Secondo.
Dal 1806 al 1861 era suddivisa nei distretti di Città Sant'Angelo (33 comuni) e Teramo (39 comuni).
Nel 1852 venne annesso alla provincia il comune di Ancarano, prima appartenente alla legazione di Ascoli, in territorio pontificio.
La Provincia di Teramo dal 1861 al 1927 risultava divisa in due circondari, il circondario di Penne e il circondario di Teramo, istituiti con l'unità d'Italia secondo la legge Rattazzi.
Medaglia d'oro al Merito Civile: «Il fiero popolo della Provincia teramana, dopo l'8 settembre 1943, non esitava a sollevarsi contro i nazifascisti, partecipando con una formazione di giovani partigiani, provenienti dai vari Comuni, alla prima battaglia campale della resistenza in località Bosco Martese.
Oggetto di feroci rappresaglie, deportazioni e barbarie, sorretto da indomito spirito patriottico e da profonda fede in un'Italia libera e democratica, sopportava la perdita di un numero elevato dei suoi figli migliori, dando luminoso esempio di eccezionale abnegazione, di incrollabile fermezza ed amor patrio.»
La provincia di Teramo presenta straordinarie cittadine d'arte, che conservano mille tesori, e i suoi templi del culto, eretti in onore della cristianità.
Il paesaggio è spesso impreziosito da antichi borghi turriti che, arroccati su speroni rocciosi, dominano quelli edificati più in basso i quali, a loro volta, lievemente adagiati sulle colline, degradano verso le spiagge dell'Adriatico.
Da segnalare soprattutto le località di Civitella del Tronto, Atri, Giulianova, Campli e il capoluogo di Provincia, Teramo.
La prima è stata la civitas fidelissima, l'ultima rocca del regno borbonico a cadere sotto le armi dei Sabaudi.
Racconta di questo passato la grande fortezza borbonica che domina il borgo tuttora abitato.
L'antichissima Atri è invece una città d'arte ottimamente conservata la quale sorge su tre colli affacciati sul vicino mare Adriatico e a pochi chilometri da Pescara.
Presenta, tra gli altri monumenti, l'imponente cattedrale romanica di Santa Maria Assunta, monumento nazionale, importanti musei, l'ottocentesco teatro, il quattrocentesco palazzo ducale, il trecentesco auditorium civico di Sant'Agostino, numerose chiese, un parco comunale cinquecentesco e due suggestivi belvedere.
Ducato degli Acquaviva, racconta nelle sue strade e nei sui monumenti la storia di questa importante famiglia.
Nel suo vasto territorio si trova la Riserva naturale guidata dei Calanchi di Atri.
Giulianova, terzo comune della Provincia per il numero di abitanti, oltre che perno del turismo balneare della costa teramana conserva il centro antico sul colle che domina l'Adriatico.
Di origini romane, di cui conserva ancora alcune vestigia, venne ricostruita in alto dal Duca Giulio Antonio Acquaviva d'Aragona, la cui famiglia proveniva da questa contea detta di San Flaviano, nel 1470, secondo un piano urbanistico aggiornato alle idee architettoniche più avanzate dell'umanesimo, palese nella pianta ottagona e cupolata del Duomo, tanto da aver fatto pensare come mente progettista a Leon Battista Alberti o ancor più a Francesco di Giorgio Martini.
Campli possiede ancora pressoché intatto il suo centro medievale nel quale è possibile scoprire, oltre alle emergenze monumentali della Collegiata di Santa Maria in Platea con la torre cuspidata e del Palazzo Farnese o del Parlamento, angoli intimi e suggestivi nei chiostri delle antiche case come quelle comunemente dette del medico e del farmacista.
A Campli vi è inoltre la Scala Santa, nella quale è possibile acquistare l'Indulgenza Plenaria secondo un beneficio papale.
