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San Giovanni Lipioni è un comune della Provincia di Chieti, in Abruzzo.

Il patrono, San Felice, si festeggia il 20 agosto.

Confina con i comuni di Castelguidone, Celenza sul Trigno, Roccavivara (CB), Torrebruna.

È posto, in bella posizione, su uno sperone, lungo la valle del Trigno.

È stato ipotizzato che il paese in­sista sul sito di un pagus del mu­nicipio romano di Terventum.

Le origini del paese sono incerte per mancanza di documentazioni, tuttavia la presenza italica è attestata dal ritrovamento della testa di bronzo e di una statuetta in bronzo alta 14 cm. e la tavola osca di Agnone attesta in loco la presenza di un tempio pagano ove più tardi fu riedificata una chiesa.

Secondo alcune fonti corrisponderebbe a Terventum, municipio romanico costruito su di un pagus.

Già menzionato in antico come Sanctus Johannes a podio Bacco e poi come San Giovanni Lupino, nel XVII secolo mutò il toponimo in San Giovanni Lupione, quindi nell’attuale nome.

Nel tardo Settecento era feudo della fami­glia Mannelli.

Monumenti e luoghi d'interesse

• Borgo fortificato. Probabilmente risale al XIII-XIV secolo. Il borgo si sviluppa su di un crinale con gli isolati posti a pettine lungo un asse mediano che si sviluppa in asse nord-sud in cui gli edifici principali sono la chiesa parrocchiale sita a nord ed il palazzo Lozzi-Grosso.

La chiesa forse era collegata tramite un sottopassaggio (passante per la Porta da Capo) al palazzo baronale Marinelli, oggi non esistente più.

Invece, nel palazzo Lozzi-Grosso (risalente al XVII-XVIII secolo) sopravvive un sottopassaggio (passante per la Porta da piedi). Le mura vengono ricordate nei toponimi, tra cui: orto della corte sotto le mura e via sotto le mura.

Delle case-mura sono visibili quasi tutti i tratti composti da murature a scarpa ed archi di sostegno delle case servite da strade di servizio passanti per sotto-portici, attraverso gradinate, passaggi arcuati e sotterranei.

• Chiesa di Santa Maria delle Grazie. È sita in largo della chiesa. Risale al XVI secolo.

La facciata è a capanna divisa in due livelli da una cornice marcapiano, verticalmente divisa da paraste e lesene.

L'esterno è stato intonacato ed arredato di frammenti lapidei del XIV secolo tra cui un capitello, un rosone ed un leone stiloforo.

La porta è in pietra calcarea alternata a laterizio. L'interno è stato rinnovato tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX secolo è a navata unica.

L'organo è stato portato via insieme agli arredamenti nel dopoguerra.

La chiesa è stata costruita nel 1504.[3] La chiesa sorge sulla sommità del paese, su un sito originariamente occupato da un tempio pagano, nominato nella Tavola Osca di Agnone.

• Fonte vecchia. È sita in via fontana vecchia. Del 1808 è il primo restauro poi ripreso nel 1821. Un secondo restauro risale al 1832. Invece, del 1844, è una ristrutturazione globale col recupero delle vene acquifere.

La fontana è composta da pilastro, archi a tutto sesto, mascheroni e lastre a figure vegetali ed animali, forse provenienti da una fontana preesistente. Oggi è di proprietà della famiglia Rossi-Cianci, in forza di un atto di cessione da parte del Comune, risalente al 1960.

• Casa della famiglia Rossi. Risale al XVII secolo, contraddistinta da un poderoso arco in pietra e da un portone con fregi d'epoca.

• Cappella di Santa Liberata. È sita fuori dal centro abitato. Originariamente edificata tra il XII e il XIII secolo, con un caratteristico rosone a forma di croce, che spicca sulla facciata in pietra, con due bifore. La cappella è stata recentemente restaurata.

Feste ed eventi

• 1 maggio: festa del Majo con processione di ghirlande di fiori; sagra delle scrippelle

• agosto: agosto sangiovannese con serate danzanti e letture di poesia;

• metà di agosto: sagra delle sagne apezzate e salsiccia ;

• 20-21 agosto: festa di San Felice e Sant'Antonio;

• terza settimana di ottobre: sagra delle "Scorpelle" fave e castagne

tutti pazzi per la Civita

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