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Poggio Picenze è un comune della Provincia dell'Aquila, in Abruzzo.

Il patrono, San Felice, si festeggia il 18 giugno.

Confina con i comuni di Barisciano, Fossa, San Demetrio ne' Vestini, Sant'Eusanio Forconese.

E’ situato sulla strada statale 17 dell'Appennino abruzzese a circa 12 km dall'Aquila, su un'altura di 760 m s.l.m. dalla quale si può ammirare l'ampio panorama della conca aquilana.

Il nome Poggio Picenze deriva dal fatto che l'antico castello fu costruito su un fianco del Monte Picenze, tale nome deriverebbe a sua volta dai Piceni, detti anche Picenti, che stabilirono diversi insediamenti nella zona, intorno al III secolo a.C.

La data di edificazione del castello si fa risalire intorno all' anno mille.

Citazioni si trovano in un documento del 1173 “Podio de Picentia” nel quale appariva come un castello con mura fortificate e “sei torri, di cui una alta al centro”.

In epoca prefeudale, la posizione di valico del Poggio lo espose più volte alle scorrerie degli eserciti diretti alla volta dell'Aquila, infatti nel 1423 il castello resistette per due lunghi giorni all'assedio di Braccio da Montone dando tempo alle popolazioni oltre di esso di organizzarsi per la resistenza, ma alla fine capitolò dinanzi allo spietato conquistatore.

Con il feudalesimo spagnolo, il Poggio venne assegnato a Giangiacomo dei Leognani-Castriota, valente condottiero, che nel 1566 vi si stabilì preferendolo a tutti i suoi molti possedimenti.
Dopo i Leognani, il feudo comprendente il Poggio passò nel 1700, fino alla fine del feudalesimo, alla famiglia Sterlick di Chieti.

Nel paese, che è formato da due di­stinti nuclei, si segnalano una casa medievale con bellissima bifora, e la chiesa parrocchiale, l'interno, baroc­co, conserva di notevole il fonte batte­simale, l'altare di San Giovanni, col Pa­dre Eterno, e una scultura raffiguran­te la Madonna col Bambino, tutte ope­re rinascimentali.

Attigua al cimitero è l'interessante chiesa cinquecentesca della Madonna della Consolazione, in origine a pianta ottagonale, ma poi ampliata nel XVIII secolo.

Già uno dei castelli del Contado dell'A­quila, dopo la ribellio­ne della città, nel 1533 venne concesso dall'imperatore Carlo V ad Antonio Aldana.

Nel tardo Settecento apparteneva, col tito­lo di marchesato, alla famiglia de Sterlich di Chieti, alla quale era pervenuto, per successione, dagli Al­fieri di Aquila.

L'abi­tato fu gravemente danneggiato dal ter­remoto del 1762.

Poggio Picenze è stato gravemente danneggiato in seguito al sisma del 6 aprile 2009 all'Aquila, rendendo inagibile gran parte del paese, in particolare le due zone storiche del Castello e di Viaranne.

Inoltre sempre a seguito dell'evento sismico, sono morte nei crolli 5 persone, di cui 3 non ancora maggiorenni.

Nel territorio si ritrovano giacimenti di pietra bianca da scultura; grazie a questa risorsa ed al lavoro di maestri scultori poggiani, il paese è abbellito da fontane e monumenti in pietra bianca.

Eventi e tradizioni

Luglio, secondo fine settimana: Poggio Picenze in blues;

Luglio, 18-19: Festa in onore di San Felice;

Agosto, prima domenica: Sagra degli "spizzichi" (pasta bianca e carne di pecora), con spettacoli musicali e balli in piazza;

Novembre, 9: Festa degli animali.

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