Nella città di Teramo, capoluogo della Provincia, troviamo prestigiose testimonianze del suo importante passato: in particolar modo la Basilica Cattedrale (XII sec.) intitolata a Santa Maria Assunta e San Berardo, parte dell'Antica cattedrale di Santa Maria Aprutiensis oggi chiesa di Sant'Anna dei Pompetti, i resti del Teatro romano risalente al II sec. e dell'Anfiteatro romano (I sec.), il Santuario della Madonna delle Grazie ed il suo Chiostro (XII sec.), il medievale Palazzo dei Melatino (XIII sec.), il notevole Chiostro di San Giovanni e il Castello Della Monica.
Principali attrazioni turistiche
• Teramo: Basilica-Cattedrale di San Berardo, chiese, Teatro romano, Anfiteatro romano, Palazzo dei Melatino, Santuario della Madonna delle Grazie, Castello Della Monica, Chiostro di San Giovanni, musei, Interamnia World Cup.
• Atri: Cattedrale, Palazzo Ducale Acquaviva, chiese, musei, Festival Atriinblues, Riserva Naturale dei Calanchi.
• Bisenti: Chiesa di Santa Maria degli Angeli, casa natale di Ponzio Pilato.
• Civitella del Tronto: fortezza borbonica e borgo della fortezza.
• Campli: Collegiata di Santa Maria in Platea, Palazzo Farnese, Scala Santa, San Pietro Apostolo in Campovalano, museo archeologico nazionale della necropoli Picena.
• Canzano: Chiesa di San Salvatore.
• Castel Castagna: Chiesa di Santa Maria di Ronzano in località Ronzano.
• Castelli: Città della Ceramica tra le più antiche ed illustri, è tra i borghi più belli d'Italia; Museo della Ceramica e Chiesa di San Donato detta da Levi la Sistina della ceramica.
• Cermignano: Torre di Montegualtieri nella località omonima.
• Giulianova: Duomo di San Flaviano, chiese, torrioni, musei, Santuario Maria SS.ma dello Splendore, Festival Internazionale delle Bande Musicali.
• Isola del Gran Sasso d'Italia: Santuario di San Gabriele dell'Addolorata, patrono dei giovani e della Regione Abruzzo - Chiesa di San Giovanni ad insulam.
• Nereto: Chiesa di San Martino Vescovo di Tours
• Notaresco: Chiesa di San Clemente al Vomano nella frazione di Guardia Vomano.
• Morro d'Oro: Chiesa di Santa Maria di Propezzano.
• Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Lungo la costa teramana si raccoglie dagli ultimi vent'anni un importante flusso turistico, sviluppando notevolmente il settore alberghiero, legato prevalentemente al turismo balneare.
Le città costiere più frequentate, note anche come le sette sorelle sono:
Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto e Silvi Marina.
Nel 2011 tutti i comuni della costa adriatica teramana hanno guadagnato la bandiera blu, caso unico in tutt'Italia.
• Il Corridoio Verde Adriatico è la pista ciclabile n. 1 della Provincia di Teramo; corre lungo la costa adriatica attraversando numerosi comuni e corsi d'acqua.
Attualmente si può pedalare ininterrottamente su percorsi sicuri da Martinsicuro a Cologna spiaggia (l'interruzione del percorso è nella Riserva naturale del Borsacchio) e da Scerne di Pineto a Pineto.
Entro il 2011 sarà completata la costruzione del nuovo ponte sul Tronto della Statale 16, dove è prevista una fascia ciclopedonale che consentirà di collegare la ciclabile costiera abruzzese con quella marchigiana per un tragitto totale di 40 km.
Quando saranno realizzati anche i tratti mancanti da Cologna spiaggia a Scerne di Pineto e da Silvi a Marina di Città Sant'Angelo, tutta la costa teramana sarà percorribile in bici.
• La Ciclovia del Tordino (detta anche Teramo-mare ciclabile) è stata inserita nel Piano Strategico della Provincia di Teramo; una volta realizzata consentirà di collegare la costa con il capoluogo.
• La Ciclovia del Vomano esiste ma in buona parte è su strada bianca o su percorso misto (su strade minori poco trafficate); al momento non è ancora tabellata.
Corre sull'argine destro del fiume fino al Ponte di Fontanelle e sulla sponda sinistra fino al Ponte di Castelnuovo.
Quindi di nuovo sull'argine sinistro fin sotto la Torre di Montegualtieri.