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Carunchio è un comune della Provincia di Chieti, in Abruzzo.

Il patrono, Sant’Antonio abate, si festeggia il 18 agosto.

Frazioni: Cerreto, Pedicone.

Confina con i comuni di Carpineto Sinello, Castiglione Messer Marino, Celenza sul Trigno, Fraine, Liscia, Palmoli, Roccaspinalveti, Torrebruna.

II paese è posto su un colle alla destra del fiume Treste: il panora­ma spazia dalla Majella al Gargano.

Da notare sono il portale me­dievale della chiesa del Purgatorio, all'interno del tempio, affreschi in parte scialbati, e un pregevole organo settecentesco, conserva­to nella chiesa di San Giovanni Battista.

II documento più antico nel quale è menzionato il toponimo, da carunca, variante di comica, ara­tro, rimonta al secolo XII.

Pare che in seguito il borgo fu abban­donato, il paese venendo rico­struito nell'attuale sito, meno espugnabile.

Nel Quattrocento fu feudo dei Caracciolo, successiva­mente dei Mannelli.

La prima menzione risale al 1173 in una bolla papale nella quale vengono confermati i confini della diocesi di Chieti.

In seguito fu dei d'Avalos e dei Marinelli dei principi Caracciolo. Anticamente l'abitato fu in un'altra zona, forse in località Taverna, ma poi fu trasferito nell'odierno per via di incursioni saracene e slave.

Borgo fortificato È sviluppato ad anelli concentrici sfalsati in quota convergenti nella parte più alta dove era il castello di cui rimangono i ruderi. Inoltre rimangono i ruderi delle case-mura e della Porta Coluccia, numerosi sotto-portici ed una probabile casa-torre sita tra Via Umberto I, Via Coluccia e Via Nocicchio.

Nel catasto onciario del 1742 è citata una Via dei Rinforzi dove erano site le mura urbane e le case-mura.

Palazzi fortificati

Sono siti in Via Monte. Il primo impianto risale al XIII-XIV secolo. Dei ruderi medievali sono rintracciabili nei livelli inferiori della torre campanaria e del molino di Palazzo Castelli.

I palazzi fortificati sembrano circoscrivere la forma di antico castello fortificato.

I principali palazzi fortificati di Carunchio sono:

Palazzo Castelli. È un insieme di vari elementi con corte interna quadrangolare.

L'edificio, nella sua forma attuale, risulta del XVI-XVIII secolo.

Palazzo Turdò. È di forma quadrangolare con garitte angolari e cortile con cisterna. È del tipo fortificato. Risale al XIX secolo.

Palazzo Turdò vecchio. È di forma quadrangolare. Ne rimangono dei resti.

Chiese ed edifici religiosi

Chiesa parrocchiale o chiesa di San Giovanni Battista.

È sita in via monte. Risale ad un'epoca precedente al XV secolo.

La struttura pre-cinquecentesca è legata al castello del paese avendo la torre campanaria con la funzione da torre di vedetta.

Le zone interne conserva ancora delle monofore ad arco trilobato risalenti verosimilmente al XIII-XIV secolo.

Il portale, del 1756, è in pietra scolpita di artisti molisani, i Calvitti di Pescopennataro.

La chiesa è stata interessata da vari restauri tra il XVI ed il XVIII secolo.

L'interno è a navata unica con volta a botte, fu ornato nel 1860 e restaurato di nuovo all'inizio del XIX secolo.

Nel presbiterio, sopra il coro, nella cantoria è posto un organo risalente ad un periodo compreso tra il 1755 ed il 1792 ed attribuito a Francesco d'Onofrio che ha sostituito il precedente strumento del 1692 di Liberatore Pallotta di Agnone riciclando degli elementi fonici.

La cassa lignea, addossata sul muro, è vivacemente decorata, ha prospetto diviso da paraste, le colonne ai lati sono a tortiglioni decorato da elementi vegetali dorati, le volute sempre ai lati sono decorate con dei putti che suonano le zampogne, il coronamento dell'organo è caratterizzato dall'ornamento a motivi vegetali.

Ex convento di Santa Maria degli Angeli. È sito in contrada Taverna.

Attualmente è adibito ad attività commerciale.

Risale al 1536. Le strutture abitative, tra cui camere, fondaci, refettorio, biblioteca e chiostri, sono andate demolite e rimangono, invece, dei resti architettonici quali muri, cisterne, pozzi, frammenti lapidei erratici sparsi ovunque nelle zone circostanti e degli ambienti riferibili ad una cappella e ad luogo che forse è un cortile.

