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Vittorito è un comune della Provincia dell'Aquila, in Abruzzo.

Il patrono, San Biagio, si festeggia il 3 febbraio.

Confina con i comuni di Corfinio, Molina Aterno, Popoli (PE), Raiano, San Benedetto in Perillis.

Aderisce all'Associazione Nazionale Città del Vino.

Situato nella parte nord della Valle Peligna, alle pendici del monte Castellano, caratteristico per la parte alta dell'abitato, con antiche case in pietra, una con bella bifo­ra, e i resti del castello medie­vale.

Nella parte bassa, il Borgo, sono da vedere le chie­se di Santa Maria, del XV secolo, con portale cinquecentesco e all'interno affreschi, e di San Michele Arcangelo, pure del XV secolo.

All'interno, scom­partito in tre navate da arca­te ogivali, ciborio con affreschi quattrocenteschi, e frammen­ti di pluteo del IX secolo.

Nel territorio sono venuti alla luce numerosi reperti di età ro­mana.

L'originario nucleo, di for­mazione medievale, ha poi avuto delle addizioni espandendosi più in basso.

È assai noto fin dal pas­sato per i suoi vini.

L’origine del toponimo più accreditata è che Vittorito da Vicus Turritus, Paese con le Torri, esisteva come territorio fortificato di Corfinio, contenente un bastione ed un presidio militare permanente.

Nel Medio Evo, si volgarizzò il nome latino Victurritus in Borgo Torrito, nome è citato anche in alcuni documenti ecclesiastici del 1098 e del 1188.

Per altri il nome Vittorito, deriverebbe dal vocabolo in lingua osca “Viteliu” (Toro) latinizzato in Vitulus-Vitulitus-Vituritus.

Le sponde del fiume Aterno che dividono i due centri, erano collegate da un ponte fatto costruire dall’Imperatore Claudio.

Dopo un periodo fiorente dovuto alla fertilità del territorio, alle copiose acque che lo attraversavano, ai molteplici traffici commerciali dovuti al fiume navigabile ed alla vicinanza con la Via Valeria, nell’881 si ebbe la terza invasione dei Saraceni, seguita nel 937 da quella degli Ungheri che portarono distruzione e saccheggi.

Questo costrinse gli abitanti a rifugiarsi sulle alture ed a edificare sui fianchi del Monte Castellano, dove, intorno all’anno 1100, con l’aiuto dei canonici fuggiti dalla cattedrale di San Pelino (Corfinio), fu edificato un castello.

Quest’ultimo fu costruito a forma di triangolo isoscele, con vertice in alto, abbastanza ampio da accogliere, in caso di necessità, l’intera popolazione, compreso il bestiame.

Tutto il complesso era fortificato da mura con due porte d’accesso: una verso monte, Porta da Capo, ed una verso valle, Porta da Piedi.

Le due porte restavano aperte di giorno e si chiudevano la sera al suono dell’Ave Maria della campana.

All’interno delle mura con il passare degli anni, il paese crebbe e terminate le invasioni, qualcuno cominciò ad edificare fuori le mura verso valle: ai piedi del Monte Castellano si costruì la Chiesa della Madonna del Borgo e si ingrandì la già esistente Chiesa di San Michele Arcangelo.

Nel 1831 fu istallato sopra la porta da piedi, nel frattempo divenuta la parte alta del paese, l’orologio comunale.

A questo periodo risale anche la costruzione della Chiesa di San Rocco edificata per ringraziare il Santo per aver risparmiato Vittorito dall’epidemia di peste che seminò morte nei paesi limitrofi.

Nel 1835 fu istituita la scuola primaria maschile e più tardi quella femminile.

Verso il 1890 iniziò a funzionare l’Ufficio Postale e nei primi anni del '900 Vittorito ebbe la sua farmacia.

Nel 1916 si iniziò a costruire l'Edificio Scolastico (attuale sede del Municipio), ma per mancanza di fondi i lavori furono conclusi parecchi anni dopo.

Eventi e tradizioni

Febbraio, 3: Festa in onore di San Biagio;

Agosto, 27: Sagra del vino;

Settembre, 3-4: Festa in onore dei SS. Rocco e Antonio.

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