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Tufillo è un comune della Provincia di Chieti, in Abruzzo.

Il patrono, San Vito, si festeggia il 15 giugno.

Confina con i comuni di Celenza sul Trigno, Dogliola, Mafalda (CB), Montemitro (CB), Palmoli, San Felice del Molise (CB)

Una leggenda vuole che un'invasione di formiche fece traslocare gli abitanti dal Monte Farano ad un sito più in basso.

Si estende su uno sperone tra i torrenti Tufillo e Scorticene, in una zona caratterizzata dall'alternarsi di boschi e nudi pascoli.

Il mo­numento più interessante è la chiesa di Santa Giusta, con facciata set­tecentesca ornata da un bel portale, in pietra scolpita, del XTV se­colo.

Da vedere pure il palazzo dei marchesi Bassano, edificato intorno alla metà del Settecento.

Il paese attuale si è ampliato a partire dal XII-XIII secolo ed attualmente conserva degli elementi dell'epoca.

Sul suo territorio sono stati rin­venuti reperti di epoca preroma­na: assai importante è la chiave bronzea con iscrizione in osco, oggi nel Museo Archeologico Na­zionale, Chieti.

La prima menzione del borgo è come TufìIIis nel Libro delle De­cime del 1324-1325.

Nel XVII se­colo divenne feudo della famiglia Bassano, che lo possedette, col titolo marchesale, sino all'ever­sione della feudalità.

Degli scavi archeologici sul Monte Farano hanno portato alla luce delle ceramiche di un periodo compreso dal VI al II secolo a.C. e di un paio di locali in opus signinum di un edificio del II secolo a.C.

Sempre sul Monte Farano è stata trovata una chiave votiva bronzea del IV secolo a.C. con un'iscrizione osca dedicata alla dea Venere e conservata al Museo archeologico nazionale di Chieti.

Monumenti e luoghi d'interesse

• Borgo fortificato. Il primo impianto è precedente al XV secolo con un ampliamento verso la chiesa extra moenia di San Vito in un'epoca posteriore al XV-XVI secolo. L'insediamento sul crinale ha una forma sottile ed allungata con i caseggiati a pettine su un asse con orientamento nord-ovest/sud-est.

Il mercato, l'ospedale con l'annessa chiesa di Sant'Antonio e la fontana pubblica sono siti a nord. La cerchia muraria terminava nei pressi un sotto-portico identificato con la Porta da Piedi.

• Chiesa di Santa Giusta. È sita in Piazza Marconi. È stata costruita antecedentemente al XVI secolo, con trasformazioni successive nel XVIII secolo.

La chiesa è posta nel punto più alto del borgo presso la Porta da Capo e della piazza del mercato detta anche largo fuori la porta. La facciata consta di frontone curvilineo posto nel coronamento superiore.

La zona centrale è delimitata da paraste e due ali. Un cornicione suddivide la facciata in due registri. Il portale è in pietra scolpita in stile tardogotico con elementi rinascimentali nelle lesene laterali. L'interno è a tre navate.

Il campanile è a pianta quadrata e consta di un cuspide piramidale. La chiesa è stata riconosciuta monumento nazionale italiano.

• Mostra archeologica cercando Herentas. È sita in Via Sant'Antonio Abate. È stata allestita nel 2006.

La mostra consta di reperti rinvenuti nel Monte Farano tra cui una chiave in bronzo con un'iscrizione osca dedicata alla dea Herentas, una divinità italica identificabile con Afrodite.

Altre ricerche hanno riportato alla luce dei resti di capanne dell'inizio dell'età del ferro e di un centro forse fondato intorno ad un tempio di Herentas che fu abitato dal V al II secolo a.C.

• Fontana Grande. È sita in via fontana grande. È stata costruita tra il 1751 e il 1761. Un restauro o la sua ricostruzione fu eseguita nel 1816.

La fontana è immersa nella vegetazione e nel fango dovuto a perdite d'acqua della fontana che rendono difficoltoso l'avvicinamento.

Il prospetto principale è in conci di pietra con archetti posti su lastre di pietra.

Le altre pareti sono ricoperte dalla vegetazione.

• Chiesa di San Vito.

• Palazzo marchesale dei Bassano. Risale al XVIII secolo.

Eventi e tradizioni

19 marzo: Le panettelle di San Giuseppe

15 giugno: festa di San Vito e di Santa Giusta;

1 agosto: Festa in onore di Santa Giusta

11 agosto: sagra dei cavatelli;

Agosto: sagra del vino cotto e della ventricina;

24 dicembre: Farchie.

tutti pazzi per la Civita

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