L'interno della chiesa è ad un'unica navata.

Resti della chiesa di San Michele Arcangelo.

Sono siti in località San Michele in un luogo detto La Cesagna, fuori dal paese sulla Ex Strada statale 86 Istonia in direzione Torrebruna.

Risalgono ad un periodo antecedente al XVIII secolo.

All'epoca della famiglia Rinaldi vi risiedeva l'eremita fra Nicola Del Vecchio di Castiglione.

Nel catasto si accenna di un unico altare con annessa statua dell'arcangelo sito nell'aula probabilmente unica.

A fianco vi era una casetta per l'alloggio dell'eremita.

Tra le proprietà vi erano dei terreni presso la chiesa e una decina di campi in varie contrade: tre case, due vigne, degli oliveti e quattro buoi.

Nel 1851 ancora in buono stato, fu utilizzata come cimitero fino al 1857 quando la cappella era colma, tuttavia alcuni anziani accennano per la sepoltura nella chiesa nei primi anni del XX secolo per i deceduti d'influenza spagnola.

Attualmente la chiesa e l'annesso fabbricato dell'eremita sono ancora esistenti e la chiesa è senza tetto parzialmente coperta da materiali crollati e da vegetazione.

La chiesa è danneggiata da sottrazioni di materiali per riciclo di elementi architettonici negli anni sessanta del XX secolo.

Verso la fine del XX secolo e gli inizi del nuovo millennio si poteva ammirare all'interno una pietra verosimilmente riconducibile all'altare.

Fontane

Fontana municipale. È sita in piazza della chiesa del purgatorio. Risale ad un periodo precedente al XVIII secolo. Un'iscrizione mostra la data del 1895.

Si hanno notizie di progetti per la realizzazione della fontana risalenti al secondo decennio del XIX secolo per una spesa di poco più di una sessantina di ducati.

Mentre nel 1844 si dovette ricostruire la fontana per via di una frana con una spesa di circa centocinquanta ducati, ma nel 1863 la spesa salì a circa settemila ducati.

La crescita sproporzionata dei costi è da ricercare nella qualità artistica del progetto.

La fontana è tripartita da quattro paraste e da conci bugnati e da una cornice orizzontale con ovuli e foglie d'acanto.

Tra una parasta e l'altra il rivestimento è realizzato in laterizio.

Nel riquadro centrale vi è una targa con una data.

In una foto di epoca fascista è raffigurato, nella nicchia centrale uno stemma.

Fonte della noce. È sita in via fonte della noce.

È stata costruita precedentemente al XIX secolo.

Fu realizzata da un architetto di Agnone.

La parete principale ha degli archi a tutto sesto.

Nell'arco centrale vi sono cinque aperture quadrate.

Personalità legate a Carunchio

Luigi Cantone (detto Luigi Maria Capoleoni), medico ordinario della corte Ottomana e medico particolare del Principe ereditario Murad.
Filoteo Castelli, direttore generale delle Ferrovie dello Stato, al quale fu affidata la progettazione della ferrovia Tirrenica.

Progettò la ferrovia Isernia-Agnone-Vasto, che per l'appunto doveva passare per Carunchio, mai realizzata perché i Davalos non vollero cedere i loro terreni.
Annabella Sciorra, nasce il 24 marzo del 1964 a Wethersfiel, da genitori nativi di Carunchio. Attrice di Hollywood, ha lavorato con attori della stregua di, Sylvester Stallone, Robert De Niro, Robin Villiams ed altri ancora.
Joseph Sciorra, nasce a Brooklyn da genitori italiani, la madre nativa di Formia e il padre nativo di Carunchio. Antropologo, folklorista e studioso della cultura popolare. Attualmente la sua mission è promuove il Rap italiano in America.

Teodoro Bontempo

Eventi e tradizioni

Venerdì Santo: processione notturna alla luce di fiaccole;

Corpus Domini: Infiorata;

Primo maggio: processione recante la statua di Santa Maria della Valle dall’omonimo santuario verso il paese;

2 luglio, 9 agosto, 29 ottobre e 12 dicembre: fiere paesane;

Prima domenica di agosto: festa alla valle;

10-11 agosto: sagra della ventricina;

18 e 19 agosto: festa in onore di Sant’Antonio e di San Vincenzo.

tutti pazzi per la Civita

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